Prevedere cosa potrà accadere tra poco meno di 24 ore con in campo a Desio l’Acqua S.Bernardo Cantù e la Dolomiti Energia Trentino è impresa a dir poco ardua.
Nell’11° turno del girone di ritorno della LBA 2020-21, a 5 giornate dalla fine della regular season in un campionato in cui regna ancora la massima incertezza, con soli 4 punti a separare l’8° posto del paradiso dei Playoffs dal 15°, che significherebbe retrocessione, fare previsioni è azzardato.
Ma provandoci, possiamo dare come assodato qualche osservazione.
La Dolomiti Energia Trentino con 3 vittorie nelle ultime 4 gare (Milano, Brescia e Reyer Venezia), è riuscita a scrollarsi dal fondo della classifica, lasciandoci in coda per l’appunto proprio l’Acqua S.Bernardo Cantù.
Niente di esaltante ma considerando come si erano messe le cose, dall’esonero di coach Nicola Brienza, era una delle indiziate a crollare, invece non è successo ed anzi, il team ha risposto alle sollecitazioni di Lele Molin al meglio, eccezion fatta per la brutta gara di Varese.
Acqua S.Bernardo Cantù invece che dall’arrivo della “cura Bucchi”, al netto dei cambi nel roster, ha avuto delle gare di grande spessore tecnico-agonistico (Varese, Treviso e Cremona), ma anche delle ricadute vistose in termini di approccio e di condotta anche se le avversarie si chiamano Milano e Brindisi, rispettivamente prima e seconda in classifica!
Ecco perché la sfida di domenica, palla a due alle ore 19:30, tra Dolomiti Energia Trentino ed Acqua S.Bernardo Cantù può essere molto importante non solo per le due squadre in campo, ma anche per l’intero panorama di classifica. Infatti strappando Trento strappando un successo a Desio allargherebbe la forbice tra le due squadre, tenendo ferma a quota 14 l’Acqua S.Bernardo, che al contrario superando i bianconeri compatterebbe ulteriormente il plotone in vista della gran volata finale.
All’andata fu una battaglia, con la Dolomiti Energia a vincere di un’incollatura (74-73), e Cantù a mangiarsi le mani come a Trieste, altra gara forse buttata al vento dal team brianzolo e di recente.
Ma l’Acqua S.Bernardo sa che l’Aquila, lontano dalla BLM Group Arena, non è proprio irreprensibile come atteggiamento ma anche come risultati. Al team di Lele Molin manca un successo addirittura dallo scorso 6 dicembre, quando Trento espugnò il Taliercio di Mestre.
Da allora 9 sconfitte consecutive tra EuroCup (quattro) ed LBA (cinque). Questo è un dato che conforta le speranze canturine mentre stimola la Dolomiti Energia Trentino a ritrovare la vittoria lontano da casa, e farlo in un match davvero delicato per la posta in palio.

Coach Lele Molin vs la Reyer by Ufficio Stampa Aquila Basket Trento
Ecco le parole di coach Lele Molin, del team trentino:
«Quella contro Cantù è una partita molto importante che stiamo preparando con grande attenzione ai dettagli e al lavoro in palestra: per riuscire a mettere in difficoltà i nostri avversari e per metterci nelle condizioni di poter esprimere una buona performance di squadra non possiamo prescindere dalla qualità della nostra transizione difensiva. Limitare le ripartenze veloci di Cantù sarà una chiave fondamentale della partita, dobbiamo farci trovare pronti al massimo sforzo tecnico, fisico e mentale. I brianzoli hanno in Gaines un giocatore che sa sempre avere grande impatto offensivo sulle partite, preparando questa sfida è sicuramente un attaccante su cui dobbiamo mettere grande attenzione: Smith e Leunen sono invece i due giocatori più esperti, i centri di elaborazione dell’attacco canturino, che sanno innescare e valorizzare anche tutti gli altri compagni. Si stanno mettendo in luce ragazzi di grande talento come Procida, Pecchia e Baheye. Affrontiamo una squadra che ha grande bisogno di strappare i due punti in palio, si ripropone un po’ lo stesso tema “psicologico” della partita con Varese: siamo chiamati a fare un passo in più come gruppo, dimostrando di aver fatto tesoro delle esperienze vissute quest’anno e mettendo in campo una prestazione di buon livello che dia continuità a quanto mostrato nel secondo tempo della partita contro Venezia».
Dalla sponda canturina c’è molta carica in attesa di questa gara ma anche la consapevolezza che perderla può essere letale per le speranze di salvezza. Ci sarà Frank Gaines.
Ecco le parole di Marco Gandini, primo assistente di Cantù, chiamato a sostituire coach Piero Bucchi, ancora indisponibile:
«Nonostante la sconfitta contro Varese, Trento è reduce da due vittorie importanti contro Milano e Venezia. Contro quest’ultima, specialmente, Trento ha dimostrato grande carattere e grande forza competitiva, non mollando di un centimetro. Noi, invece, dovremo mettere in campo le nostre qualità, quelle fatte vedere nella gara contro Cremona, per cui una significativa intensità in difesa e a rimbalzo, perché la lotta a rimbalzo sarà la chiave della partita. A questo dovremo aggiungere, inoltre, un buon movimento del pallone in attacco, che sarà determinante. Il rientro di Gaines certamente ci permetterà di poter contare su un’arma in più, da sfruttare sia a livello offensivo sia in termini di rotazioni. Le responsabilità vanno condivise da tutti: solo il lavoro di squadra può portarci a ottenere risultati positivi, dobbiamo lavorare in tal senso per essere tutti concreti ed efficaci».
Anche coach Piero Bucchi, costretto a seguire gli allenamenti ancora da casa e che si spera possa essere domani al suo posto:
«Da capo allenatore è chiaramente una situazione frustrante non poter vivere la quotidianità della squadra. Mi pesa stare lontano dal parquet anche perché la squadra stava facendo dei progressi e non essere lì ad aiutarla mi crea un grosso dispiacere. Seguire gli allenamenti da YouTube non è lo stesso che essere fisicamente in palestra a dare indicazioni; tuttavia, in queste settimane Visciglia è stato bravo a condurre una situazione non facile, con il gruppo privo per molto tempo di una pedina importante come Gaines. Ora non ci resta che affrontare la gara con Trento con estrema determinazione e rabbia, lasciandoci alle spalle ogni difficoltà».