Masnago (VA), 14 marzo 2021 – Altra gita amara a Varese per la Carpegna Prosciutto Pesaro nella 22° giornata di LBA.
Prosegue la carestia di successi alla Enerxenia Arena per i marchigiani, che non gioiscono dal 80-70 del 1 febbraio 2015. Il saldo dei confronti diretti in Lombardia si fa sempre più impietoso. Con la vittoria di stasera, la Openjobmetis sale a 69 vittorie, contro le sole 12 della rivale odierna.
Quanto alla partita, Varese ha una presenza mentale migliore fin dai primi minuti. Il confronto prende subito una piega chiara con il parziale di 13-0 che da il massimo vantaggio ai padroni di casa sul 18-7 al 5′.
“Colpevole” principale Luis Scola, autore di due triple consecutive che costringono Coach Paolo Calbini al primo time-out. Provano a dare una scossa Carlos Delfino e Simone Zanotti uscendo dalla panchina, ma Scola continua a dominare (13 punti nel quarto). La palla circola benissimo tra le mani dei padroni di casa che, con il pick and roll, mettono in grave crisi una difesa a dir poco pigra.
Non c’è reazione nella metà campo pesarese, nel secondo quarto. Cattive percentuali da tre e la sensazione chiara di avere meno energie da spendere fanno da cornice a 4 punti segnati nei primi 5 minuti. Prodromi del secondo time-out di Paolo Calbini, quando Varese raggiunge il nuovo massimo vantaggio sul 33-20.
Justin Robinson suona la sveglia e propizia il break. 8-0 ed è magicamente -5, ma è un fuoco di paglia perchè Scola si rimette al lavoro e John Egbunu piazza due giocate di puro atletismo sulle due metà campo. E’ 40-28 per i lombardi all’intervallo.
Varese continua a tenere in vita Pesaro, pagando a caro prezzo i suoi black-out. La risposta si chiama di nuovo John Egbunu, che continua a volare sopra il ferro e raggiunge la doppia cifra, riportando serenità nella partita dei biancorossi.
Intanto, dall’altra parte si scalda definitivamente Henri Drell per il -6 ospite. Prima che Strautins, Morse e Ruzzier regalino le 12 lunghezze con cui i padroni di casa si presentano al quarto periodo.
Pesaro non cambia atteggiamento in difesa, dove resta decisamente contemplativa. Sembra affondare in apertura. Varese scappa sul +17. Robinson fornisce il giubbottino di salvataggio ai compagni ancora una volta. Il folletto americano si alza dal perimetro e segna due triple che vogliono dire -9 a 6 minuti dalla fine (69-60)
Pesaro ha un’anima speciale perchè resta in partita indipendentemente da ciò che le accade. Varese si blocca improvvisamente e Ruzzier la fa grossa, commettendo fallo antisportivo su Robinson sul +7, a meno di 3 minuti dalla fine. Adesso ci sono solamente due possessi a separare le squadre.
Il playmaker italiano si fa ampiamente perdonare con i liberi e, poi, l’assist per la tripla di Toney Douglas per il nuovo +9 a 90 secondi dal termine. Non c’è più tempo per il colpo di scena finale. Pesaro si è semplicemente svegliata troppo tardi.
E’ 81-68 alla sirena con Varese che ribalta anche la differenza canestri rispetto al -7 dell’andata. Seconda vittoria consecutiva per i ragazzi di Massimo Bulleri, dopo quella netta e sorprendente sulla Dinamo Sassari. Un’altra battuta d’arresto per gli ospiti, sempre orfani della presenza carismatica di Jasmin Repesa sul pino, che erano crollati a Cremona la scorsa settimana.
Openjobmetis Varese- Carpegna Prosciutto Pesaro 81-68
Parziali: 26-18, 40-28, 61-49, 81-68
Sala stampa
Paolo Calbini
“Sicuramente è stata una gara diversa da Cremona, dove eravamo stati veramente disastrosi. Però oggi nel primo quarto abbiamo subito troppi punti, messi sotto ancora una volta da un solo avversario, sette giorni fa Mian, stasera Scola. Dai 26 punti concessi nel primo quarto sono cominciati i nostri problemi, con troppi alti e bassi e troppa fatica. Bravi loro a pressare il playmaker per 40′ filati, che non ci ha concesso di attaccare con il ritmo nostro. In generale non siamo stati bravi a fare quello che sapevamo di dover fare”
Massimo Bulleri
Le pagelle
Openjobmetis Varese
Anthony Beane 6,5: E’ impressionante quando abbassa il baricentro e punta il ferro. Non appariscente, seleziona bene le sue iniziative capendo che i vantaggi principali arrivano dai lunghi.
Anthony Morse 6,5: Confusionario in alcune occasioni, ma la sua energia dalla panchina è comunque un fattore.
Luis Scola 8: Fa letteralmente quello che vuole nel primo tempo, mettendo in crisi un Filipovity protagonista di un campionato di spessore. Nella ripresa si assenta un po’ dalla partita, ma è comunque presente quando serve.
Giovanni De Nicolao 5: Come il numero di maglia. Continua a non avere particolare impatto nella stagione di Varese.
Michele Ruzzier 7: Alterna giocate da sgranare gli occhi con dei passaggi a vuoto preoccupanti. Nella ripresa cambia marcia, facendo decisamente prevalere la luce delle prime.
Arturs Strautins 6,5: Prestazione solida da parte di un ragazzo che avrebbe tutto per ambire a piani più alti.
John Egbunu 8: Oscurare la vallata a un vecchio lupo di mare come Cain non era per niente facile. Riesce a fare molto di più. Il suo acquisto potrebbe rivelarsi la svolta decisiva per Varese nella sua corsa salvezza.
Giancarlo Ferrero 5,5: Lavoro oscuro per il Capitano, che fa ricorso alla sua esperienza. E’ uno dei motivi per il quale Pesaro tira con percentuali trascurabili dal perimetro. Però la condizione atletica non è più quella dei giorni migliori e Varese gioca in 4 in attacco.
Toney Douglas 6,5: Parte a razzo, affondando la lama nel burro della difesa pigra pesarese. Tira il fiato nella parte centrale del match per poi rispondere di nuovo presente per chiudere i conti.
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 6: La crescente maturità è dimostrata dal grande spazio che gli concede Coach Calbini. Giustificata da un terzo quarto regale e dalla presenza a rimbalzo, ma le percentuali al tiro non vanno di pari passo.
Ariel Filloy 5: Tanta, tanta fatica nella metà campo difensiva, con qualche lampo isolato nell’altra metà campo.
Tyler Cain 5: Tira giù la consueta mole impressionante di rimbalzi, ma la verità è che Scola ed Egbunu lo travolgono.
Justin Robinson 6: E’ lui a suonare la scossa nel secondo quarto, mettendo la firma sull’unico momento in cui Pesaro dà l’illusione di poter prendersi l’inerzia della partita. Fa lo stesso a inizio quarto periodo. Nel mezzo, totale assenza nella metà campo difensiva, con concessioni eccessive alla coppia Ruzzier-Douglas.
Matteo Tambone 4,5: Stecca la prova dell’ex, male.
Marko Filipovity 4,5: Viene travolto dall’uragano Scola. Passo falso pesante che, però, inficia poco di un campionato da grande rivelazione.
Simone Zanotti 6: Si alza dalla panchina e fa il suo, come gli capita spesso in questo 2021 di crescita.
Carlos Delfino 5,5: E’ il primo a inviare dei segnali nell’attacco asfittico del primo tempo. Si perde via nella ripresa, forzando qualche giocata di troppo.
Francesco Sacco
@sacco941