Roma, 25 agosto 2020 – Con il fiatone ma, tutto sommato, in tempi moderatamente rapidi dall’ufficializzazione dell’iscrizione al prossimo LBA 2020-21, la Virtus Roma chiude il proprio roster annunciando un centro di notevole sostanza come Dario Hunt.
Dunque per dare una mano a Riccardo Cervi nei pressi del ferro la Virtus Roma 2020-21 di Piero Bucchi, che ha intanto iniziato la preparazione da venerdì 21 agosto e con una corposa truppa tricolore senza americani (tranne Gerald Robinson giunto però solo ieri in città), ha scelto un veterano ormai dei campi europei come Dario Hunt, sbarcato in Europa nel 2012 ricco di credenziali poco comuni: primo giocatore nella storia della NCAA ad Ovest dal 2010 al 2012 a segnare 1.000 punti, ad aver catturato 1.000 rimbalzi e messo a segno 250 stoppate.
Come se non bastasse, Dario Hunt aveva pure collezionato in tre anni, dal 2010 al 2012, tre nominations nel miglior quintetto difensivo ad Ovest in NCAA e secondo miglior quintetto in assoluto indossando la maglia dell’Università del Nevada-Reno.
Dal 2012 sbarca così in Europa, senza neanche passare da una Summer League, D League od NBA e la cosa un pò stupisce?!!?!
Comunque Dario Hunt arriva in Ucraina nel BK Odessa, debutto buono ma non eccelso con i 6,1 p.ti/gara, 4,5 rimbalzi e 0,4 assist in 21 matches.
Nello stesso anno si trasferisce in Austria nei Güssing Knights. I numeri questa volta saranno i più importanti della sua carriera: 14,1 p.ti/gara e 7,5 rimbalzi ma in sole 14 partite, qualche intoppo fisico lo blocca.
Dopo queste esperienze, solo allora, rientra negli Stati Uniti d’America giocando nei Rio Grande Valley Vipers in G League chiudendo la stagione 2013-14 con 21′ di gioco in cui sigla 8,6 p.ti/gara e 7,2 rimbalzi a partita.
Ma l’anno dopo Dario Hunt ritorna in Europa e debutta in LBA nel 2014-15 giocando con l’Orlandina Basket. I suoi numeri sono positivi in 30 gare con 10,1 p.ti/gara, 8,5 rimbalzi e 0,5 assist.
L’anno successivo infatti Dario Hunt resta in LBA, accasandosi alla Juvecaserta Basket, migliorando alla fine le sue cifre sfiorando la doppia doppia: 11,7 p.ti/gara e 9,9 rimbalzi, chiude anche con 0,8 assist, niente Playoff però in 29 gare.
Poi Dario Hunt mette a frutto la sua buona annata in Italia strappando un buon contratto in Francia, allo SLUC Nancy. Rendimento? Sempre sulla doppia cifra o giù di lì con 9,4 p.ti/gara, 7,2 rimbalzi ed 1,4 assist.
E l’anno dopo ecco il ritorno in Italia. Nel luglio 2017 Dario Hunt abbraccia la causa della Leonessa per una sola stagione.
Un’annata che serve alla Leonessa per dichiarare le sue ambizioni, in Italia per puntare in Europa perchè Dario Hunt conferma 11,8 p.ti/gara, 6,9 rimbalzi ed 1 assist, giocando ma perdendo anche la Finale di Coppa Italia vs Torino.
Ma nelle ultime due annate non si ferma in Italia.
Prima un anno in Belgio, nello Spirou Charleroi, con il suo massimo di media in carriera in una stagione collezionando 12,3 p.ti/gara e 6,1 rimbalzi.
L’ultimo anno lo passa prima in Australia, ai Wildcats Perth nel 2019-30, dove mette insieme sempre quasi 8 p.ti/gara, 6 rimbalzi ed 1,5 assist ma nei Playoff viaggia a 13,5 p.ti/gara, con 4 rimbalzi e 2,5 assist: eccellente!
E rientra poi in Europa proprio nel 2020 Dario Hunt, giocando in Montenegro nella Lega Adriatica tra le fila del Mornar Bar prima del #Lockdown. Gioca poche gare ed i suoi numeri non sono eccellenti perchè chiude con 3,5 p.ti/gara, 2,5 rimbalzi e 0,5 assist ma giocando solo 12′ di media.
Comunque, aldilà di come la si voglia vedere, Dario Hunt rimane sempre un buon centro viste le premesse di partenza della Virtus Roma, sino a venti giorni fa sull’orlo della sparizione e di certo impossibilitata a poter prendere sul Mercato il meglio a cui poter aspirare.
Tecnicamente Dario Hunt rimane un giocatore di un livello atletico superiore alla media, ottimo rimbalzista anche d’attacco e buonissimo giocatore di Pick’n’Roll, dettaglio tecnico che lo aiuta tanto ad avvicinarsi in movimento al canestro.
Di sicuro non è un centro come ad esempio gli ultimi visti in Virtus Roma, Henry Sims e Davon Jefferson, centri tecnicamente più completi palla in mano, più abili nella costruzione in proprio del canestro partendo anche da fuori area o da post basso, dotati di mani morbide a differenza del nostro Dario Hunt, possente, agile non propriamente inabile al tiro ma di sicuro poco predisposto al mettersi in proprio, se non leggendo magari un cattivo posizionamento dell’avversario di turno e quindi anche mettendo palla a terra.
Caratteristiche precise dunque per Dario Hunt che però controbilancia questa limitata predisposizione al mettersi in proprio, con una buonissima predisposizione difensiva ed a rimbalzo, fattori per niente disprezzabili in questa Virtus Roma edizione 2020-21 che si preannuncia battagliera e viva.
Purtroppo Dario Hunt ha un grosso punto debole nei tiri liberi, fattore tecnico in cui si spera (ne sono sicuro), possa lavorare per colmarla od almeno limitarla a cifre intorno al 50%.
Ovviamente non si sa quando potrà aggregarsi alla squadra ma con lui la Virtus Roma diventa un team molto interessante.
Per il dettaglio di tutta la squadra, ne parleremo più avanti.
Fabrizio Noto/FRED