Roma, 11 ottobre 2020 – Com’era facilmente prevedibile, nel 3° match del girone di andata di LBA 2020-21 il Banco di Sardegna Dinamo Sassari batte al PalaEUR i resti della Virtus Roma per 72-92, una Virtus Roma in evidente affanno di rotazioni dopo il KO di Chris Evans e lo stop (per fortuna precauzionale), di Anthony Beane ed i successivi ko durante il match di Gerald Robinson prima e Dario Hunt dopo.
Match letteralmente senza storia, brutto come la giornata uggiosa di Roma ma anche a causa dell’inconsistenza tecnica, a tratti imbarazzante, della Virtus Roma che ha provato solo per un mezzo periodo, il primo, a reggere l’urto di una Dinamo Sassari a dire il vero neanche troppo arrogante.
Come contro l’Happy Casa Brindisi, Virtus Roma quindi in crisi e battuta dopo il primo, vero tentativo di allungo di Sassari, apparsa scolastica ma equilibrata nel suo gioco bidimensionale, oggi decisamente molto meglio rispetto al KO inaspettato di sette giorni fa vs Trieste.
Ma, sia chiaro, questa vittoria della Dinamo Sassari va soppesata al netto della sua avversaria, una Virtus Roma quasi (se non peggio, a tratti…), come nel girone D della Supercoppa LBA 2020.
E mentre ad Olbia le giustificazioni per i due KO vs i sardi c’erano eccome, come vs Brindisi sarebbe bastato oggi un atteggiamento più arrembante e meno da vittima sacrificale per tutto il match.
In realtà la Virtus Roma ha avuto una reazione d’orgoglio nel secondo tempo limitando almeno il passivo, guidata da un commovente Tommaso Baldasso purtroppo però quando ormai i buoi erano scappati dal recinto.
Certo, se poi provando a reagire succede che anche Gerald Robinson nel terzo periodo (21-18 di parziale), debba dare forfait per una scavigliata ed in parte anche Dario Hunt, allora c’è veramente poco da reagire!?!?!
Poco male, si sapeva che la Virtus Roma avrebbe dovuto penare e così è. Per la Dinamo Sassari una prova onesta, senza infamia e senza lode e due punti pesanti per la classifica con finalmente un Kaspar Treier all’altezza delle aspettative.
Sala Stampa
Piero Bucchi
«Partita difficile, che ovviamente si è ulteriormente complicata con gli infortuni di Robinson e Hunt. Per noi in questo momento la cosa più importante è riuscire a svolgere allenamenti di qualità per poter riprodurre l’intensità che troviamo in campo la domenica, e il fatto che ci manchino alcuni giocatori ce lo rende più complicato. Gli infortunati? Hunt e Robinson non dovrebbero avere nulla di grave, i medici li hanno fermati a scopo precauzionale e domani faranno esami strumentali per sicurezza; Beane è in via di guarigione, verrà valutato giorno dopo giorno e contiamo di riaverlo in gruppo a metà della prossima settimana».
Virtus Roma – Banco di Sardegna Dinamo Sassari 72-92
Parziali: 10-21; 13-23; 21-18; 28-30
Le pagelle
Virtus Roma
Hadzic 3: non può giocare a certi livelli, nonostante si dia da fare. Il ragazzo si applica pure, per carità, ma deve crescere non solo tecnicamente ma anche mentalmente, fattore determinante per poter competere a queste latitudini. La valutazione di -2 esemplifica le cose.
Campogrande 5: non si può pretendere da lui, dopo un lungo periodo di stop, di essere sul pezzo come chi si allena dall’inizio della stagione. Però Luca oggi non convince, come tutti, per il primo tempo da cancellare: arrendevole e da bocciatura immanente. Poi si riabilita nel secondo tempo di gioco. Per lui 9 p.ti, 2 rimbalzi ed 1 assist ma, sia chiaro, non era e non è certamente lui a dover risolvere eventualmente i rebus irrisolti di questa squadra!
Baldasso 7: non prende 8 solo perchè, come gli altri, aldilà dei 29 p.ti, gli 8 assist ed i 2 rimbalzi (carrier high in LBA), si fa travolgere nel pessimo primo tempo di gioco come tutto il resto della truppa. Poi, da bravo capitano, al rientro in campo dall’intervallo lungo si carica la squadra sulle spalle, iniziando a difendere con più applicazione e mettendo dentro tiri anche difficili a volte. Ora deve dare continuità a queste gare, evitando (se possibile), questi alti&bassi prestazionali che lo rendono ancora un bel prospetto e non una certezza come si vorrebbe che fosse!
Cervi 6: anche lui entra in campo molle come un budino nel primo tempo e, come dice il telecronista di Eurosport Player, Miro Bilan se lo porta a spasso sotto canestro in modo imbarazzante! Poi cambia atteggiamento nella ripresa, mena pure (pensa un pò!), un paio di volte, sia lo stesso Bilan che quell’indemoniato di Jason Burnell. Alla fine del match il suo score dice 10 p.ti ma solo 4 rimbalzi e 2 perse…Ok Ricky, si può solo che migliorare!
Hunt 2: qualcuno mi dica dove si sia nascosto il fratello gemello ammirato all’esordio vs la Fortitudo! Sbaglia tutto quanto si possa sbagliare nel primo tempo. Come se non bastasse, ai liberi continua a sverniciare il ferro del PalaEUR in maniera raccapricciante! Poi si fa male e coach Bucchi, per non prenderne 50 di scarto domenica prossima a Milano, decide di tenerlo al pino dopo una scavigliatina. Domanda: se avvistate nei pressi del Tellene il vero Dario Hunt, avvisate: ricompensa a chi darà indicazioni utili al ritrovamento! Voto più basso di quello di Hadzic perchè da lui ci si aspetta e si pretende molto di più, in tutti i sensi!
