Il sabato della LBA 2020-21 inizierà dall’Unipol Arena di Casalecchio di
Reno, scenderanno in campo alle ore 19:00 per il 7° turno valido del girone di ritorno i padroni di casa dell’UnaHotels Reggio Emilia opposti all’Allianz Trieste.
Per l’UnaHotels Reggio Emilia sarà un calcare di nuovo il parquet di casa dopo più di un mese, cosa che non accadeva dal derby dell’8 febbraio scorso contro la Virtus Segafredo Bologna.
Da quel giorno, a seguito del precedente KO di Brindisi, sono seguite altre due sconfitte, vs Brescia e domenica scorsa vs la Dé Longhi Treviso, una lunga scia di quattro sconfitte che nei quali i biancorossi non sono riusciti ad invertire la rotta (e senza citare nemmeno quella subita in Coppa Italia dall’Olimpia Milano), proseguendo la striscia negativa di risultati che sta attanagliando le prestazioni dell’UnaHotels Reggio Emilia di coach Antimo Martino nell’ultimo periodo.
I passi in avanti però non sono mancati: gli innesti di due nuovi giocatori come Henry Sims e Brynton Lemar hanno infatti mostrato notevoli miglioramenti dal punto di vista del gioco espresso, senza dimenticare quello di Petteri Koponen che sta trovando la migliore condizione.
In effetti sia contro Brescia che nell’ultimo turno sul parquet di Treviso infatti l’UnaHotels Reggio Emilia ha mostrato di nuovo grinta e voglia di giocare, disputando gare anche molto positive sotto il profilo del gioco offensivo, vanificando però tutto nei minuti finali delle singole gare.
La classifica adesso inizia però ad essere un fattore che preoccupa, 14 p.ti al pari di Fortitudo ed Aquila Basket Trento, con al di sotto Cantù e Varese a quota 12 non è un dettaglio da dimenticare.
In realtà ci sarebbe anche lo spazio per un poderoso rush finale per conquistare i Playoffs ma ora, vs l’Allianz Trieste, occorre tornare alla vittoria proprio per dare corpo a questa ambizioni che, almeno un mese e mezzo fa, sembravo scontate.
Ecco le parole di coach Antimo Martino:
“Affrontiamo una squadra che sta disputando un’ottima stagione, sfruttando la continuità tecnica degli ultimi anni e dimostrandosi sempre di più una formazione che fa della solidità il suo punto di forza. Anche domenica scorsa contro Cantù hanno evidenziato queste qualità vincendo nel finale una partita che sembrava essere sfuggita di mano. Da parte nostra abbiamo la consapevolezza di dover disputare una gara attenta e solida, facendo le cose necessarie per vincere dal punto di vista tecnico, ma soprattutto con la capacità di affrontare i momenti chiave della gara con più lucidità e serenità, nonostante sicuramente il momento negativo che stiamo vivendo non ci agevoli”.
Di sicuro l’Allianz Pallacanestro Trieste non stenderà il tappeto rosso ai reggiani, vincente all’andata ed a sua volta impegnata a conquistarselo un posto al sole grazie alla sua tetragonicità in campo in virtù del gioco che Eugenio Dalmasson ha ritagliato sui giocatori che ha.
La gara che ha vinto vs Cantù in rimonta, nell’ultimo turno di LBA, ne è stata la dimostrazione, conquistando una gara difficile da rimettere in piedi per come si erano messe le cose in campo.
Un’Allianz Trieste che può contare sull’asse italiano ben consolidato formato dal neo-azzurro Davide Alviti, Matteo Da Ros, Daniele Cavaliero, Tommaso Laquintana e dal naturalizzato Juan Fernandez, ai quali vanno aggiunti gli americani di grande talento negli esterni come Mike Henry e Milton Doyle, insieme a lunghi di sostanza come Devonte Upson, Marcos Delia e Hrvoje Peric, quest’ultimo all’atto d’addio prima del rientro di Andrejs Graziulis infortunato.
