Dopo le tre partite di Coppa Italia giocate in casa al Forum ecco che la quarta vien da sé, in Eurolega e contro il Maccabi rivale di tante battaglie in campo europeo (come scordare le due finali di Coppa Campioni datate 1987 ed ’88?).
Rispetto alla partita di andata giocata quasi 3 mesi fa molte cose sono cambiate, soprattutto nelle ambizioni delle due squadre rispetto alle previsioni iniziali.
L’Olimpia Milano che ora sta incantando i parquet europei forse nacque proprio quel giorno di fine novembre, quando il tiro di Delaney riuscì a sconfiggere non solo i pluricampioni israeliani ma anche la diffidenza che aleggiava sulla squadra di Messina che ancora non aveva dimostrato nulla in Europa.
Da quella partita l’Armani ha preso sempre più coscienza dei suoi mezzi, iniziando una scalata al vertice della classifica che sta continuando ancora oggi e che il Maccabi non ha saputo bloccare. Anzi ha subito un involuzione insolita specie in alcune individualità da sempre considerate come top player europei e che stanno fornendo prestazioni non alla loro altezza.
Ma più che singolarmente a mancare è proprio l’unione, la comunione d’intenti che una grande squadra deve avere per arrivare fino in fondo nella massima competizione d’Europa.
Più osservavo la partita, più mi sembrava un Olimpia Milano – Maccabi di fine primo decennio 2000, naturalmente a ruoli invertiti, dove gli israeliani erano uno squadrone che spesso arrivava alle F4 e che vinceva partite di routine senza faticare troppo, l’Olimpia un insieme di discreti o anche ottimi giocatori che si squagliavano appena la pressione difensiva avversaria si alzava.
Fortuna ora le cose sono nettamente cambiate e l’andamento di questa partita ne è testimone. Mai in pericolo la vittoria biancorossa, tanta difesa, attacco che riusciva a creare (anche se non sempre) buoni tiri da fuori ed ottimi da due punti, squadra sempre in controllo.
Ormai possiamo dirlo: l’Olimpia Milano sta studiando da grande squadra, e più che la decina di partite rimanenti di questa Regular Season sarà il barrage a fungere da esame per capire se lo è veramente. Ma c’è tempo per pensarci, per ora gustiamoci la gesta dei biancorossi partita dopo partita.
Olimpia Milano – Maccabi Tel Aviv 87-68
DIAMO I NUMERI
75 – la percentuale da due punti di Milano: è vero che sempre di più il gioco si è spostato sul tiro da dietro l’arco ma tirare così bene da due punti aiuta tantissimo nel costruire vittorie, tanto più se abbinata ad una più che discreta % nel tiro da 3 (42 scarso). Ed è il sintomo di un attacco ben organizzato e che sa sfruttare le debolezze difensiva altrui.
0 – i punti segnati da Wilbekin. Penso che l’ultima volta sia successo quando il buon Scottie giocava negli aquilotti under 9 nella natia Florida…Certo, la difesa milanese non è stata estranea al fatto, il coach dice che ha giocato con una mano dolorante ma l’impressione è che sotto sotto ci sia dell’altro (non dico sciopero bianco, ma grigio si…).
2 – gli anni di contratto (pesantuccio anzichenò), dati ad Ante Zizic dal Maccabi. Al Forum il centro slavo non ha impressionato più di tanto ed ha chiuso con 6 punti e 4 rimbalzi, che sono poi le sue medie nelle 113 partita giocate nella NBA. Hines lo ha portato a scuola in più di una occasione, ne deve mangiare parecchie di pagnotte il ragazzo…
9 – come i punti e come il voto in pagella al redivivo Vlado Micov. Il suo contributo si è rivelato fondamentale in questa partita e potrebbe esserlo anche a San Pietroburgo, stante l’assenza contemporanea di Brooks e di Leday con Evans che verrà tesserato solo se in ordine fisicamente. Pian pianino sta trovando sempre più confidenza col ruolo di 4 tattico che vista l’età che avanza e la mobilità che arretra potrebbe essere il suo futuro, almeno in Italia.
16 – i punti di Othello Hunter conditi da 9 rimbalzi ma con poco impatto tutto sommato. Stranamente, perché siamo abituati a vederlo col dente avvelenato verso i colori biancorossi ed è ovvio che non si possa fare a meno di pensare che il tutto nasca quel famoso 27 giugno 2014, gara 7 contro Siena…
5 – il voto che probabilmente si prenderà Delaney da molti pagellisti che tendenzialmente giudicano dalle cifre. Io dico solo una cosa, anzi due: una è che esistono le bugie, le grandi bugie e poi le statistiche. E la seconda è che le grandi difese non vanno sul tabellino. A buon intenditor…
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Mi sono congratulato con i miei giocatori, eravamo un po’ corti nella rotazione dei lunghi, a causa delle assenze di Zach LeDay e Jeff Brooks, ma la difesa è stata tremenda per tutta la partita e ha tenuto sotto i 70 una squadra che può segnare molto come il Maccabi.
In attacco abbiamo mosso la palla, ma anche quando le percentuali non ci hanno sostenuto, la difesa ci ha mantenuto avanti nel punteggio. Credo sia nato tutto da Malcolm Delaney che fin dal primo possesso ha messo pressione su Scottie Wilbekin, poi gli altri hanno seguito e dietro è sempre importante avere uno che tappa tanti buchi come Kyle Hines, uno che parla molto.
Credo sia stata la chiave, poi è chiaro che Wilbekin non lo tieni a zero punti, è lui che magari ha una giornata negativa e sei stato fortunato, ma quello che doveva fare l’ha fatto, com’era successo già in Coppa Italia su Justin Robinson che fino alla finale era stato l’MVP della competizione.
Non sta ancora bene, il ginocchio che si era infortunato nella finale di Supercoppa continua a dargli fastidio, non tanto nei movimenti laterali, ma quando deve attaccare dal palleggio, per cui lo stiamo gestendo ma ci sta dando molto in difesa.
Sono stati importanti anche i minuti di Roll, Micov soprattutto nel secondo tempo, Tarczewski, che è stato una presenza. Loro non avevano giocato la Coppa Italia, per dieci giorni hanno fatto allenamenti individuali e Vlado addirittura è stato fermo per infortunio.
Altri avrebbero potuto perdersi, piangersi addosso, incolpare altri, loro sono rimasti lì con la testa, hanno capito e hanno dato tanto oggi e lo daranno ancora nelle prossime partite. Sono stati un esempio di professionalità. Vorrei infine fare i complimenti a Sergio Rodriguez per i suoi 3.000 punti in carriera: anche oggi ci ha dato tanto con i suoi nove assist”.
Cristiano Garbin
@garbo75