Desio (MB), 31 gennaio 2021 – E’ dell’Acqua San Bernardo Cantù il derby salvezza ad alta tensione contro la Openjobmetis Varese. I biancoblu tengono sempre il pallino del gioco in mano e si liberano della resistenza ospite nell’ultimo quarto.
Jazz Johnson e Gabriele Procida i fautori dei canestri che fruttano il break decisivo in favore dei padroni di casa per il 97-82 alla sirena finale. Due punti pesantissimi per Cantù, che non trovava il successo in LBA dal 26 dicembre, giorno in cui furono corsari a Reggio Emilia alla 13^giornata.
Due punti che vogliono dire altrettante gare di vantaggio su una Varese sempre più in fondo alla graduatoria. Una squadra che deve recuperare tre partite, ma che non vince dalla trasferta del 22 novembre a Trento. Massimo Bulleri e soci in attesa anche dell’arrivo in città dell’ultimo arrivato sotto canestro, John Egbunu.
Non poteva esserci esordio migliore per Coach Piero Bucchi, insediatosi in settimana dopo l’avvicendamento in panchina con Cesare Pancotto.
Difese inesistenti fin dai primi possessi, giocati comunque su ritmi abbastanza allegri. Le due squadre trovano inevitabilmente un buon ritmo al tiro. Con Cantù a sfruttare un Jaime Smith infuocato (11 punti e 4 assist nel primo periodo) e a punire una zona varesina contemplativa (eufemismo).
4/10 dal perimetro per i ragazzi di Coach Piero Bucchi nel primo quarto. Peccato, però, che dall’altra parte non si faccia granchè per imporre uno stop a un attacco che, peraltro, non è l’inno alla fluidità. Varese resta attaccata grazie ai 5 rimbalzi offensivi nello stesso arco temporale. Situazione nella quale spicca un intraprendente Niccolò De Vico.
Nella seconda frazione, la qualità della pallacanestro non si eleva, per così dire. Palle perse a dir poco banali innescano contropiedi da una parte e dall’altra. Un canestro facile di qua, un ricambio della cortesia di là e il punteggio resta alto oltre che sul filo dell’equilibrio.
Con le panchine che tirano fuori un Gabriele Procida e un Anthony Morse di grande impatto. Nel mentre, Luis Scola “litiga” con la terna, oltre che con i ferri di Desio, per due fischi mancati in suo favore. Cantù rientra negli spogliatoi sopra di 4.
La ripresa si apre con il primo tentativo di allungo dei padroni di casa. Tutto propiziato dal fallo antisportivo di un opaco Ingus Jakovics. Bulleri costretto al time-out sul 54-46 Cantù dopo meno di due minuti. Varese reagisce solamente quando tocca il massimo svantaggio sul -10. Arriva un parziale di 6-0 in cui battono un colpo proprio Jakovics e ancora Giovanni De Nicolao, una delle pochissime note liete della serata per Varese.
La continuità non sta proprio di casa, in ambo le metà campo. Si va avanti a sprazzi, con i padroni di casa a tenere il musetto avanti, ma sempre con il fiato sul collo. Jazz Johnson si presenta alla partita da par suo, ma Giovanni De Nicolao sembra non poter sbagliare ed è l’anima della resilienza biancorossa.
Non basta per gettare acqua sul fuoco di un Jazz Johnson che è entrato definitivamente in ritmo con tre triple consecutive, dopo le prime quattro sbagliate. Arriva anche il rimbalzo offensivo di Maarten Leunen per il +11 a 6′ dalla fine.
Varese va nel pallone. Cantù sente l’odore del sangue e azzanna la preda, volando sul +16 sulle ali di un Gabriele Procida che si concede pure il lusso di beffare sua maestà Luis Scola. Tre minuti all’ultima sirena.
La partita finisce in questo preciso momento. Chiusa dal più giovane della compagnia. Varese paga anche la stanchezza dovuta a rotazioni accorciate (pesanti le assenze di Anthony Beane e Toney Douglas). Tuttavia, Cantù dà la netta sensazione di essere una squadra vera, al netto dei propri limiti. Varese no e questo fa tutta la differenza del mondo in una partita del genere.
