Roma, 4 giugno 2021 – Secondo alcuni osservatori, ed a dire il vero nemmeno così pochi se si va a leggere con attenzione ciò che scrive chi veramente conta in Italia attraverso i siti internet, c’è qualcosa di strano e di poco comprensibile che da diversi anni…Oddio, da almeno due lunghi, interminabili decenni, aleggia nel mondo del basket italiano, in particolar modo negli scranni più elevati, dove l’aria forse è più rarefatta e si fa fatica a respirare bene.
Il fatto.
Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 3 giugno, abbiamo ricevuto in redazione una segnalazione da parte dell’Eurobasket Roma la quale, attraverso un comunicato stampa poi ufficializzato sul proprio sito internet, metteva a conoscenza che, in seguito alla parziale riapertura al pubblico – per un massimo di 500 persone al chiuso per gli eventi sportivi a partire dal 1 giugno ’21 – la Lega Nazionale Pallacanestro avesse perentoriamente comunicato alla stessa Eurobasket Roma l’obbligo di disputa delle gare interne in un impianto omologato per la Serie A2, ovvero di un impianto che abbia un minimo di 2.000 posti a sedere.
Da quì inizia la querelle.
Sì, perchè stante a quanto afferma la stessa Eurobasket Roma, prendendo atto di questa sorta di diktat da parte della LNP, non potendo più disputare le prossime gare di Playoffs come fatto fino ad ora nel proprio impianto del PalAvenali, coloro che gestiscono il PalaEUR a Roma avrebbero richiesto al sodalizio biancoblu una cifra elevata rispetto a quanto già concordato lo scorso anno, nell’eventualità che l’Eurobasket Roma fosse stata costretta a disputare campionato ed altro nell’unico impianto al momento disponibile in città con i requisiti di cui sopra.
Partendo ora dal presupposto che se le regole ci sono è ovvio che debbano essere rispettate, com’è però che alla Lega Nazionale Pallacanestro si siano accorti solo ora, alla vigilia cioè della semifinale Playoffs 2021 che l’Eurobasket Roma debba giocare per almeno una gara in casa vs il Derthona Basket (per la cronaca #Gara1 e #Gara2 si giocheranno in casa del team bianconero sabato 5 e lunedì 7 giugno e la sfida si gioca al meglio delle tre vittorie su cinque), in un impianto consono ad una squadra che disputa la Serie A2?

Dalla pagina FB dell’Eurobasket Roma da sinistra Bucarelli, Olasewere e Magro
Tutta le partite della stagione regolare ed i Playoffs 2021 disputate al PalaAvenali sino a ieri andavano bene, o no? Perchè adesso il dietrofront? Non si alimentano così polemiche, disparità od anche solo malesseri dei quali nessuno sente bisogno?
Alla fine la soluzione più logica sarà che l’Atlante Eurobasket Roma riprenda la strada di Cisterna di Latina, ove disputò lo scorso anno il campionato di A2 per le ben note carenze cittadine d’impianti alla bisogna e tutto finirà in pace per tutti.
Semmai però, altra domanda che viene quasi automatica, in una stagione in cui per tutte le squadre di pallacanestro si è assistito ad un vero e proprio salasso economico non potendo contare sulla risorsa “botteghino”, era proprio indispensabile richiamare l’Atlante Eurobasket Roma adesso “all’ordine”, obbligandola a sborsare comunque dei soldi, nella peggiore delle ipotesi per giocare a Cisterna?
Lasciate allora che si possa dire, serenamente, che a volte i provvedimenti in deroga ai regolamenti vigenti (vedasi alla voce “giocare le gare in casa in una struttura non adeguata alla Serie A2”), sono tutti errati, fin dal principio e che male ha fatto la LNP ad accordarla all’Eurobasket Roma, sebbene e di primo acchitto si pensi lo abbia fatto non per favorire i biancoblu bensì per evitargli viaggi continui a Cisterna di Latina come lo scorso anno, in totale assenza di pubblico.
Ma tornado indietro sui propri passi, l’errore si raddoppia, non comprendendo che queste dissonanze tra regolamenti e provvedimenti prima di tutto inficiano il corretto svolgimento del torneo in un momento poi così cruciale e che alla fine, correndo così di corsa “ai ripari”, anche se legittimamente e magari sventolando il sacro vergato regolamentare, alla fine si dà ai tesserati ed agli osservatori neutrali come il sottoscritto una pietanza da mangiare dal sapore sgradevole come se si volesse servire come dessert, a chiusura di una buona cena, un gelato alla peperonata!
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto