Bologna 7 novembre 2020 – Ennesima partita in fotocopia della Virtus Bologna con la solita partenza svagata, con gli avversari che banchettano dall’ arco, scappano, vengono quasi rimontati, ma l’Happy Casa non è la Reyer Venezia incerottata di domenica scorsa e guidata da un enorme Darius Thompson conduce in porto una vittoria meritatissima rintuzzando il rientro disperato dei virtussini arrivati fino al -2.
Ancora una volta il nervosismo ha tradito Milos Teodosic che nonostante i 20 punti segnati ha inanellato una serie di scelte quantomeno discutibili, sfociate nell’ ennesima espulsione.
Stasera un sottovalutatissimo coach Frank Vitucci ha incartato bene bene il suo antagonista che dovrà riflettere molto su questa ennesima sconfitta, Alexandar Djorjevic dovrà capire cosa sta succedendo in un gruppo che prima non riusciva ad inserire solo i nuovi, ed ora fatica anche con i veterani come Pippo Ricci.
Qualcosa non gira quest’anno e le assenze di Awadu Abass, positivo al Covid, e Stefan Markovic non possono giustificare uno scadimento del gioco così repentino.
Sala Stampa
Vitucci
“Una vittoria importante che conferma il nostro momento magico, continuiamo a sognare sperando di non svegliarci troppo presto. E’ stata una vittoria meritata contro una grande squadra come la Virtus Bologna. Oggi eravamo chiamati a fare un ulteriore passo in avanti dal punto di vista della maturità; loro hanno avuto una fiammata importante ma non abbiamo mai perso lucidità sigillando il risultato con azioni difensive importanti nel momento cruciale. Grazie al lavoro quotidiano, per cui ringrazio i miei collaboratori tecnici, siamo arrivati ben preparati questa sera. Che sia un buon viatico per l’esordio nella competizione europea. Complimenti ai miei giocatori“.
Djordjevic
Virtus Segafredo Bologna – Happy Casa Brindisi 88-98
Parziali: 23-24; 17-26; 25-26; 23-22
Progressione: 23-24; 40-50; 65-76; 88-98
Le pagelle
Virtus Segafredo Bologna
Tessitori 6: uno dei pochi a salvarsi, soffre la fisicità e degli avversari e offensivamente è più falloso del solito, non riesce a chiudere le penetrazioni brindisine con puntualità come a Venezia, però il suo +/- è il migliore di tutta la squadra bianconera e qualcosa vorrà pur dire.
Pajola 6,5: è l’ ultimo ad arrendersi, nonostante sia frenato dai falli, quando lui è in campo sale l’ intensità di tutto il gruppo, e se ne accorge la panchina bianconera quando lo toglie per il terzo fallo, affondando a -18, a oggi è forse l’elemento più importante dei suoi.
Alibegovic 5: forza alcune soluzioni offensive e dietro è un telepass a basso costo, tanto che resta in campo soli 7 minuti.
Ricci 5: sta attraversando anche lui un momento difficile, e si nota al primo possesso bolognese forzando subito un passaggio che porta a una palla persa epitome della serata della sua squadra. Provato anche da 3 con esiti oggettivamente rivedibili.
Adams 5,5: uno degli ultimi ad arrendersi. In contumacia di Markovic ha più minuti del solito, e li sfrutta offensivamente bene, ma dietro soffre terribilmente Harrison, ma soprattutto Thompson.
Hunter 5,5: i suoi minuti in campo danno la solita scossa difensiva, ma il 4 non è ancora il suo ruolo, e da 5 deve tenerne a bada troppi, la coperta di Linus di Djorjevic stasera non ha funzionato
Weems 6: il suo lo fa, mette canestri importanti ed anche lui suona la carica nel momento della rimonta, ma non è lui il leader di questa squadra e ha troppo poco la palla in mano per incidere di più.
Nikolic 6: fa quello che può, segnando anche un canestro non banale, tiene decentemente il campo e avrebbe meritato qualche minuto in più
Teodosic 5: si accende a tratti, perde troppi palloni, ma è lui con una serie di canestri impossibili che contribuisce al rientro da -18 a -2 dei bianconeri, ma dopo un mini riposo entra in campo e non ne azzecca più una fra tiri forzati, palle perse e pure la ciliegina finale dell’ espulsione. Se le partite durassero 38 minuti sarebbe forse il più forte giocatore europeo.
Gamble 5: soli 4 punti e 3 rimbalzi. Le fortune della Virtus passavano da lui, ma si è quasi fatto intimidire da Perkins e compagni, sbagliando appoggi facili e non riuscendo ad incidere.
Happy Casa Brindisi
Krubally 6+: in 16 minuti sgomita, spinge, cambia e va a rimbalzo, cose preziose che ogni coach vorrebbe vedere da un suo cambio.
Zanelli 6,5: ottimi minuti di sostanza nel primo tempo sporca una quantità enorme di palloni non concedendo un solo tiro facile ai propri avversari.
Harrison 7+: si conferma il solito realizzatore dal midrange e come se non bastasse smazza anche 6 assist. Solidissimo
Visconti 6: pochi minuti a fine primo tempo per dare fiato ai compagni, conditi anche con un canestro.
Gaspardo 6,5: 17 minuti di concretezza e volontà, grazie agli spazi creati dai compagni trova il modo di segnare 8 punti con il 100% al tiro.
Thompson 8,5: semplicemente l’MVP. E’ un rebus insolubile per ogni giocatore messo su di lui, trova il modo di segnare canestri impossibili, e nel momento di massima difficoltà della sua squadra ricaccia indietro i virtussini non sbagliando praticamente nulla con un paio di canestri quasi impossibili.
Udom 6.5: un altro cambio che incide, e non fa rimpiangere il titolare di turno.
Bell 5,5: il meno brillante dei suoi, sbaglia soprattutto le scelte contribuendo alla rimonta Virtus.
Perkins 6,5: non prende un rimbalzo, ma stoppa, non si sposta e chiude tutti i varchi difensivi permettendo una pressione quasi asfissiante da parte dei suoi compagni.
Willis 8: ad un assist dalla tripla doppia è mr. utilità. Non appare, ma lo senti, lascia che la partita vada a lui senza forzare nulla, e mette i canestri della conferma. Invidiabile.
tromba