Bologna, 18 settembre 2020 – Alla Segafredo Arena di Bologna la prima semifinale di Supercoppa LBA 2020 vedeva affrontarsi l’Olimpia Milano contro la Reyer Venezia.
L’Olimpia Milano come sempre era la grande favorita, arrivando ad una partita da dentro e fuori con uno slancio davvero impressionante tra i tornei internazionali ed il proprio girone di qualificazione di Supercoppa LBA 2020 da percorso netto.
Dalla parte opposta la Reyer Venezia, una squadra che gli avversari non hanno mai voglia di affrontare per la capacità di vincere quando contra attraverso un sistema difensivo solidissimo ed una identità di squadra più che consolidata.
Alla fine vince la squadra di Ettore Messina su quella di Walter De Raffaele con il punteggio di 76-67 staccando così il pass per la finale di domenica pomeriggio.
Infatti l’Olimpia Milano domina i primi 20 minuti di gioco andando avanti anche di oltre 20 punti. Gli orogranata giocano una grande terza frazione vinta 23-14 sino a rientrare sul -5 negli ultimi minuti del quarto periodo.
Per l’Olimpia Milano tre giocatori in doppia cifra: 19 punti di Delaney, 15 di Punter e 12 di Hines.
Alla Reyer Venezia non basta un sontuoso Watt autore di 19 punti con 8/11 dal campo, i 12 punti di Daye e gli 11 di De Nicolao.
La cronaca.
Alla palla a due la squadra biancorossa scende i campo con questo quintetto: Delaney e Punter come guardie, Micov nel ruolo di ala piccola, Brooks gioca da quattro e come centro giostra l’ex CSKA Kyle Hines.
Gli orogranata replicano con i consueti cinque: De Nicolao in regia, Tonut e Chappell esterni, Mazzola e Watt sono i due lunghi.
Coach Messina nelle rotazioni degli stranieri lascia fuori Roll, Shields e LeDay, mentre De Raffaele inserisce nei 12 Vidmar in luogo di Fotu.
Primo periodo, Milano parte forte grazie al duo Delaney/Punter 13-5 al 4’ costringendo immediatamente De Raffaele al minuto di sospensione. L’Olimpia raggiunge anche la doppia cifra di vantaggio attuando una difesa solidissima , 20-9 al 6’. Comincia la girandola dei cambi che inizialmente favorisce i lagunari con un mini-break di 4-0. I primi dieci minuti si concludono sul 27-15 con un canestro in acrobazia di un imprendibile Malcolm Delaney.
Secondo periodo, la squadra di Messina allunga in modo deciso sul 32-17 al 12’. I veneti si affidano prevalentemente a Watt che insieme a Daye ottengono un altro parziale di 4-0, ma dall’altra parte Kyle Hines in transizione mette il canestro del 33-21 al 15’. I biancorossi trovano un grande fluidità in attacco con Datome che si apre e dall’angolo sparando una tripla che piega le gambe all’avversario. La Reyer sbanda paurosamente; arriva anche il +20 Armani Exchange con altri due canestri di Hines. Il primo tempo termina 43-23.
Terzo periodo, si rientra in campo, dopo la pausa lunga, con Milano che ha gli stessi cinque uomini di inizio gara, mentre Venezia rinuncia ai due italiani De Nicolao e Tonut per inserire Stone e Chappell. L’Olimpia rimane comodamente in controllo del match anche se la Reyer trova un paio di canestri di buona fattura con Mazzola e Chappell costringendo al minuto di sospensione coach Messina, 50-34 al 24’. L’energia di Davide Casarin e la tripla di Tonut riportano l’Umana a -10, 54-44 al 29’. Daye mette anche i punti del -9 veneziano e dall’altra parte Tarczewski chiude la terza frazione con due liberi per il 57-46.
Quarto periodo, la Reyer Venezia non muore mai e torma in un amen sul -7; Milano, invece, fatica a trovare la via del canestro; sembra di vedere un’altra partita rispetto ai primi venti minuti. La Reyer alza il suo consueto muro difensivo tornando sul -7 con i punti di De Nicoalo. Nel momento di maggior difficoltà la squadra di Messina trova due canestri con Datome e Delaney che ridanno ai biancorossi la doppia cifra di vantaggio, 65-54 al 37’. Entriamo negli ultimi 2 minuti di gara Chappell da tre sigla il canestro del -9, Tonut mette anche la bomba del -6 lagunare e De Nicolao il lay-up del -5. ma è troppo tardi per colmare tutto il divario accumulato nella prima parte di gara. Finale 76-67.
