Trieste, 13 dicembre, 2020 – Reduce dalla rocambolesca trasferta nel Principato di Monaco che le ha dato la certezza del primo posto nel girone C di 7Days Eurocup, la Virtus Bologna affrontava la Allianz Trieste al ritorno sui parquet dopo una cinquantina di giorni di assenza.
Troppo semplice la trasferta all’ Allianz Dome per i bianconeri felsinei che trascinati da un monumentale Julian Gamble non hanno avuto problemi nel regolare la squadra di coach Eugenio Dalmasson.
Già dal primo quarto si è capito che non ci sarebbe stata partita, la desuetudine al campo, effetto dell’emergenza Covid-19, ha fatto sì che gli alabardati non avessero il ritmo partita e i soli 7 punti segnati ne sono la prova provata.
I 13 punti di vantaggio accumulati nel primo quarto sono stati il tesoretto con il quale gli uomini del reintegrato coach Alexandar Djordjevic hanno poi gestito il resto della gara.
Ancora male Josh Adams in casa Segafredo, giubilato anche dal quintetto iniziale per Awadu Abass, mentre per in casa Allianz i buoni segnali da Davide Alviti e Marcos D’Elia sono arrivati troppo tardi, anche se l’intento di non mollare fa ben sperare per il futuro.
Quella della Virtus Bologna, non è stata una gara spumeggiante, né spettacolare, ma solida, e dopo tutto il trambusto di inizio settimana, ha dato un ennesimo indizio su da che parte siano schierati i giocatori virtussini.
Sala Stampa
Eugenio Dalmasson
Daniele Cavaliero
Allianz Pallacanestro Trieste – Virtus Segafredo Bologna 60-77
Parziali: 7-20; 25-43; 42-59; 60-77
Pagelle:
Dare voti ad un match che metteva di fronte una squadra ferma da 48 giorni ed una nel pieno svolgimento della stagione non mi sembra avere un senso, perché questa sera non c’è stata equità competitiva.
Bisogna dire solo bravi ai ragazzi di Dalmasson per non aver lasciato perdere la partita neanche sul -21 e un bravi anche agli uomini di Djordjevic per non aver preso l’impegno sotto gamba, senza mai strafare.
tromba