Cari amici all’ascolto e in visione, vi parla Ruggero Orlando da Nuova York.
Anni ’70-’80, mitico, sul tg2.
Noi siamo all’autogrill, verso Modena, per rientrare a Reggio Emilia dopo la due giorni di Casalecchio di Reno, del volley.
Senza accredito, come alle prossime Final 8 di Coppa Italia di Milano di basket, e dunque a folleggiare in video.
A disturbare, no?
“Non essere troppo molesto”, mi diceva in tv, su Antenna1 Modena, all’inizio dello scorso decennio, Stefano Ferrari, firma di Corriere dello sport, anche del volley.
Dunque, il volley gode di buona salute, anche senza pubblico, il basket non lo so. Perchè sono più lontano, perchè non mi invitano apposta alle conferenze, perchè le riprese lunghe non piacciono con i dialoghi, e ancor meno le interviste con domande improvvisate. Ovunque, nello sport ad alto livello.
Ebbene, il basket fatica, come tutti, come tutto. Però il modello volley si avvicina, 40 anni fa le distanze erano superiori. “Dipende anche da cosa fa la nazionale”, dice Stefano Fanini, vicepresidente di Lega pallavolo e consigliere di Verona. Là c’è anche la pallacanestro, che vinse una Koraç, ma il basket appunto è dietro, in A2.
Basket e volley vanno d’accordo, i direttori della comunicazione Maurizio Bezzecchi, di Correggio, Reggio Emilia e Fabrizio Rossini, di Imola. I presidenti di conseguenza, il bolognese Righi e Gandini, ex calcio. E’ un privilegio fermare grandi e piccoli, belle e fidanzati, sponsor e presidenti. In Emilia Romagna, poi, c’è tanto,
Occhio però, basket, che magari la pallavolo ti porta via sponsor.
Onestamente, a me piace di più il punto del basket, del punto a punto nel volley. Ma poi non lo so. Aspettiamo solo l’oro olimpico del volley, doppio, e la qualificazione alle Olimpiadi del baloncesto.
Ci avviamo, invece, alla 7^ assenza su 9.
Vanni Zagnoli