Per l’Allianz Trieste, a presentare il match ci ha pensato come sempre coach Eugenio Dalmasson:

“Sicuramente vincere rappresenta sempre un segnale positivo che porta con sé un’iniezione di fiducia, soprattutto in questo momento delicato del campionato dove i punti sono pesanti. È chiaro che la vittoria di domenica ci ha messo in una condizione di classifica molto positiva e questo ci permette anche di vedere le cose con maggiore serenità, focalizzandoci soprattutto sulle cose che ci riescono meno bene. In settimana abbiamo quindi raccolto diversi spunti e abbiamo avuto modo di lavorare su alcune situazioni che in questo momento ci riescono con meno facilità.
Partite come quella contro Cantù si giocano soprattutto sul filo dei nervi e per noi essere stati lucidi e cinici alla fine è sicuramente un segnale di grande importanza, lo eravamo stati di meno a Brindisi e invece domenica siamo stati capaci di sbagliare poco alla fine, e questo è già un segnale. Per quanto riguarda gli aspetti da migliorare, in settimana abbiamo lavorato soprattutto sulle tante palle perse, soprattutto nella prima parte della gara, che ci hanno messo in difficoltà anche nel trovare il giusto ritmo. Abbiamo messo grande attenzione su tutto quello che è la gestione dei possessi e cercheremo anche attraverso questo, di dare più qualità al nostro gioco.
Parlando dell’impegno di domani, Reggio Emilia ha un roster talmente completo che punti deboli sulla carta non ce ne sono. Penso però che l’aspetto più difficile per loro non sia di natura tecnica ma di natura psicologica, andare in campo con la pesantezza, l’obbligo di vincere a tutti i costi è sicuramente un qualcosa di non facile gestione, soprattutto se noi saremo bravi a rimanere in partita e a non far trovar loro fluidità e facilità nei loro giochi. Credo che la squadra che prenderà in mano il pallino del gioco da subito probabilmente avrà messo una seria ipoteca sulla vittoria finale, però ripeto, sarà una partita che si giocherà molto sull’aspetto mentale e psicologico: chi saprà resistere nei momenti di difficoltà e, come dicevo prima, chi sarà più lucido nei momenti finali potrebbe avere la meglio.
Sarà in ogni caso una partita molto difficile proprio per questo tipo di tensione che sicuramente ci sarà in campo. Come ha detto anche Juan ieri, affrontare squadre che vengono da una lunga serie di risultati abbastanza negativi, come Reggio, è più complesso che affrontare squadre più avanzate in classifica che vengono da una serie di buoni risultati e che magari si sentono appagate, cosa che sicuramente domani sera non troveremo anzi, ci aspettiamo di trovare una Reggio pronta a dare il massimo, agguerrita e questo darà ancora più importanza a tutto quello che saremo capaci di fare su quel campo.
Per quanto riguarda lo stato di forma di Andrejs Grazulis è quello di uno che dopo un intervento chirurgico è stato fuori dall’agonismo, dal giocato, per più di 30 giorni, quindi necessita sicuramente di ritrovare il giusto ritmo. Tutta la parte fisico-clinica è stata affrontata nel migliore dei modi, adesso deve solo trovare nel basket giocato e nell’allenamento il ritmo gara, riprendere i minuti e la condizione fisico-mentale migliore dopo essere stato quasi un mese fuori dai giochi.
Sicuramente domani avremo bisogno di lui con tutta la pesantezza e la forza che Reggio Emilia mette nell’area pitturata con Elegar, Sims, Baldi Rossi e Diouf, lì di lavoro ce ne sarà in abbondanza. In termini di potenza fisica, di centimetri, in quel settore lì Reggio Emilia ha grossi vantaggi nei nostri confronti e quindi la presenza di Andrejs sarà importante.
La cosa fondamentale però, anche in ottica futura, è il segnale positivo di recupero di Andrejs per quello che può essere l’esito del nostro percorso finale”.