Milano, 27 agosto 2020 – E’ della AX Armani Exhange Milano il primo dei derby lombardi del Girone A della Eurosport Supercoppa 2020. La squadra di Ettore Messina scappa già sul finire del primo quarto e non si volta più indietro. I biancorossi si passano il pallone, si sbattono in difesa e danno l’impressione di divertirsi, a tratti.
Il coach catanese decide di escludere Michael Roll, Shavon Shields e Zach LeDay per turnover. Il suo quintetto iniziale prevede sostanzialmente gli uomini provati già nella partita contro Sassari. Per cui Delaney-Punter-Micov-Brooks-Hines. Unica variazione sul tema nel ruolo di ala grande. Cesare Pancotto risponde con Smith-Woodard-Pecchia-Thomas-Kennedy.
I primi punti della stagione italiana sono di James Woodard con due tiri liberi. Risponde Milano con il gioco a due Delaney-Punter sul perimetro. Buona velocità in avvio. Milano prova a sfruttare subito i mismatch Delaney-Smith e Micov-Pecchia mentre Cantù vuole correre in contropiede da rimbalzo catturato e sfruttare qualche errore di distrazione della difesa milanese. I biancoblu rimangono attaccati nel punteggio grazie a due triple di Jaime Smith e Jazz Johnson in uscita dalla panchina.
Milano fa partire presto il giro delle sostituzioni e pesca un Davide Moretti tutt’altro che timido rispetto alla versione vista nel Torneo City of Cagliari. Entra e spara subito due triple. La prima viene inibita dal secondo fallo di Jazz Johnson a stretto giro di posta, che vale all’italiano un viaggio in lunetta per tre tiri liberi (realizzati). L’azione successiva colpisce ancora dall’angolo sinistro su scarico di Sergio Rodriguez nel cuore dell’area biancoblu.
E’ l’inizio di un parziale che fa scappare i biancorossi sul +11. Con il playmaker spagnolo in regia il pallone si muove con maggiore continuità e arrivano tiri ad alta percentuale per tutti mentre in difesa è buono il livello di pressione sulla palla e le perse di Cantù salgono inesorabilmente (6 al 7′). 15 punti dalla panchina per il 26-18 in favore di Milano al suono della prima sirena.
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Il secondo quarto si apre con un delizioso alley-oop sull’asse Punter-Tarczewski. Tripla di Gigi Datome per il nuovo +10 (31-21) dopo il secondo canestro da tre punti della partita di Jaime Smith. Kaleb Tarczewski viene pescato da Micov solo sotto il canestro e costringe Coach Cesare Pancotto a chiamare time-out. L’attenzione difensiva di Milano lontano dalla palla aumenta, così come la qualità dell’esecuzione dei giochi, con la corretta alternanza tra gioco interno e perimetrale.
Cantù non trova idee valide in attacco e si spegne la luce. Milano vola sul +19 grazie a un parziale di 9-0 interrotto dalla zingarata di Smith (8 punti) dopo un digiuno di quasi 4 minuti. Il numero 2 è l’uomo che si sobbarca il tentativo di non far affondare la nave e raggiunge la doppia cifra riportando Cantù sul -14 (46-32) a 2 minuti dall’intervallo.
Spazio in chiusura per due triple di Datome in uscita dal blocco per il 54-38 che manda le due squadre negli spogliatoi. Milano tira con il 55% da 2 (11/20) e il 58% da 3 (7/12). Eloquente anche il saldo assist/perse: 16/3 per i padroni di casa, 10/11 per gli ospiti. Altrettanto netto il divario che la panchina di Milano scava nel suo fatturato rispetto a quella avversaria: 31-11 il punteggio specifico al 20′.
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Si riprende con gli stessi quintetti e con Punter che brucia il suo uomo e la sirena dei 24 secondi per il lay-up del 56-38. Sha’markus Kennedy fa vedere un paio di movimenti interessanti vicino a canestro per il nuovo -14, ma Kyle Hines continua a fare la voce grossa in entrambe le metà campo, con un dominio nei pressi del ferro clamoroso e la consuetà capacità di cambiare su tutti sul perimetro.
