“Indegni, indegni, di un Paese civile”, urlavo due mesi fa a due persone in situazione singolare.
Nel basket, una situazione singolare procede da anni e forse per sempre. Io tifo per le piccole ma l’Olimpia Milano in questo caso non c’entra, io spero che perda sempre, in Italia, ma non in Europa. Parere personalissimo, di chi ama le storie, a prescindere, in particolare di provincia.
Bene, non c’è una giustificazione logica a una situazione paradossale che vive solo il basket, nello sport di alto livello. Chi vince lo scudetto LBA non va in Eurolega, ma in Champions od in Eurocup, neanche stiamo qui a ristudiare il ranking, i regolamenti e le partecipanti.
Stride ad esempio che l’Olimpia Milano, eliminata in semifinale da Trento quattro anni fa, dopo avere rischiato già con Capo d’Orlando con Simone Pianigiani in panchina, sia poi rimasta in Eurolega per contratto. Assurdo, risibile.
Provate voi a chiedere ad Agnelli se accetterebbe di disputare al massimo l’Europa League mentre in Champions va solo il Milan perchè è proprietario di San Siro. Oppure l’Inter, sempre perchè ha l’impianto migliore.
Prima di questa assurda rivoluzione della Fiba, andavano magari in due, ma le prime due, nessuno per diritto divino. Dal 2016-17, solo l’Olimpia Milano per l’Italia, fra le 11 squadre licenziatarie, e poi appena 5 con criteri che neanche andiamo a vedere.
E’ scandaloso che l’Olimpia Milano abbia da giocare l’Eurolega per contratto, neanche andiamo a vedere da quanto tempo e, temiamo, per sempre. Incredibile. Qui non si tratta di non offendere i tifosi dell’Olimpia, ma lo sport.
Intanto, l’Italia dovrebbe battersi per avere una seconda squadra in Eurolega, sempre, ma appunto le finaliste. Se Milano arrivasse nona, starebbe fuori dall’Europa, per un anno, altro che Eurolega per contratto!
Non avviene praticamente in nessuno sport. Ripeto, se una grande del calcio restasse fuori dalla Champions per contratto, solo perchè lo stadio non è super, succederebbe il finimondo, il finimondo.
Neanche andiamo a vedere quali e quante nazioni siano fra le 16 elette, chi abbia più squadre, di sicuro la Spagna, ma è il principio. Fiba, Uleb, tutto quello che volete, assurdo. Irrispettoso.
La Reyer Venezia ad esempio, aveva il sacrosanto diritto di disputarla due volte; Reggio Emilia una, KO vs la Sassari scudettata e quando perse contro Milano, quando cambiò il regolamento e aumentarono le franchigie.
E qual è la motivazione precludente? L’impianto sportivo, il budget, le garanzie finanziarie e tecniche. Insomma, balle. Perchè il PalaBigi, rinnovato, è dignitoso, e raramente viene esaurito, perchè Bologna ha tre impianti degnissimi di Eurolega e quand’anche proprio il Bigi fosse inadeguato per una manciata di partite se ne potrebbe giocare qualcuna a Bologna o a Milano o dove volete, basta giocarle.
La Reyer Venezia ha il sacrosanto diritto di disputare e magari perdere tutte le partite di Eurolega nel suo caldissimo catino estivo, magari freddissimo d’inverno.
Anzi, il bello della vita è proprio l’Eurolega a Capo d’Orlando, se capita. Se capita, la ripresa televisiva buia, imperfetta, la linea che salta amplifica la bellezza, mitizza, rispetto allo spettacolo sempre uguale, quasi finto. Se poi aggiungiamo gli impianti vuoti per la pandemia…