Sala Stampa
Walter De Raffaele
https://www.facebook.com/ReyerVenezia/posts/10158534306019454
Ettore Messina
“Sono molto contento, direi che abbiamo giocato un primo tempo di alto livello, poi nel secondo ci è venuto un po’ il braccino corto, come succede qualche volta ai tennisti, ma la difesa, la difesa che quest’anno vorremmo fosse una nostra caratteristica, ci ha permesso di conservare sempre un buon margine di vantaggio, quasi sempre in doppia cifra. Per cui sono contento, adesso abbiamo un’altra partita, una finale, che proveremo a interpretare nel modo giusto”.
A|X Exchange Olimpia Milano – Umana Reyer Venezia 76-67
Parziali: 26-15; 17-8; 14-23; 19-21
Le PAGELLE by Cristiano Garbin
REYER VENEZIA
CASARIN 7: 11 minuti in campo ma ne meritava di più. Diventerà fortissimo dicono tutti, ma fortissimo mi sa tanto che lo è già, deve solo osare un po’ di più in attacco.
TONUT 6: percentuali basse basse per uno come lui ma pericolo costante per la difesa milanese CHAPPELL 5,5 : a parte due siluri da lontano non incide come suo solito, specie in difesa
WATT 7,5: si conferma un rebus per qualsiasi squadra italiana. Hines però è diabolico e riesce a limitarlo un attimo e non farlo diventare devastante.
BRAMOS 4: il grande assente di questa serata, mai visto così abulico
DE NICOLAO 7: nel primo tempo smazza assist, nel secondo difende di bestia e mette canestri importanti. Soffre Delaney ma non si può fargliene una colpa. Colpa che invece facciamo ai vari CT che finora l’hanno snobbato
STONE 3: un disastro, 4 falli precoci e perse sanguinose. La sua difesa su Delaney e Punter è mancata quest’oggi ma occhio che ai playoff……
MAZZOLA 5: rinuncia a tiri aperti facendo infuriare il suo coach, poi si riprende ma poteva fare di più DAYE 6: primo tempo anonimo, secondo da leader contro due bruttissimi clienti come Brooks e Datome.
VIDMAR E CERELLA SV: troppo poco in campo entrambi, sarebbe stato meglio portare Fotu.
OLIMPIA MILANO
DELANEY 7,5: concreto e solido come piace al coach , fa tutto ciò che serve per vincere. Decisivi i 10 falli subiti.
MICOV 6: parte bene , poi sbaglia tanto sia nelle scelte che nelle esecuzioni. Forse forse in finale meglio portare Shields
BROOKS 5,5: al solito innocuo in attacco, si rende utile in difesa ed a rimbalzo d’attacco specie nella prima frazione. Deve essere più incisivo davanti, ci siamo stancati di scriverlo.
HINES 6,5: contro Watt ha le mani piene ma con esperienza e furbizia se la cava. Necessita però di maggior aiuto là sotto.
PUNTER 6: segna tanti liberi e gioca una partita dai due volti: benissimo in difesa con tanti recuperi, male in attacco con mira scentrata
RODRIGUEZ 4,5: non ne imbrocca mezza, non era la sua partita vista la fisicità dei piccoli avversari.
DATOME 6: due falli subito che lo tolgono di mezzo dal primo tempo, nella ripresa fa il gregario, si spende su Daye ma mette un canestro importante. Vorrei vederlo ogni tanto in coppia con Brooks.
TARCZEWSKI 5,5: lontano parente di quello delle ultime uscite prima del Covid. Raccatta però rimbalzi offensivi e falli che si riveleranno preziosissimi
CINCIARINI 6,5: passano compagni, allenatori, presidenti ma quando si decidono le partite lui c’è. Ruolo delicato il suo, in cui ha tutto da perdere, ma non tradisce da buon capitano.
MORASCHINI 5: non vede mai Tonut che lo grazia in più occasioni, sbaglia parecchio anche in attacco. Almeno dimostra personalità.
Giuseppe Pep Malaguti