Pesaro, 24 gennaio 2021 – Se qualcuno avesse ancora dei (leciti) dubbi sulla legittimità della qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia 2021 della Carpegna Prosciutto Pesaro, il match di oggi giocata in casa alla Vitifrigo Arena e stra-vinta vs l’Acqua S.Bernardo Cantù per 107-83 dovrebbe aver tolto ogni dubbio in merito.
Prima di tutto perchè parliamo dell’ottava vittoria nelle ultime quattordici gare; eppoi perchè infortunatosi Frantz Massenat, un giocatore che viaggiava a 12,1 p.ti/gara (41,4% da tre, 91% dai liberi), la Carpegna Prosciutto Pesaro non solo ha migliorato la qualità del suo gioco offensivo ma ha anche aumentato la qualità della propria difesa.
L’aggiunta poi dell’ex Virtus Roma Gerald Robinson, Geraldo per gli “amici”, ha aggiunto fosforo e velocità di trasferimento del cuoio in avanti, magari oscurando al momento Giustino Robinson, questo sì, ma rendendo più complesso per le difese avversarie capire chi attaccherà, da dove e soprattutto chi!
Se poi accade come oggi che l’Acqua S.Bernardo Cantù non difenda quasi per niente quando l’attacco avversario aumenta l’intensità del proprio gameplay, allora logico che il compito dei ragazzi della Carpegna Prosciutto Pesaro di coach Gelsomino Repesa sia stato avvantaggiato e non di poco.
Un’Acqua S.Bernardo Cantù quindi deludente, troppo molle ma che probabilmente ha pure pagato oggi le non ancora buone condizioni fisiche di Marty Leunen, vero allenatore in campo, ma soprattutto le tante disattenzioni in fase di aiuto-e-recupero spalle a canestro che, nel primo e decisivo tempo di gioco, ha dilatato il quantomeno rimediabile -14 del 20′ di gioco (52-28), all’irrimediabile -30 del 30′ di gioco (82-52).
Infine, la scelta di lasciare fuori per rotazione Sha’Markus Kennedy, cioè il vero, solo intimidatore in difesa vicino al ferro (il 62% da due per la Carpegna Prosciutto Pesaro spiega molto del match), e che potrebbe essere al passo di addio in settimana (mah…), ha acuito i problemi difensivi di un’Acqua S.Bernardo Cantù che nel quarto periodo ha, per fortuna, messo dentro qualche tripla di più che ha almeno aggiustato lo scarto sul -24 finale, ed ho detto tutto!!
Sala Stampa
Cesare Pancotto
«Complimenti a Pesaro, una squadra che gioca con agonismo, cuore ed energia, fattori indispensabili per affrontare questo campionato e questo tipo di partite. Quanto a noi: mi sento il primo e l’unico responsabile di questa situazione. Credo molto in questa squadra, ciecamente, e non riuscire a farle sentire l’energia, l’amore, il desiderio e la consapevolezza di lottare per un obiettivo importante come la salvezza, mi dà noia: per questo mi sento molto responsabile. Mi spiace per Cantù, per i tifosi, per la società, mi spiace profondamente. Questa, però, è retorica. Questo è cuore. Dire di essere arrabbiato è banale, avrei voluto utilizzare un’altra parola. Non si tratta di prendere gente per il collo, si tratta di capire che se non hai anima, corpo ed energia per fare delle cose, allora hai delle difficoltà, quelle che noi oggi abbiamo incontrato a Pesaro. Abbiamo trovato un’avversaria con cuore, orgoglio, energia e difesa. Giocare due quarti e prendere 55 punti, facendo 2 falli, vuol dire non interpretare. Ribadisco, mi assumo la responsabilità, non delego nessun altro. Rimarco fortemente il concetto: credo nei miei giocatori, devono sentirsi uniti perché ci sono ancora tante battaglie. Personalmente io sono pronto, ho già rimboccato le maniche per affrontarle. Però credo sia importante capire quanto sia difficile lottare e giocare a questo tipo di livello».
