Milano, 3 luglio 2020 – Giorno di raduno per una AX Armani Exchange attesa al salto di qualità definitivo in Europa, oltre che al ritorno sul trono italico, nella prossima stagione.
Il Mercato LBA ha riservato a Coach Ettore Messina una carrellata di innesti di assoluto spessore tecnico e, in alcuni casi, morale. Sono arrivati alcuni tra i principali attori protagonisti dell’ultimo decennio in campo europeo, Kyle Hines su tutti, giocatori solidi che hanno militato in campionati diversi tra loro come Malcolm Delaney e Shavon Shields, ma anche talenti che cercano la definitiva consacrazione come Zach LeDay e Kevin Punter
Oggi, però, è stato il giorno soprattutto della presentazione ufficiale di Gigi Datome in biancorosso. L’occasione giusta per un approccio con la stampa milanese e per il primo contatto, seppur virtuale, con i suoi nuovi tifosi nella splendida cornice del Teatro Armani.
Con il numero 70 dell’Olimpia Milano la possibilità di affrontare argomenti di diversa natura e spaziare a 360 gradi, tanto che la conferenza è durata il doppio rispetto a quelle canoniche. Lo spessore dell’uomo Datome è noto a tutti, ma continua a sorprendere la sua navigata capacità di muoversi con estrema naturalezza tra ogni tipo di quesito, con grande chiarezza e misurando alla perfezione l’utilizzo delle parole giuste.
Prima di lasciare il microfono all’atleta sardo, ha esordito il General Manager Christos Stavropoulos:
“E’ un giorno importante per l’Olimpia. Diamo il benvenuto a un giocatore di grande esperienza e leadership. Siamo felici di averlo con noi“
Il dirigente ex Olympiacos si è poi soffermato in un’analisi sulla nuova Olimpia:
“Abbiamo costruito una squadra molto equilibrata per sostenere le tante partite di alto livello che ci attendono e per essere pronti su ogni fronte. Abbiamo giocatori di esperienza, con leadership e atletismo. Componenti importanti per una società come Milano che ha l’obiettivo di vincere Coppa Italia e Campionato oltre che arrivare il più vicino possibile alla Final Four di Eurolega, almeno tra le prime otto. Una squadra bella da vedere e che darà soddisfazioni ai tifosi. Siamo preparati per arrivare fino in fondo“
Ecco, poi, il turno di Gigi Datome, che ha esordito parlando delle motivazioni che lo hanno spinto a scegliere Milano:
“Sono veramente felice di essere qui e di aver iniziato a lavorare. Arrivo con tante motivazioni. Milano è cresciuta tanto come società e strutture. E’ un club ambizioso e io ho sempre voluto vincere qualcosa in Italia, è uno dei miei obiettivi e ho pensato fosse il momento giusto per tornare“
Ha poi proseguito soffermandosi su Ettore Messina e sui nuovi compagni:
“Lo ritrovo dopo aver lavorato insieme a lui in Nazionale. Ci conosciamo bene e ci conosceremo ancora meglio lavorando tutti i giorni. Mi ha chiesto di essere me stesso e di portare leadership, anche se i leader non si stabiliscono a tavolino, ma si creano nello spogliatoio strada facendo. Qui ci sono tanti compagni di altissimo livello, leggevo i rumors di mercato su Milano e mi vedevo inserito sempre più nel contesto. Sono arrivati giocatori che hanno fatto la storia dell’Eurolega degli ultimi dieci anni e sono felice di esserci anche io”
Interpellato sul lungo addio al Fenerbahce e come ha vissuto l’attesa, Datome ha riservato parole al miele per il suo precedente club:
“Ho letto cosa veniva riportato e mi veniva da ridere in alcuni casi, ma fa parte del gioco. Ho cercato di capire alcune cose e volevo fare i passi giusti per lasciare un club al quale sono molto legato. Sono stati 5 anni intensi, abbiamo speso tanto tempo insieme. Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, ma non è stato comunque facile. Ho chiamato tutti per salutarli e ringraziarli. Ringrazio la società per avermi liberato“
L’ex ala del Fenerbahce ha mostrato idee chiare anche per quanto riguarda le sue aspettative sul tipo di contributo che potrà dare e sulla stagione di Eurolega che sarà:
“I 5 anni in Turchia mi hanno dato un vissuto di Eurolega ad alto livello, anche sul come lavorare nel quotidiano. Milano è un posto ideale per migliore e crescere, spero di poterla aiutare a raggiungere gli obiettivi. Sarà un’Eurolega di altissimo livello con giocatori che hanno avuto tanti mesi per allenarsi al meglio. Anche io ho potuto lavorare sul mio corpo come non ho potuto mai fare durante le estati in Nazionale e spero di avere dei benefici. Sono stati mesi lunghi, non ne potevo più di allenarmi da solo..”
Successivamente, stuzzicato sulla rivalità Olimpia-Virtus Bologna, ha dato la sua benedizione, allargando la risposta con la sua visione del campionato dall’estero:
“Il basket ha bisogno di queste rivalità a livello mediatico. Questo genere di partita sono attese tutto l’anno, ma tutte le partite sono difficili in Italia. Poche volte si può passeggiare..il campionato italiano aveva perso investimenti e appeal negli ultimi anni, ma dalla scorsa estate sono arrivati determinati campioni e si sta risollevando”
Capitolo Nazionale con vista sul pre-olimpico:
“Manca una vita, 10-11 mesi di basket di alto livello. Dicono che non abbiamo possibilità, allora sarà la volta buona magari…Può succedere di tutto. Se starò bene fisicamente aiuterò la Nazionale volentieri come ho sempre fatto, ma adesso sono concentrato su Milano”
Non si è tirato indietro nemmeno sulla sua visione del paese durante gli anni di lontananza e sul suo ruolo di testimonial del basket, offrendo un punto di vista estremamente sincero:
“Viviamo una situazione storica particolare. Spero che la pallacanestro possa divertire la gente e sgombrarle la mente. Vedevo l’Italia come un posto bellissimo, forse amato molto più da fuori. Mi rendo anche conto che i giovani non hanno avuto molte possibilità di realizzarsi e che io sia un privilegiato. Sento la responsabilità del cognome della mia famiglia cosi come quella di Capitano della Nazionale e di giocatore dell’Olimpia Milano. Ho sempre cercato di diffondere i messaggi e i valori in cui credo sensibilizzando sui temi del sociale, nel mio piccolo”
Photo: Olimpia Milano