Bologna, 28 marzo 2021 – E’ la quarta stracittadina stagionale quella di stasera, dopo le due partite di Supercoppa e quella alla Unipol Arena dell’andata. Derby sulla carta impari quello in scena questa sera alla Segafredo Arena, fra una Virtus reduce dalla doppia sfida contro Badalona ed una Fortitudo incerottata, senza Whiters, Saunders e Mancinelli.
L’inizio gara sembra dare ragione ai pronostici, ed i bianconeri, trascinati da un Marco Belinelli immarcabile, si trovano subito sul +17, dominando a rimbalzo, e quasi impedendo alla Fortitudo anche di prendersi un solo tiro.
L’inizio del secondo quarto, però, ha fatto riaffiorare le solite tare della Virtus che probabilmente pensava di aver già vinto la partita, ma che non aveva fatto i conti con l’orgoglio biancoblu ed a metà gara le due squadre si sono trovate, incredibilmente sul 41 pari.
Una Fortitudo trascinata dal duo Baldasso–Banks non si è accontentata ed ha continuato a giocare la sua pallacanestro, approfittando anche di una insensata, quanta improduttiva, sparatoria da tre dei cugini bianconeri, ed è riuscita a andare anche sul +6. Dal canto suo Djordjevic ha provato a ruotare tutti gli uomini, a cambiare i quintetti, ma non è riuscito a cavare un ragno dal buco, e a metà parziale ha dovuto rinunciare a Stefan Markovic, infortunatosi alla caviglia.
L’ultimo parziale ha visto il colpo di coda di una Lavoropiù coraggiosissima, alla quale non si può rimproverare nulla, ma sul 60-66 per gli uomini di Dal Monte, le energie sono finite, e grazie ad alcune giocate di un fin lì indolente Teodosic, ma soprattutto alla difesa di Pajola ed Abass, la Segafredo ha ripreso le redini del match, e con un parziale di 21-4 ha chiuso la partita, con i liberi della staffa di un glaciale Marco Belinelli.
Come a Badalona la Segafredo ha dovuto rivincere una partita che aveva già in pugno, e la cosa comincia a farsi abbastanza preoccupante per lo staff di Djordjevic anche perché in questi casi l’unica soluzione che i giocatori sembrano trovare in campo è una continua ricerca del tiro da tre punti. Una nota positiva della serata è l’ennesima buona prova di Abass, che si sta ritrovando, dopo un inizio stagione difficoltoso.
In casa Fortitudo c’è stata un vera prova d’orgoglio, dopo una partenza difficilissima e con la squadra menomata c’era la possibilità di sbragare, ma i ragazzi di coach Dal Monte hanno risposto colpo su colpo e dato anche l’illusione di poter strappare una inimmaginabile vittoria.
Sala stampa
L’analisi di Sasha Djordjevic dopo la partita:
“Non è stata una partita, ma un derby. Alcuni tiri negli ultimi secondi hanno permesso alla Fortitudo di sfruttare le nostre disattenzioni, e con questo sono riusciti a rientrare. Noi abbiamo iniziato con l’inerzia della coppa, cercando di risparmiare qualcuno e forse per questo nel primo tempo ci è mancata precisione nel tiro e per questo abbiamo cercato più tiro da 3 che non gioco sotto. Con la buona difesa nel secondo tempo siamo riusciti a giocare di squadra, sono contento per il derby vinto. Non è stata una giornata perfetta, abbiamo da valutare l’infortunio di Markovic che potrebbe non essere una semplice distorsione. Poi non guardo la classifica, cerco solo di andare avanti.”
Le parole di Luca Dalmonte nel dopo gara:
“Non abbiamo davvero nulla da rimproverarci, se guardiamo alla reazione dopo un inizio partita in cui loro hanno messo in campo la volontà di chiuderla il prima possibile. Lì non abbiamo sbandato, abbiamo continuato a fare le nostre cose rientrando non solo nel punteggio ma anche nel flusso della partita. Ci avessero detto che saremmo arrivati alla fine giocandocela saremmo stati contenti, ora c’è rammarico. Ma questo non deve offuscare il nostro buon lavoro.Maggior fiducia ora? Non so, sappiamo che questa non è una partita normale. Dobbiamo sapere però che se giochiamo tutti insieme siamo competitivi anche contro questo tipo di squadra, e sappiamo anche che ogni palla a due porta ad avversari e motivazioni differenti, quindi dobbiamo vivere con intensità i prossimi giorni.C’è grande equilibrio, e questo ci deve dire che ogni singolo possesso può cambiare il nostro futuro. Avremo scontri diretti su cui riflettere, l’atteggiamento giusto sarà fare un passo alla volta, senza guardare più oltre”.
Il grande ex Marco Belinelli dopo il derby:
“Era importante iniziare con il piede giusto, il derby è una partita importante. Siamo partito molto bene, ma siamo stati rimontati e per questo dobbiamo migliorare. Bella prestazione di squadra, ora un po’ di riposo e penseremo alla prossima. La mia storia? La sanno tutti, durante la carriera ci sono molte strade da prendere e uno non può saperlo. Sono contento di essere venuto qua, con questa grande organizzazione e voglia di vincere. Il primo posto in campionato? Pensiamo una partita alla volta, Milano è la più forte e noi dobbiamo cercare di renderle la vita difficile, ma pensiamo a Sassari e alla Coppa, per ora.”
Virtus Segafredo Bologna vs Fortitudo Lavoropiù Bologna 81-73
Parziali: 26-13; 41-41; 60-61; 81-73
Pagelle:
Tessitori 5,5: parte come sempre in quintetto, ma non incide, anche se nel dominio a rimbalzo iniziale il suo corpaccione si fa sentire.
Belinelli 7,5: prova ad indirizzare subito la partita, ma non basta, quando rientra dopo il riposo lungo la mira non è più la stessa, ma la sua mano ai liberi è fondamentale per chiudere la partita.
Pajola 7: è il giocatore più impiegato in campo, difende sempre come suo solito e mette la bomba frontale che praticamente chiude la partita.
Alibegovic 6,5: in ripresa dopo alcune partite deludenti, infallibile al tiro.
Markovic 5,5: partita non delle sue migliori, confusionario, si fa perdonare per 6 assist. Esce per infortunio alla caviglia a metà terzo quarto.
Ricci 6: fa quello che deve, tira con buone percentuali, ed è in campo nel rush finale che chiude ogni spiraglio all’attacco dell’aquila.
Adams 5: male, timido e leggero in difesa.
Hunter 5,5: gara sottotono rispetto alle ultime apparizioni, mezzo voto in più per i 3 assist.
Weems 5: sembra svuotato, non ha la solita energia.
Teodosic 6,5: inizia a giocare praticamente a metà terzo quarto, ed alla fine basta. E’ in panchina per gli ultimi possessi.
Gamble 5+: non entra nel primo tempo, nel secondo è un pianto, sempre in ritardo, uniche cose positive le due stoppate date nel finale quando l’area bianconera diventa off limits.
Abass 7,5: si fa sentire in tutte le parti del campo, concentrato e molto fisico nel finale di gara viene reinserito subito dopo un giro di 20 secondi in panchina al posto di Teodosic.
Banks 8: gioca 40 minuti e, dopo un inizio difficilissimo, si prende la squadra in mano, distribuisce 5 assist fornisce una grandissima prova di attaccamento e leadership. Arriva stremato nel finale.
Aradori 5: la squadra avrebbe bisogno di una mano da uno dei suoi giocatori più rappresentativi, ma sembre insicuro, prende solo 6 tiri dal campo, svogliato.
Hunt 6,5: ci prova, battaglia contro i lunghi avversari, e da metà secondo quarto chiude la sua area, non gli si può anche chiedere di essere un fattore offensivo.
Fantinelli 6: sarebbe un perfetto play di riserva, ma da titolare non può rinunciare a così tanti tiri, non attaccando praticamente mai.
Baldasso 8: è l’altro satanasso che fa impazzire la difesa virtussina. Anche lui arriva stremato alla fine, ma grande partita.
Cusin 6,5: difende, bussa e fa il suo. Molte bombe del duo Banks Baldasso vengono anche da suoi blocchi.
Totè 7: per alcuni momenti è sembrato un rebus per i lunghi virtussini, giocando praticamente da quattro tutto il match. Peccato per i tiri liberi.
tromba