Assago (MI), 19 marzo 2021 – Ultimo match del turno 30 della massima rassegna continentale: l’Olimpia Milano cade nella tela del ragno Barcellona, un assaggio di play-off dal sapore lievemente amaro per i biancorossi.
Se la gara d’andata vide una vittoria catalana dovuta ad un parziale nell’ultimo quarto, il ritorno invece è un ottimo show didattico della compagine blaugrana, diretta da coach Jasikevicius.
Punteggio irrealmente basso.
Non che la squadra di casa si stata da meno. Tenere gli ospiti, primi in classifica, a soli 72 punti non è impresa da poco, limitandoli da 3 punti ma concedendo un 60% da 2.
I lunghi del Barça hanno vita facile sui mismatch contro i cambi accettati dai meneghini, sfruttando anche la propensione alla difesa forte sugli esterni, senza però bloccare la regia di Calathes che ha potuto servire i suoi compagni, pur non realizzando nemmeno un punto.
La percentuale inusuale di Milano.
La chiave del match sta proprio li: l’Olimpia Milano contro il Barcellona ha segnato 56 punti! Serata davvero storta in fase realizzativa per un gruppo che segna 81 punti di media con la miglior percentuale da 3 di tutta l’Eurolega.
38,5 da 2, 13,3 da 3 sono la percentuale determinante la sconfitta interna. Numeri irreali, difficilmente riproponibili per i ragazzi di coach Messina. A cosa è dovuta tale “vena”?
La difesa ospite e la mira sbilenca.
Punter, 1/8 dal campo, Roll, 0/6 e Shields, 3/10 son incappati in una serata storta al tiro, ma non è tutta colpa loro: va dato merito ad una difesa blaugrana di grandissimo livello che ha ininterrottamente pressato gli esterni milanesi non garantendo loro l’apporto offensivo a cui ci hanno abituati.
Mettici anche la asfissiante marcatura sul Chacho Rodriguez, costretto anch’esso a 0 punti con solo due tiri presi dal campo. Solo i 5 assist, tutti nel primo tempo, hanno aiutato a tenere un contatto controllato nella prima frazione di gioco.
Situazione di classifica.
La sconfitta contro la prima della classe e maggior indiziata alla vittoria finale, non ha a parer mio un gran rilievo. L’obiettivo stagionale dei Play-off è pressocchè raggiunto nonostante la matematica non ci premi ancora.
Prossimo turno potrebbe essere quello decisivo, contro un Baskonia aggrappato alla post-season per gli artigli, quelli mostrati nella zampata finale a San Pietroburgo contro lo Zenit.
Non è l’ultima chiamata per l’Olimpia Milano per raggiungere il Barcellona tra i qualificati: ha ancora occasioni future contro Stella Rossa e Panathinaikos, che son le più “abbordabili”.
A|X Armani Exchange Milano – FCB Barcellona 56-72
DIAMO I NUMERI
13 – la percentuale da 3 di Milano, numero più unico che raro un po’ come la neve caduta in questi giorni. E si fa fatica a vincere tirando così non solo contro la capolista di Eurolega ma anche contro squadre di rango ben inferiore
0 – i minuti , ancora una volta, di Tarczewski. Ormai mi pare evidente sia scelta tecnica con risvolti psicologici. Vedremo se questa scelta ci restituirà un Kaleb diverso tra qualche tempo
15 – i tiri sbagliati, su 16 tentativi, dal trio Punter, Roll e Rodriguez. In contumacia Delaney capite bene dove abbia lavorato la difesa blaugrana che ha messo a nudo uno dei difetti del roster milanese: cioè che uno tra Roll e Micov è di troppo a discapito di un altro trattatore di palla e creatore di tiri
12 – i minuti di Evans conditi da ben 9 punti: la nota lieta della serata se vogliamo, il buon Jeremy sta pian piano entrando in forma e per questa squadra è un bell’aiuto
150.000 – malcontati, sono i dollari guadagnati da Brandon Davies a Varese, sei anni fa. La dimostrazione che si può pescare bene in Europa senza svenarsi ma che poi nei giocatori bisogna crederci, e farli maturare dando loro il tempo per migliorare. Anche sbagliando.
SALA STAMPA
Coach Ettore Messina:
“C’è poco da dire, se non complimentarsi con i nostri avversari, che hanno imposto l’atletismo della loro difesa.
Noi abbiamo giocato una brutta partita, ma quello che possiamo fare è metterci al lavoro, rivederla per capire il più possibile come migliorare, e cercare di fare meglio nella prossima per raggiungere l’obiettivo di giocare i playoff.
Rispetto alla partita di andata credo che ambedue le squadre siano cresciute molto, loro evidentemente più di noi. In questa gara c’è molto merito loro, ti fanno giocare male, noi non siamo riusciti con il palleggio a trovare i canali necessari per entrare e poi costruire tiri migliori, ma anche quelli buoni li abbiamo sbagliati.
Se guardiamo alle cifre, 17 palle perse e il 13% da tre, sono numeri tristi. Se ci manca Delaney? E’ ovvio, ma ci manca il vero Delaney, quello che abbiamo visto poche volte quest’anno e speriamo nel momento topico della stagione di riaverlo, perché aggiungere un giocatore di quel livello sarebbe importante.
Ma con i giocatori che avevamo oggi, una settimana fa abbiamo vinto una grande partita a Mosca. Non dobbiamo guardare a quanta differenza c’è con il Barcellona, se dovessimo rivederci in questa stagione sarebbe un bel risultato comunque”
Nikola Mirotic:
“Sono molto orgoglioso della mia squadra, la nostra attitudine oggi è stata perfetta per vincere questa partita. Volevamo difendere forte, e lo abbiamo fatto. E’ una grande vittoria perché Milano è una delle squadre migliori del torneo in questa stagione. Aver vinto qua giocando una bella pallacanestro ci rende molto felici”.
Luciano Pizzi
in collaborazione con Cristiano Garbin