Casalecchio di Reno (BO), 10 gennaio 2021 – Il legno della Unipol Arena si trasforma in una scacchiera, i coach Dalmonte e Dalmasson vestono i panni di Bobby Fisher e Boris Spassky. Fortitudo Bologna e Trieste pronte al match in diretta Eurosport 2 causa rinvio della sfida lombarda tra Vanoli Cremona e Olimpia Milano.
Apertura mortifera della Fortitudo Bologna con il “pedone avvelenato” Palumbo che trova impreparata la difesa Triestina cui non riesce “l’arrocco” sotto canestro, bersagliata dai suoi punti e quelli di un Banks ritrovato.
Ma è il centro partita la chiave del match: Trieste mai doma attacca l’area Fortitudo con le sue torri Delia, Grazulis e Upson per un pronto ribaltamento della contesa. Parità immediatamente trovata all’intervallo, vantaggio portato e chiuso nel secondo tempo dagli alfieri Alviti e Laquintana.
Nulla può il ritorno del cavallo di razza Baldasso, che non perfeziona lo scacco a Trieste causa anche di una prova incolore dei suoi lunghi Totè, Cusin e Hunt ed un Saunders ancora non dentro nei meccanismi.
Assente ingiustificato per Trieste, quel Mike Henry importante nelle scorse partite.
Scacco matto per coach Dalmasson che ferma la striscia positiva della Fortitudo raggiunta lo scorso weekend contro Cantù
Fortitudo Lavoropiù Bologna – Allianz Pallacanestro Trieste 69-82
Parziali: 24-15; 15-24; 14-20; 16-23.
Progressione: 24-15; 39-39; 53-59; 69-82.
SALA STAMPA
Luca Dalmonte:
“Innanzitutto devo dire che Trieste l’ha meritata tenendo una altissima pressione difensiva, e noi non siamo riusciti a rispondere con buone esecuzioni. Dietro, abbiamo subito nei momenti più importanti troppe separazioni che ci hanno forzato a correre dietro a rotazioni per certi versi inutili. Nei meriti di Trieste c’è anche il fatto di aver giocato 40’ di grande intensità, e noi abbiamo pagato a livello di energia a tenere loro testa.
Abbiamo ora la Coppa da onorare, poi 10 giorni dentro ai quali dovremo essere bravi intanto a fissare le nostre cose dal punto di vista tecnico, e trovare condizione omogenea in tutti i giocatori, dato che ora c’è troppo dislivello di forma tra chi ha sempre giocato e chi è rientrato da poco. Sarà una gara importante per tante motivazioni, ma ora cerchiamo di lavorare in questi 10 giorni”
Eugenio Dalmasson:
“Il dover far fronte all’assenza di Fernandez e alla grande partenza della Fortitudo sono stati due elementi decisivi della gara. Siamo partiti con un ritmo troppo basso e loro ne hanno approfittato, mettendoci in difficoltà. Poi siamo stati bravi nel secondo quarto a cambiare la nostra intensità, rovesciando le sorti della partita. La cosa più importante è che dopo abbiamo dimostrato di poter mantenere quell’intensità negli ultimi due quarti. La partita poi, anche se di poco, è sempre stata dalla nostra. Ci siamo compattati in difesa e abbiamo poi trovato in attacco ottime soluzioni per i nostri giocatori: vedi Alviti, che aveva già 4 falli, Grazulis, Upson che ci ha dato una grossa mano anche in attacco, Laquintana nel finale. Abbiamo svoltato con la difesa.
Il momento è determinante per il campionato se manteniamo questa mentalità e questo approccio. Basti pensare che le ultime tre sono vittorie simili, nate da una buona attitudine difensiva. Il talento per trovare soluzioni offensive lo abbiamo, dove possiamo fare davvero il salto di qualità è in difesa.
Juan conto di poterlo avere già a disposizione per la prossima partita. Oggi abbiamo provato in riscaldamento le sue condizioni, ma alla fine abbiamo voluto rispettare le condizioni di salute del nostro giocatore avendo anche un recupero importante con Varese da dover giocare”.
PAGELLE
Banks 6,5: leader della squadra, ma l’imprecisione da 3 non conduce alla vittoria casalinga. Tutto sommato era in partita.
Saunders 5: dalla sua confusione difensiva è arrivato il ritorno veemente di Trieste. Ancora fuori dai meccanismi precisi di Dalmonte.
Palumbo 7: guida la Fortitudo Bologna in apertura, prova con cose positive a tenerla li nel terzo quarto, senza dovuta risposta dai compagni.
Hunt 5,5: anche lui parte molto bene, ma si perde sotto le braccia delle torri avversarie.
Fantinelli 6,5: riesce a far girare la squadra molto bene e non abdica, ma gli manca il killer instinct.
Baldasso 6: Media perfetta tra un primo tempo evanescente ed una ripresa cui è l’ultimo a mollare.
Cusin 5: fatica a trovare ritmi e tiri per poter dare un apporto alla partita.
Withers 5,5: inizia molto bene con una tripla e giocate difensive importantissime, poi mi chiedo ancora dove fosse il resto del tempo.
Totè 5: non ripete le ottime prove dei match precedenti, due numeri di alto spettacolo non bastano oggi.
Coronica sv: sfiora il trilione nei 2 minuti giocati.
Upson 7,5: decisivo nella rimonta, fondamentale per la vittoria. il +20 di +/- ne certifica l’importanza.
Fernandez sv: un problema alla caviglia ne pregiudica la presenza.
Laquintana 7: tutto suo il sigillo sullo scacco matto alla compagine felsinea.
Delia 6,5: fallace ai liberi e sotto canestro ha subito 3 stoppate importanti, ma si fa trovare quando serve.
Henry 4,5: ectoplasma del giocatore ammirato sia pre che post infortunio. subito carico di falli, non trova punti utili alla sua squadra.
Cavaliero 6: prova onesta del veterano con una tripla fondamentale nel secondo quarto e scoperchiando la difesa Fortitudo.
Da Ros 6: unico presente nel disastroso inizio partita, lascia spazio ad altri protagonisti il resto del tempo.
Grazulis 8: maramaldeggia in testa ai lunghi bolognesi, segna da dentro e da fuori. 30 di valutazione ne è testimone della prova super del lettone.
Doyle 5,5: al pari di Henry, con la differenza che un po’ di voglia e garra in più ce la mette.
Alviti 7,5: inizia male caricato di falli subito, ma l’alfiere alabardato non molla un colpo e propizia i colpi decisivi per la vittoria dei suoi. +27 di +/-.
Luciano Pizzi
@Lubos10