Roma, 29 novembre 2020 – Abbiamo sempre sperato che il #Lockdown, durato da marzo ai primi di maggio scorso, diventasse la scusa per poter ripensare il mondo della pallacanestro italiana, dai dilettanti sino alla LBA.
Noi di All-Around.net abbiamo così promosso interviste, anche scherzose e divertenti, per rendere le nostre giornate meno tristi e meno lunghe ma fondamentalmente per credere che le cose cambiassero.
Ma abbiamo anche provato a raccontare qualcosa di più impegnativo, inaugurando le video-interviste di #NonSoloBasket, sfruttando le idee ed il pensiero di eccellenti risorse del ns. basket, dal marketing al campo giocato.
Oggi, alla luce di quanto leggiamo e, soprattutto, vediamo attraverso la lente d’ingrandimento dei media, fa male ammettere che purtroppo non è cambiato proprio un bel nulla. Anzi.
Glissiamo sulle decisioni prese dalla LBA del nuovo Presidente, Umberto Gandini, con una forsennata corsa alla ripartenza immediata inventandosi sì una Supercoppa per il 50° anniversario per certi versi anche divertente ma tecnicamente modesta nella fase eliminatoria.
Secondo i maligni, una ripartenza così rapida per agevolare l’Olimpia Milano ed i suoi impegni economicamente rilevanti in Euroleague…? Ed anche di quei club impegnati nella 7DAYS Eurocuop…
Da non crederci!
Certo ma ce la mettereste Voi, la mano sul fuoco che non sia andata così?
Intanto, iniziata la stagione anche in LBF, quindi a forti tinte rosa con la novità della Dinamo Sassari anche in campo (che si affianca ormai alla Reyer Venezia ed alla Virtus Bologna senza minimamente accennare al tema del professionismo schietto al femminile), ora ci si trova davanti al dilemma che ben conosciamo: il proseguimento della stagione, almeno fino al 24 novembre, a porte chiuse.
Inoltre, come se non bastasse, oggi è arrivata la notizia che anche la gara prevista sabato 31 ottobre al PalaBancoDesio, tra Acqua San Bernardo Cantù ed Allianz Trieste è stata rinviata, come accaduto al match di Treviso tra la Dè Longhi e la stessa Cantù.
Sia chiaro, mica è colpa dell’Acqua San Bernardo se sono state accertate ben 8 positività al Covid degli atleti biancoazzurri!?!?
Semmai, la notizia che un pò colpisce è quella dell’assemblea della LBA.
Oggi da Bologna è arrivato un comunicato la cui lettura ci ha suscitato un moto dal cuore!!?!?
Eh sì perchè la LBA ha comunicato che si metterà in contatto con il Governo centrale per avere dei rimborsi vista la chiusura al pubblico delle gare, parere espresso in soldoni.
Ok ma poi, magari ottenuti questi soldi (forse, ne siamo proprio sicuri che arriverranno?), come si proseguirà?
Sempre con il mecenatismo (vero o di ritorno…), e/o il volontariato economico da parte del riccastro di turno perchè deve drenare soldi ed abbassare le sue tasse, oppure perchè deve ottenere prebende e guarentigie in altri settori del mondo civile dalla politica con la scusa che “investe” (in perdita perenne), nella pallacanestro, tirandosi poi indietro non appena il giochino politico si rompe?
O magari s’intraprenderà finalmente la strada del VERO professionismo?
Questo perchè, nel caso in cui in pochi se ne siano accorti, i tempi delle fragole con la panna sono finiti e probabilmente non da poco.
Ecco perchè ci piacerebbe che ora, contemporaneamente alla richiesta legittima da parte della LBA al Governo degli aiuti di cui si è parlato prima, s’iniziasse a parlare di una LBA come la Lega del professionismo vero, reale del mondo cestistico italiano.
Magari, perchè no, spalleggiata da una Fip che la smettesse con questa sua autoreferenzialità ormai talmente in distonia con la realtà che la circonda da apparire non più solo incompetente, bensì come un qualcosa di tragicamente comico!
Ecco, questo è l’auspicio.
Quello che tra pochi giorni la LBA partorisca un nuovo comunicato in cui, prendendo atto che questa stagione per le società italiane sarà un bagno di sangue gestionale perchè così sarà (purtroppo), azzerare, chiudere con questa pantomima del finto professionismo anche attraverso gli aiuti di Stato ed aprire l’era del vero, professionismo.
Con l’idea di franchigia? Certo, perchè no?
Basta con lo sponsor prima del nome del club!
Identificazione del supporter con la propria squadra, quindi iniziare a parlare di club di pallacanestro connessa al territorio od alla identificazione di un comune aiutando la crescita di giocatori italiani, in quanto legati alla comunità!
Ed infine garantire diritti radio-televisivi garantendo che il prodotto pallacanestro non sia più solo una nicchia (si, lo è purtroppo oggi), bensì che punti ad allargare i propri argini d’utenza.
Noi ce lo auguriamo. Ma andrà così?
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto