Pesaro, 31 gennaio 2021 – Nel 3° turno del girone di ritorno della LBA 2020-21 l’Umana Reyer Venezia supera la Carpegna Prosciutto Pesaro in casa per 65-78 nel segno di Austin Daye.
Per l’Umana Reyer Venezia arriva quindi il pokerissimo , dopo i successi in sequenza con Treviso, Reggio Emilia, Brindisi e Cremona raccoglie la quinta vittoria consecutiva, settima nelle ultime otto.
Per la Carpegna Prosciutto Pesaro invece, arriva la quarta sconfitta tra le mura amiche della stagione.
Dopo un primo tempo estremamente equilibrato terminato 34-32, la Carpegna Prosciutto Pesaro nell’ultima frazione allunga sul +10 (60-50) al 33’ grazie ad un break di 11-3 griffato da Carlos Delfino e Justin Robinson, ma i lagunari in poco più di 2 minuti ottengono un contro parziale di 13-1 trascinati da un eccellente Austin Daye, trovando il primo vantaggio del match sul 61-63.
La compagine di Walter De Raffaele alza il muro difensivo affidandosi ai soliti pretoriani con Pesaro che smarrisce la via del canestro, mentre capitan Mike Bramos, silente per tutta la gara, mette due triple di fila che mandano i titoli di coda della partita, in un finale travolgente per i veneti che in 7 minuti piazzano un 28-5 globale.
Austin Daye è l’mvp, nei suoi 25 minuti, sigla 24 punti con 9/15 dal campo e 8 rimbalzi. Si era detto alla vigilia che questa gara per Austin Daye sarebbe stata particolare, oggi il figlio di Darren, che a Pesaro ha regalato fior di vittorie, si è preso la scena.
Sala Stampa
Walter De Raffaele
Jasmin Repesa
“Siamo andati all’intervallo in vantaggio di due punti pur non giocando bene e commettendo tantissimi errori. A inizio ultimo quarto dopo il break di 10-0 abbiamo smesso di giocare e non siamo più stati lucidi sbagliando molto in attacco e con tante, troppe palle perse. Rispetto a Venezia siamo più corti ma questa non può essere una scusa”.
Carpegna Prosciutto Pesaro – Umana Reyer Venezia 65-78
Parziali: 20-19; 14-13; 15-15; 16-31.
Progressivi: 20-19; 34-32; 49-47; 65-78.
Le pagelle
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 5: parte nello starting five senza lasciare traccia nella partita. Si intravede il potenziale di un classe 2000 che è un esterno che sfiora di 205cm di altezza.
Ariel Filloy 6: era il grande ex; parte bene con una bellissima tripla frontale, ma nella seconda parte soffre la difesa dei piccoli oro-granata. Nei suoi 27 minuti sigla 7 punti con 3/8 su azione.
Tyler Cain 7,5: doppia-doppia da 14 punti e 10 rimbalzi, con l’aggiunta di 5 assist senza contare le tantissime cose che fa e non vanno a referto. Tra i primi tre lunghi della Lega per valore complessivo.
Justin Robinson 5,5: si batte come sempre su ogni pallone, ma trova difficoltà nella sua produzione offensiva. Termina con soli 5 punti e 2/10 dal campo.
Matteo Tambone 6: bello rivederlo in campo dopo il maledetto virus. Gioca 4 minuti con 1/1 da due punti.
Gerald Robinson 6,5: ha già le valige pronte considerando che il suo contratto era a gettone. Parte con le marce alte e non sembra un giocatore in partenza, anche se alla lunga si vede meno. I numeri sono assolutamente buoni: 11 punti con 5/11 dal campo conditi da 7 assist.
Marko Filipovity 6: partita non semplice per l’ungherese. Nel passato recente ci aveva abituato a grandi partite. All’inizio in difficoltà contro Stone, ma anche dopo non brilla. Chiude comunque con 8 punti e altrettanti rimbalzi.
Simone Zanotti 6: è il cambio di Cain; quando è in campo si batte con buona grinta e applicazione.
Carlos Delfino 6,5: un paio di fiammate delle sue che illudono Pesaro. È proprio la classe di Carlitos a dare, a 7 minuti dalla fine, il +10 ai suoi. Nel finale di gara sbaglia tanto; in ogni modo chiude con 12 punti ma con un 4/13 dal campo conquistando anche 7 carambole.
Umana Reyer Venezia
Davide Casarin 6: il talento di casa Reyer gioca, in un parquet a lui caro, 5 minuti conquistando 2 rimbalzi offensivi importanti, da limitare le palle perse.
Julyan Stone 6,5: una tripla che dà ossigeno alla propria squadra. Davvero efficace la sua duttilità nei ruoli. Parte ancora una volta da quattro tattico -lui che seppur atipico è un play- per poi giocare anche da cinque su Cain nel momento in cui Watt è gravato di falli. Giocatore fondamentale per la formazione di Walter De Raffaele.
Michael Bramos 6,5: fatica tutta la partita senza trovare la via del canestro, ma quando conta eccolo come un sentenza già scritta: arrivano due bombe consecutive che mandano titoli di coda della partita.
Stefano Tonut 8: in attacco pressoché perfetto. La guardia dell’Umana termina con 18 punti 5/5 da due e 2/4 da tre a cui aggiunge 4 rimbalzi, 3 assist e altrettante recuperate. Nel primo tempo un paio di distrazioni difensive.
Austin Daye 8,5: è l’mvp della serata. Si prende sulle spalle la squadra e la guida alla vittoria con le sue giocate di puro talento. Nei suoi 25 minuti, uscendo dalla panchina, piazza 24 punti conditi 8 fondamentali rimbalzi , 3 assist e 4 falli subiti per una valutazione di 27.
Andrea De Nicolao 6,5: nel rettangolo di gioco è il più utilizzato con i suoi 32 minuti. Fatica al tiro con percentuali negative, ma è abile nell’armare Watt e nel finale ottimo a dirigere i suoi compagni e difendere sui piccoli avversari.
Luca Campogrande 6: pochi minuti in campo, ma tanta personalità.
Wes Clark 5,5: una partita complicata per l’ex Brindisi. Solo 2 punti con 1/5 dal campo. Ha bisogno ancora di tempo per entrare nei meccanismi di gioco della sua nuova squadra.
Gaper Vidmar 6: il solito gladiatore sotto i tabelloni. Peccato per il negativo 0/5 ai liberi.
Valerio Mazzola 6: una bomba decisiva con la sua classica giocata in pick and pop.
Bruno Cerella 6: gioca sul dolore per il problema al piede. I suoi 4 minuti sono importanti per far rifiatare Bramos e soprattutto per le sue qualità difensive.
Mitchell Watt 7: non era facile contro un avversario del valore di Tyler Cain. Penalizzato nella seconda parte di gara dai falli rimane per parecchi minuti in panchina, ma quando è in campo è capace di fare canestri di grande fattura: chiude con 12 punti, 5 rimbalzi e 3 clamorose stoppate.
Giuseppe Pep Malaguti