Sala Stampa
Acqua San Bernardo Cantù-Openjobmetis Varese 97-82
Parziali: 27-24, 48-42, 71-66, 97-82
Le pagelle
Acqua San Bernardo Cantù
Frank Gaines 6: Ferma tanto il pallone in attacco. Oggi le percentuali non giustificano completamente la scelta, ma sono anche responsabilità che gli sono richieste.
Donte Thomas 7: Lascia che siano altri a prendersi la luce dei riflettori, ma è il segreto più nascosto della pesantissima vittoria di Cantù. Lavoro oscuro, ma fondamentale sui dettagli della partita. Compresa la marcatura di uno Scola molto meno determinante di quanto dicano i numeri.
Jaime Smith 7,5: E’ il termometro della formazione di Bucchi. Finchè è in gas, Cantù tiene le mani saldamente sul manubrio
Gabriele Procida 7,5: I primi due possessi dal suo ingresso in campo raccontano tutto della personalità del ragazzo. Aggiungiamo una crescita tecnica visibile e otteniamo il prospetto italiano più interessante del campionato. Nonchè il MVP della partita.
Maarten Leunen 7: Leggi il tabellino e non ci credi. Quando li ha messi quei punti e dove li ha presi tutti quei rimbalzi? Poi ti ricordi che stiamo parlando del Professor Leunen e tutto balza all’occhio in maniera più chiara
Kavell Bigby-Williams 5,5: Tanta forza quanta ingenuità. Dovrà adattarsi in fretta alla nostra realtà cestistica e imparare a utilizzare con furbizia un telaio notevole.
Jazz Johnson 7: Non è il miglior momento della stagione della microwave canturina e si vede. Nel terzo quarto si toglie tutta la ruggine di dosso. Reazione da giocatore che ha qualcosa di buono dentro di sè. Uomo dai canestri pesanti.
Jordan Bayehe 4: Pochi minuti di totale inadeguatezza.
Andrea Pecchia 6: Non pecca di coraggio. Di precisione si, anche gravemente in talune circostanze.
Openjobmetis Varese
Anthony Morse 6,5: Grande impatto sulla gara nel secondo quarto. Ovvero quando diventa una soluzione offensiva primaria per Varese, grazie alla sua interpretazione dinamica del pick and roll centrale. Meno nel vivo del gioco nella ripresa
Luis Scola 5,5: A volte, i numeri sono davvero bugiardi. Chiude in doppia-doppia, ma sostanzialmente stecca la partita più importante della stagione di Varese. Perlomeno, è molto meno determinante di quanto direbbero i freddi numeri. Non esattamente ciò che ci si sarebbe aspettato alla vigilia. Tuttavia, come diceva il Grande Aldo Giordani, “e vedi com’è il basket…”
Giovanni De Nicolao 7: Il miglior De Nicolao della stagione. Partita offensivamente pressochè perfetta. In difesa, però, siamo vicini al livello telepass ed è un deterrente forte in relazione a un voto superiore
Ingus Jakovics 4,5: Un paio di triple nella ripresa ci confermano la sua presenza a palazzo, ma siamo ben sotto la soglia del minimo sindacale
Michele Ruzzier 4,5: Non riesce a uscire dal tunnel della stagione peggiore degli ultimi anni. Forse di tutta la carriera
Arturs Strautins 4,5: Segna i primi due punti della partita di Varese. Poi lo si nota solamente per un battibecco con Pecchia a ultimo periodo già cominciato
Niccolò De Vico 7: Ha ben poco da rimproverarsi. E’ il giocatore che più ha compreso lo spirito con il quale andava affrontato il crocevia della stagione. Peccato che sia lasciato quasi da solo
Giancarlo Ferrero 5: Suscita empatia il modo in cui prova a combattere. Per questo lo “premiamo” con mezzo punto in più rispetto ad altri compagni di squadra. Non ha le forze per essere la guida che spesso ha tolto le castagne dal fuoco negli ultimi anni
Nicolò Virginio s.v. Entra negli ultimi 87 secondi di partita
Francesco Sacco
@sacco94