Robinson 2: inutile prendersi in giro, se Robinson non va, la squadra s’inchioda come se improvvisamente la benzina non arrivasse al carburatore. E Gerald oggi non va proprio, come tutti del resto, nella prima parte del match. Poi anche lui si desta nel terzo periodo ma incappa in una scavigliata. Esce, rientra ma su di un lancio in contropiede per lui, uno vs zero, si arrende e riesce definitivamente. Prova da dimenticare, voto allineato a quello di Dario Hunt.
Farley 3: vedi Hadzic, lasciamo stare.
Wilson 6,5: segna 8 punti di talento e classe pura all’inizio del match prima del diluvio, regalando alla Virtus Roma un pò di sorriso e qualche possesso di vantaggio nel punteggio. Poi esce pure lui dalla competizione, inopinatamente. Non solo, ma si fa uccellare ad ogni mini-finta che prima Bendzius e dopo il cucciolo Treier gli fanno dal perimetro, denotando quantomeno uno stato mentale da “…Vabbeh, io ci sono ma mi scanso!”. Risorge come tutti gli altri al rientro in campo mettendo insieme 15 p.ti e 9 rimbalzi, quindi niente male ma l’atteggiamento, caro Jamil, è rivedibile a dire poco perchè questi numeri fan capire che puoi dare e fare molto di più!
Telesca e Biordi ne.
Banco di Sardegna Dinamo Sassari
Spissu 7: non è il solito, brillante motorino del team sardo come ammirato e visto lo scorso anno e l’anno prima. Ciononostante Marco Spissu colleziona un match da 19 p.ti sciorinando un eccellente 5/7 al tiro pesante, dettaglio tecnico in cui sta diventando letale se gli si lascia un mezzo metro di spazio ed il tempo di mirare. Solo due assist, se qualcuno aveva scritto di averlo visto appannato in questo inizio di stagione beh, oggi è apparso in ripresa ma, attenzione, sempre facendo la tara ad un avversario arrendevole almeno per un tempo.
Bilan 7: doppia doppia sfiorata (15 p.ti e 9 rimbalzi), per il centrone croato che passa quasi un giorno un ufficio, prima uccellando il fratello gemello sfigato di Dario Hunt, poi chiunque provasse a sbarrargli la strada. Non è un modello di stile e di atletismo ma Bilan si conferma un centro affidabile e sicuro, come la mitica 127 Fiat degli anni ’70.
Treier 8: è l’MVP del match, questo ragazzone estone ma cestisticamente cresciuto in Italia alla PMS Moncalieri, silenzioso e taciturno come pochi ma in grado, al 3° match della sua giovane carriera in LBA, di tirar fuori una prova da 15 p.ti e 7 rimbalzi, stabilendo già un suo carrier high. Il cronista di Eurosport ignora che nel 2017 abbia vinto da MVP i campionati nazionali U20M a 17 anni, oggi lui ha fatto vedere del perchè, dopo Montegranaro e Ravenna in A2, Il Poz lo abbia voluto fortissimamente a Sassari. Sta nascendo una stella, vedrete!
Pusica 7: ne mette a segno 14 di punti e serve pure 4 assist senza quasi farsene accorgere. Talento puro offensivo questo serbo, con un buonissimo tiro dalla lunga ma che deve ancora crescere spalle a canestro. Forse a volte esagera con i personalismi quando dovrebbe di più cercare con maggiore convinzione il compagno libero.
Kruslin 6,5: il tiratore croato fa bene quello che gli si chiede di fare, cioè tirare non appena ha dello spazio e possibilmente del ritmo. In difesa morde ma non fa male, affidabile insomma per stanare la difesa avversaria dal perimetro. Per lui 9 p.ti ed un buon 3/5 dalla lunga.
Burnell 6,5: non eccelle come nelle precedenti due gare di LBA, quasi a volersi risparmiare per gare più impegnative? Fa un primo canestro di una prepotenza fisico-atletico belluina, in tap-in partendo da lontano, poi si adagia al clima un pò sonnolento del primo tempo, anche perchè i suoi compagni nel frattempo fanno il loro dovere e non si lasciano andare. Però alla fine vedi che mette dentro al cotone romano solo 4 p.ti, raccogliendo però 8 rimbalzi e servendo anche 4 assist. Allora, forse, non si è “nascosto”, forse…
Bendzius 6,5: l’arma tattica bidimensionale più pericolosa della Sassari 2020-21 oggi gioca di conserva. Parte molto bene, con la complicità di un Wilson in difesa a dir poco inesistente, ma poi controlla il match e prende solo iniziative proficue, senza forzare, bucando per 8 p.ti il canestro romano sbattendosi però anche in difesa. Silenzioso ma molto, molto efficace!
Gandini 6: fa il suo, nè più nè meno, senza strafare porta acqua al mulino ingaggiando anche dei bei duelli con Cervi sotto il canestro capitolino.
Gentile 6: è ancora in convalescenza il figlio di Nando, lo si vede per come non riesca ad osare dalla lunga come fa di solito quando sta bene. In difesa da sempre il suo apporto ed oggi sigla un gran bel primo tempo sotto questo punto di vista.
Re e Devecchi ne.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto