- TOP: l’aver pensato, immaginato, forse pianificato questa lunga, lenta operazione di Final Countdown che durava da tanto, clinicamente detta “eutanasia”. Si! L’eutanasia di un’idea, di una Società, la Virtus Roma e un Team che di colpevole vantava solo l’amore dei tifosi poco smaliziati ma tanto innamorati e poi la grandezza di un nome, di una città, ereditati da quella fortezza di nome Bancoroma. Ecco le colpe!
- FLOP: quel vizietto o strategia, fate voi, di non aver mai detto per benino le cose, tutte le cose, a chi poteva forse aiutare, avesse saputo talune inconfessabili verità; assolutamente flop quel format di comunicazione – un unicum tutto capitolino – prima asfittica, poi misteriosa e perfino inutile, ora che le vacche sono uscite dal recinto.
3..2..1 go! The final countdown è iniziato, non verso la fine ma per una nuova avventura. Ma che sia davvero nuo-va, trasparente e piena di virtù, stavolta per la Virtus Roma. Santo cielo!
…ad maiora.
un grazie ai ragazzi,
coach gab, dicembre 2020.