In attesa di raccontare Gianluca Basile, con cui dialoghiamo da giorni tramite whatsapp, improvvisiamo le pagelle. Il plurale è maiestatis, non rispecchia il pensiero del direttore Fabrizio Noto, nè della redazione, sono solo sensazioni, valutazioni personali di chi ha visto pochissimo ma letto tanto e comunque intuito.
E che, volutamente, al contrario di quanto ha sempre fatto, non si documenta. Dunque non sappiamo chi abbia passato il turno, in Europa, l’Europa vera è solo quella dell’Olimpia Milano.
Milano, dunque, beh, possiamo stare sull’8,5 perchè finalmente passerà ai quarti, in Eurolega, e in campionato ha perso poco. Il Messina bis è fruttuoso, mentre la scorsa stagione era in difficoltà.
Il resto è molto eterogeneo e allora cerchiamo un po’ anche l’Europa, per forza.
Bene la Dinamo Sassari da 8, con Pozzecco non sbaglia mai. Super Brindisi da 9, confermarsi è durissima e 7,5 a Venezia, campione in carica da due stagioni e adesso non così favorita.
Cinque e mezzo alla Virtus Bologna, era in pole position un anno fa, quest’anno in casa non si capisce perchè fatichi tanto.
Otto a Trieste, immaginiamo la migliore, nel rapporto budget-risultati, un anno fa aveva perso lo sponsor, per questioni giudiziarie.
Sei e mezzo a Treviso e pure a Pesaro, che ci ha spiegato Andrea Bezzecchi ha visto lievitare il budget e perciò ha preso Repesa.
Sei più, via, a Reggio Emilia che aveva iniziato bene, in supercoppa e pure in campionato, ha perso due partite male ed è stata fortunata, nell’accesso alla final 8.
Brescia 5,5 dopo le mirabilie di un anno fa, con Vincenzo Esposito.
Fortitudo Bologna 5, doveva avvicinare il primato.
Trento 5,5. Aveva abituato bene, con Buscaglia.
Cremona 6. Sembrava non doversi iscrivere, dignitosa, con Galbiati.
Cantù 5,5. Meglio la scorsa stagione, da anni comunque si trascina.
Varese 4. Il problema non è Bulleri, è chi l’ha scelto. Chi ci segue sa cosa pensiamo dei debuttanti. Neppure Michael Jordan potrebbe partire ad allenare dalla Nba, serve gradualità, gavetta, non basta il nome.
Roma 2,5. E’ un confine sottile, ha fatto il massimo per esserci e c’era, non ha finito la stagione. Dispiace per Toti, padre e figlio, per il blasone. Le metropoli faticano, non nel calcio.
Serie A 7. Resta l’interesse, senza pubblico si perde parecchio, il livello resta interessante.