La ricerca milanese dell’extra-pass è troppo per una Cantù che deve ancora costruirsi. Triple di Datome e Punter per il 70-47 a 4’01” alla fine del terzo quarto. E’ il massimo vantaggio per la formazione biancorossa e costa una nuova interruzione della partita da parte di Pancotto. Messina approfitta della situazione per continuare a concedere spazio un po’ a tutti, essendo ormai fuori discussione il risultato.
Moretti prosegue la sua serata perfetta al tiro e fissa il 78-54 a tabellone nell’ultima azione offensiva di Milano nel terzo quarto, che è anche il risultato con cui le squadre vanno all’ultimo breve riposo dopo 30 minuti.
Uno dei rari gravi errori di Milano in difesa regala la tripla aperta a Maarten Leunen in apertura dell’ultima frazione di gioco. Arriva anche il momento di Paul Biligha e Milano ha così coinvolto l’intero organico.
Gli ultimi 10 minuti somigliano molto a un no-contest. Francamente poco significativi. Da segnalare piuttosto che Milano non alza le mani dal manubrio praticamente mai. Messina tiene tutti sulla corda e la sua squadra risponde dilagando sul 87-59 a 5’34” con Pancotto che prova a parlare con i suoi, ormai scoraggiati e proiettati alla sfida di sabato sera contro la Germani Brescia.
Nei minuti conclusivi c’è giusto il tempo per ammirare le ultime scorribande di un Kevin Punter di cilindrata superiore e un Leunen chirurgico al tiro (15 punti con 3/4 da tre), con quella pulizia nel rilascio che fa innamorare. La tripla di Moraschini da oltre sette metri chiude la contesa sul 101-71 finale.
Milano conquista, quindi, i primi due punti nel Girone A e manda quattro uomini in doppia cifra con Kevin Punter top scorer a quota 17 con un 6/12 complessivo dal campo. Solo indicazioni positive per Ettore Messina, al netto del basso livello di difficoltà che la sfida odierna presentava. Ottima la circolazione di palla in attacco e il controllo delle palle perse. Promettente anche l’applicazione mentale offerta da tutti i giocatori impiegati. Unico neo qualche momento in cui il controllo dei tabelloni è scappato via (36-31 il dato finale in favore di Cantù)
Soddisfatto anche Ettore Messina subito dopo la sirena finale:
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Cantù è ancora un cantiere aperto, come da previsioni. Il gruppo ha lavorato insieme 10 giorni circa, tempo troppo esiguo per opporre una resistenza vera contro un avversario che si è dimostrato estremamente sul pezzo fin dal primo minuto. Queste partite della fase a gironi dovranno servire a costruire una chimica sulla quale basare una stagione che parte con l’obiettivo primario di una salvezza tranquilla per poi togliersi qualche soddisfazione strada facendo.
Buoni segnali dai due cavalli di ritorno. Di Leunen abbiamo già parlato, Jaime Smith chiude invece a quota 14 con 7 assist e 19 di valutazione. Da evidenziare anche la doppia-doppia da 16 punti e 12 rimbalzi di Sha’markus Kennedy, alla prima partita da professionista. Fisico tutto da costruire, in alcune circostanze ha evidenziato tutta la sua inesperienza al cospetto di vecchi lupi come Kyle Hines e Jeff Brooks. Tuttavia, la mano sembra piuttosto educata, specie con quel tiretto tra i due e i 4 metri che è tabù per molti giocatori. Anche in avvicinamento al ferro si sono visti un paio di movimenti che fanno pensare a un ragazzo sul quale sarà stimolante lavorare per lo staff tecnico.
Così Cesare Pancotto in sala stampa:
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Foto: Olimpia Milano
Francesco Sacco
@sacco941