Milano, 29 agosto 2020 – Senza storia anche il secondo impegno nel girone A della Eurosport Supercoppa 2020 per la AX Armani Exchange Milano. Dopo il largo successo contro Cantù, la squadra di Ettore Messina prende presto il largo contro la Openjobmetis Varese, fissando a tabellone il 110-77 finale.
Milano ha già una buonissima chimica in attacco e lo dimostra fin dai primi possessi. Il pallone gira con fluidità per tiri aperti e in ritmo che giungono con facilità. Anche quando Varese prova a fare densità dentro il pitturato, raddoppiando il lungo avversario non appena viene servito in post basso.
Specialmente con Kyle Hines nel quintetto (4 assist per l’ex CSKA), Milano sfrutta la situazione a suo vantaggio per sfruttare il sovrannumero sul perimetro. La ricerca dell’extra-pass è la chiave giusta per aprire la cassaforte e, fin dal primo tempo, prende il via il festival delle triple meneghino.
Sarà 17/28 al termine della sfida, specchio di una compartecipazione che coinvolge l’intero roster, già in ritmo stagione vero e proprio. In questa fase, un boost eccessivo per le avversarie. Devastante Kevin Punter, in particolare. 19 punti in meno di 18 minuti sul parquet per il numero 0. La sua intesa con Malcolm Delaney salta agli occhi e rende la coppia un’arma impropria in queste prime battute stagionali.
Il play arrivato dal Barcellona aggiunge 13 punti, 3 rimbalzi e 4 assist in 18 minuti. Tuttavia, Ettore Messina trova risposte dalla maggior parte del roster e può così gestire le forze a disposizione. Nessuno sopra i quasi 25 minuti del debuttante Shavon Shields. Tutti con almeno 10 minuti di impiego, a eccezione di Paul Biligha, utilizzato soprattutto nell’ultimo quarto di gara, e di un Davide Moretti condizionato dai falli.
Sono 7 gli uomini in doppia cifra, tra i quali si segnalano i 17 punti di un Riccardo Moraschini molto aggressivo (11/12 ai liberi). Consueta essenzialità per un Luigi Datome che controlla i giri motore e chiude una serata perfetta al tiro per 12 punti in 16 minuti. Positiva anche la prova di Micheal Roll, ancora più per quanto mostrato in difesa rispetto alla sua consueta pulizia al tiro. L’americano finiva spesso sul centro avversario nella switching defense biancorossa. Varese ha provato a metterlo in difficoltà giocando l’alto-basso, ma ha spesso trovato un’opposizione competente della guardia uscita da UCLA, abile a lavorare in anticipo sulla linea di passaggio.
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Per Varese tantissimo lavoro da fare in palestra. In evidenza il solito, infinito Luis Scola, che ha mostrato il solito campionario di movimenti celestiali spalle a canestro, trovando una flebile opposizione in Zach Leday, unica nota negativa nella serata di Milano (insieme a Capitan Cinciarini nella abituale versione diesel) a dispetto dei 10 punti e 7 rimbalzi nel tabellino. Qui trovano spazio anche 7 palle perse sulle 12 totali di Milano, a denunciare una condizione non ottimale e un ambientamento ancora in fase embrionale.
Maggiori difficoltà per il fuoriclasse argentino nella prima parte del terzo quarto, al cospetto di Kyle Hines. Comunque 21 punti con 8/13 da due nella sua serata. Ha destato una buona impressione anche il suo back-up Anthony Morse, alla prima ufficiale a livello di Serie A. Il numero 3 è stata una presenza impressionante a rimbalzo offensivo, mostrando subito il suo principale punto di forza. 11 punti e 6 rimbalzi (tutti in attacco, appunto) il fatturato.
Le due squadre saranno impegnate in trasferta nella giornata di martedì. Per Milano sarà tempo di affrontare nuovamente Cantù, in quella che è sfida calendarizzata per il secondo turno, ma che diventa rivincita in virtù dell’anticipo di giovedì pomeriggio. Varese cercherà i suoi primi due punti in casa della Germani Brescia.
Francesco Sacco
@sacco941