Jasmin Repesa
ci scusiamo con i lettori e le lettrici ma la Vuelle Pesaro, evidentemente, dopo ore dalla fine del match, ritiene di non dover beneficiare i propri tifosi e soprattutto tutti quelli sparsi in Italia delle parole del coach, non spedendo in tempo utile il comunicato stampa. Ce ne scusiamo per loro.
Carpegna Prosciutto Pesaro-Acqua S.Bernardo Cantù 107-83
Parziali: 26-20; 27-18; 29-14; 25-31.
Progressivi: 26-20; 52-38; 82-52; 107-83.
Le pagelle
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 8: di nuovo in startin’ five, sente la fiducia e parte con una bella tripla oltre che a limitare a volte Leunen, a volte Pecchia. Quando rientra in campo poi ne spara un’altra, siderale, e va a segno oltre che il massimo vantaggio Pesaro (43-33 al 17′). Poi un’altra, e nel mentre si sbatte sempre in difesa, 9 p.ti al 20′ e 3/3 dalla lunga, più 2 rimbalzi. Chiude in sollucchero, season high in LBA con 17 p.ti e 4/4 dalla lunga.
Ariel Filloy 6,5: entra alla fine del primo periodo per dar fiato a Geraldo. Silenziosissimo in attacco, efficacissimo in difesa ma quando alza la mano da tre son dolori per Cantù, tripla ed è massimo vantaggio Pesaro al 17′ (46-33) che lancia i suoi in avanti nel punteggio. Ma è una certezza ormai di questa splendida Pesaro 2020-21, sa cosa deve fare e quando lo deve fare.
Tyler Cain 8,5: dopo la brutta gara di Sassari di sette giorni fa riprende il suo posto in ufficio, non soffrendo minimamente i chili ed i centimetri di Bigby-Williams che dovrebbe soffrire. Al 20′ è già in doppia cifra (10 p.ti) anche se con 1 solo rimbalzo, brutalizzando il centro britannico! Season high anche per lui, 19 p.ti ed 8 rimbalzi e 2 assist…
Justin Robinson 6,5: inizia così così, cioè in modo rivedibile perchè di fatto Geraldo un pò l’oscura in fase di proposizione offensiva. Soffre la minor gestione di palla che “tocca” meno di prima, zero punti al 20′ ed un solo assist in quasi 12′ di gioco. Chiude comunque con 4 p.ti e 4 assist.
Gerald Robinson 8,5: molto, molto buona la sua prima parte di gara, il migliore dei suoi insieme a Tyler Cain (sai che novità!), e Simone Zanotti. Lui però continua a far bene anche nel secondo tempo perchè inizia a trovare la forma fisica migliore, una combo guard estremamente efficiente e lo fa scrivendo alla fine 10 p.ti ma, attenzione, 9 assist e 4 rimbalzi. Che fosse un buon giocatore lo si sapeva, poi senza il mal di schiena indotto da carenza di stipendio lo aiuta molto.
Marko Filipovity 7,5: ottimo inizio, anzi no, male poi un appoggio al vetro comodo ed una tripla comoda. Ma tiene molto a bada il cervello del gioco canturino come Marty Leunen e lo fa bene, eppoi aiuta la squadra a dilagare nel punteggio nei due quarti di mezzo. Una prova in cui non sembra brillare, poi vedi lo score che recita 16 p.ti (2/3 da tre), e 5 rimbalzi così, senza colpo ferire…
Simone Zanotti 7,5: entra in campo nel secondo periodo e fa subito molto bene, ormai una certezza in casa Carpegna Prosciutto Pesaro ormai. Tira da fuori in scioltezza, attacca il ferro palleggiando con confidenza, bene, bene, bene. Aiuta molto nello scavare il solco che, tra secondo e terzo periodo, Cantù non riuscirà più a colmare. Per lui 9 punti e due rimbalzi.
Carlos Delfino 8: Carlitos è una garanzia, si accende dopo che il guagliuncello Procida lo irride in entrata: si mette in moto, 7 p.ti più due assist e 2 rimbalzi al 20′, tanto per far capire chi comanda in campo. Poi, sempre in ciabatte o quasi, dirige le operazioni in un match chiudendo con 19 p.ti, 3 assist e 4 rimbalzi.
Michele Serpilli 7: l’ex-Legnano entra nel quarto periodo in pieno garbage time ma spara due triple e si guadagna un applauso da parte di tutti.
Lorenzo Calbini 6: chiude il garbage time con l’ultimo canestro, quello del 107° punto per Pesaro.
Edin Mujakovic sv e Basso ne.
Acqua S.Bernardo Cantù
Frank Gaines 6-: la polizza assicurativa di Cantù tiene in piedi la sua squadra nel primo tempo, 8 p.ti in un amen per poi sedersi in panca a rifiatare. Rientra dopo aver riposato, colleziona la doppia cifra al 20′ ma si vede che non è ancora al top della sua condizione fisica. La difesa, poi, per lui è come per il Milos della Virtus bianconera, fate quindi un pò voi. Realizzatore lo è sempre stato ma quando occorre piegare le gambe in difesa…10 p.ti al 40′ di gioco.
Donte Thomas 6-: ci mette il fisico, anche una tripla al suo primo viaggio sul parquet, non malissimo insomma ma non appare oggi quel bel giocatore ammirato in altre gare. Dovrebbe applicarsi di più in difesa ma non gli riesce un granchè…Mette insieme qualche numero a gara di fatto chiusa. Ci vuole di più da lui. Per lui 12 p.ti
Jamie Smith 5: solito buon controllo, solita esperienza su cui Pancotto fa affidamento, solite triple e solita gestione del gioco canturino. La difesa però la soffre perchè sia Giustino ma più che altro Geraldo lo portano quasi a spasso e, lentamente, s’abbacchia pure lui. Male oggi perchè lui dovrebbe suonare la carica. Solo 7 p.ti e 2 assist.
Gabriele Procida 7: entra in campo e sbaglia un reverse al vetro da sinsitra a destra, penetrando dalla linea di fondo ma poi si rifà spernacchiando Delfino in entrata, nel cuore del pitturato pesarese, salvo poi subire la risposta del gaucho nell’azione successiva. Insomma, si difende il ragazzo canturino e fa vedere di esserci, almeno perchè non forza nulla e combatte. Alla fine le cifre lo premiano perchè gambe-di-gomma ha anche una bella mano da fuori, il migliore dei suoi, 24 p.ti, 2 rimbalzi e tre falli subiti.
Kavell Bigby-Williams 5: primo il suo canestro di Cantù, poi vari errori, anche un pò banali da sotto, con quel fisicaccio…Cattura 6 rimbalzi al 20′ ma non sembra essere quell’intimidatore che invece è Kennedy (ad i saluti?), e non sembra essere la panacea insomma per una difesa che balla il cha-cha-cha ogniqualvolta un pesarese attacchi l’area, figuriamoci contro Tyler Cain! Occorre dare di più, 6 p.ti e 9 rimbalzi.
Maarten Leunen 4: Marty non inizia bene (perchè non sta bene?), soffrendo la fisicità di Filipovity che gli sporca le prime linee di passaggio e che difende molto bene anche quando il nostro cerca una penetrazione al ferro. Male oggi, molto male, non sembra lui.
Jazz Johnson 5: ingresso positivo dalla panca, induce Filipovity allo sfondo in contropiede poi s’incolla, da bravo hobbit, al suo pari taglia Giustino. Poi non la mette mai dentro, solo al terzo tentativo ma è la tripla che al 16′ consente a Cantù il -3 (33-30 al 13′), e time-out di Repesa. Ma è illusorio, scompare pure lui dal campo come tutti gli altri da li fino al 30′ di gioco. Al quarto suono della sirena dice 13 p.ti ma la maggior parte alla fine.
Jordan Bayehe 4: rileva Bigby-Williams, non se ne accorge nessuno. Sembra veramente in difficoltà, ci mette il fisico, certo, ma avrebbe bisogno di un pò più di chiarezza in cosa deve migliorare tecnicamente, al dir poco acerbo.
Andrea Pecchia 5: inizio un pò timido, poi spara una tripla che va a segno, non proprio la specialità della casa (ad oggi il 16,7% dalla lunga), ma di fatto cerca di difendere più che attaccare. Anche lui però non incide spalle a canestro quando servirebbe farlo ed in attacco non si assume le responsabilità che dovrebbe e potrebbe prendersi.
Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto