Era la sfida tra i due migliori attacchi della LBA e i primi tre quarti ne hanno dato ampia dimostrazione con un incessante susseguirsi di tiri da tre che siamo sicuri è piaciuto poco ai puristi del gioco e a chi, come me, preferisce un altro tipo di basket e che istituirebbe il tiro da 3 solo se segnato dietro la metà campo.
Sassari è andata al riposo negli spogliatoi sotto di un punto nonostante un pirotecnico 10/15 da fuori: ovvio che con il calare delle percentuali avrebbe fatto fatica a stare a ruota della squadra di Messina.
Comunque sia la squadra di Pozzecco si candida fin da ora ad essere la mina vagante dei playoff anche se rispetto al ranking di inizio stagione si può dire che forse non rientra più nelle magnifiche 4 (sostituita da Brindisi) ma appunto si piazza subito un gradino sotto.
Milano invece dimentica la sconfitta con Brindisi e si riprende il primo posto in classifica. Messina ha dovuto spremere un po’ più del previsto Shields , Hines e il Chacho senza dare spazio a Moretti, Cinciarini e Moraschini lasciando a riposo Tarczewski.
Mercoledi arriva il Baskonia di Polonara e vedremo se gli straordinari fatti dalle tre colonne del gioco milanese avranno ripercussioni sul loro rendimento. Sicuramente la partita è importante perché dopo le inopinate sconfitte a domicilio contro Stella Rossa e Panathinaikos l’Olimpia non può permettersi un altra battuta d’arresto.
In campionato invece l’attesa si sposta tutta al 27 dicembre dove a Bologna andrà in scena, in diretta su Rai2, il match clou dell’anno con la Virtus di Belinelli che sfida l’Olimpia del grande ex Messina. Non avrà un gran valore ai fini della classifica ma per l’onore e la mentalità vincente di ambo le squadre ha sicuramente una valenza particolare
Olimpia Milano – Dinamo Sassari 102- 86
LE PAGELLE
Dinamo Sassari
Spissu 5: il grande assente nella sparatoria dei primi 20 minuti. Va a sprazzi anche nel secondo tempo, da lui ci si aspetta di più.
Bilan 7: la boa a cui Sassari si aggrappa per creare triple aperte e per ottenere punti facili nei primi 30 minuti. Poi però, quando il gioco si fa duro lui va in crisi, non è una novità assoluta, gli capita da tutta la carriera……
Kruslin 6,5: tirare sa tirare e l’ha dimostrato. Non chiedetegli altro.
Burnell 8: ammetto di essere di manica larga con lui perché stravedo: però ragazzi … triple, semiganci, grinta, difesa, rimbalzi. Ala moderna, con fame e grinta al limite della riottosità. Io lo avevo già scritto in tempi non sospetti in un articolo sul mercato Olimpia
Bendzius 6: parte fortissimo e poi si spegne man mano come una candela
Gentile 6,5: di solito al Forum si trasforma in una via di mezzo tra Spanoulis e Kyle Korver. Inizia bene ma poi si innervosisce strada facendo uscendo per falli
Tillman 6,5: in odore di taglio (non tecnico ma ambientale diciamo così, anche se io sospetto economico) sfodera una buona partita ingaggiando bei duelli con i lunghi milanesi. Dovesse andare via peccato, mi sarebbe piaciuto vederlo in un altra situazione.
Olimpia Milano
Leday 7: cifre di tutto rispetto, cala alla distanza ma dimostra di essere di una concretezza unica
Roll 8: fresco come una rosa dopo i due DNP in Turchia e si vede. Se gioca off the ball, prendendo e tirando diventa letale, una sorta di replica di Jaycee Carroll.
Rodriguez 7: dirige, assiste e tira come al suo solito. Passaggi dietro schiena da antologia, ma che mettono a dura prova la pazienza del coach…..
Biligha 6,5: carico a pallettoni entra e segna tre canestri preziosissimi e nemmeno facilissimi. Poi va fuori giri ma è questo il Paul che ci piace.
Delaney 4,5: nervoso ed inconcludente, forse aveva catalogato come ordinaria questa partita riservando energie per la prossima. Mercoledì sapremo
Shields 6,5: anche lui spremuto come un limone da ottobre gioca una partita al di sotto di come aveva abituato ma pur sempre di buon livello con la bellezza di 8 assist a referto…..
Brooks 5,5: ex di turno, dalle prime tre azioni sembrava dovesse spaccare il mondo, poi si cheta e torna quello solito, spersonalizzato rispetto alla sua versione in terra sarda.
Hines 6: costretto in campo per 23 minuti, in attacco è nullo ma in difesa si fa sentire con le solite giocate da drago e/o vecchia volpe.
Datome 8: se lo si lascia tirare piedi per terra è una sentenza, ma oltre alle triple anche 5 rimbalzi ed altrettanti assist. Forse sta entrando in condizione e questa sarebbe proprio una bella notizia per i tifosi milanesi.
SALA STAMPA
Ettore Messina
Gianmarco Pozzecco
Cristiano Garbin
@garbo75