Il fascino delle Minors, il fascino delle imprese che sembrano impossibili, la passione che spinge dei giovanissimi atleti a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Parliamo di club come lo Junior Basket Leoncino di Mestre che milita in Serie C gold (Veneto Gold-Sud), che ha appena ottenuto sul campo una incredibile quanto meravigliosa salvezza nell’ultima sfida contro Verona vinta per 91-75 nel girone argento dei playout.
Abbiamo sentito il Direttore Sportivo, Enrico Della Puppa, il quale ci ha raccontato la storia..
“Abbiamo conquistato una salvezza meravigliosa sul campo all’ultimo respiro con la vittoria su Verona, anche perché contemporaneamente Bolzano ha vinto la sua l’ultima partita in casa con Mirano e quindi avevamo un unico risultato utile, ossia la vittoria. È una grossa soddisfazione per noi, avevamo chiesto alla Federazione una wild-card per la C Gold per far giocare i nostri giovanissimi atleti. Volevamo dimostrare che i nostri ragazzi, anche se hanno “solo” 18 anni, hanno tutte le carte in regola per poter giocare questi campionati e non guardarli dalla panchina. La soddisfazione è quella di aver centrato l’obiettivo e il prossimo anno saremo ancora in C Gold con la stessa squadra, tolto un giocatore che andrà via, gli altri rimangono tutti in quanto Under. Certamente faremo qualche accorgimento per cercare di evitare di salvarci all’ultimo, ma per noi rimane una stagione memorabile: é come se avessimo vinto il campionato”.

Una fase di gioco del campionato di Serie C Gold della Leoncino
Della Puppa non nasconde la gioia:
“Devo dire che ad inizio stagione, quando ci hanno dato la wild-card, esternamente c’era davvero parecchio scetticismo e anche una qual certa ilarità nei nostri confronti. Nessuno ci dava credito, taluni asserivano che in tutti in campi avremmo preso legnate con 40/50 punti di scarto. Con questi presupposti i ragazzi, inizialmente, non erano nemmeno troppo tranquilli perché comunque erano tutti quanti esordienti in questo campionato e non avevano mai giocato da Senior in vita loro. Però la loro abitudine di giocare in Eccellenza negli anni delle giovanili e quindi di scontrarsi con formazioni tipo importanti – come Treviso, Venezia, Brescia, Bergamo piuttosto che Bassano – ha permesso di impattare il campionato con un po’ di maturità”.
Per tutte le società è stata – a dir poco – una stagione difficile piena di ostacoli a causa del Covid. Sempre Della Puppa spiega anche le difficoltà nel periodo della Pandemia:
“Ovviamente è stata una stagione sportiva anomala per il Covid-19. Abbiamo cominciato tardi il torneo, il campionato si è giocato anche grazie alla volontà di tante società, anche come la nostra, che hanno voluto a tutti i costi scendere in campo, nonostante la situazione difficile. Siamo riusciti a dare ai ragazzi una parvenza di normalità. La nostra squadra non ha avuto problemi con il virus, ma alcune delle nostre avversarie, in particolare in Romagna ma anche Jesolo e Oderzo, hanno avuto dei casi e quindi è capitato di dover giocare dei recuperi e dei match ravvicinati”.

Un’altra fase del campionato della Leoncino
Enrico Della Puppa sottolinea che questo straordinario obiettivo raggiunto è frutto del lavoro del coach, del suo staff, della passione del suo Presidente e di un gruppo di giovanissimi molto uniti.
“L’esperienza e la grande conoscenza del nostro capo allenatore Paolo Montena che ha calcato per una vita i campi di Serie C e B, sempre peraltro con un occhio vigile e attento alle dinamiche giovanili, la bontà tecnica e la competenza dello staff composto da Luca Pederzoli e Gianluca De Ambrosi con la passione, la lungimiranza e uno spirito sportivo puro del nostro Presidente Alessandro Vendramini, che ha accettato di fare un campionato Senior a patto che non ci fosse nessun atleta Senior nel nostro roster: tutto questo ci ha permesso questo il risultato finale. Aggiungo che il rispetto per il lavoro e il sacrificio di tante persone che ogni anno danno tutto, perché i campionati funzionino, è stata fondamentale. In un’annata – come detto – difficilissima per i nostri ragazzi dove li è crollato il mondo addosso: niente scuola, amici, possibilità di stare insieme e anche le difficoltà per potersi allenare. Infatti ci siamo allenati anche per un periodo all’aperto con il freddo quando ce l’hanno permesso alterandolo alla palestra a seconda dei Dpcm, ci siamo di fatto fermati solo una quindicina di giorni durante il lockdown. Per i ragazzi in questo drammatico momento l’attività sportiva, nel nostro caso la pallacanestro, è stata linfa vitale. Abbiamo riscoperto un po’ questa generazione giovane, che molti di noi talvolta bistrattiamo, hanno avuto la forza e la volontà di allenarsi anche in situazioni estreme rinunciando alla facilità di stare a casa sul divano col il cellulare o la play station. E invece si sono rimboccati le maniche, hanno stretto i denti e con tanta voglia e costanza si sono allenati per del tempo non in gruppo, senza potersi passare la palla, facendo anche solo i fondamentali uno contro zero con il loro pallone: sono stati encomiabili, non hanno mai mollato”.
Giuseppe Pep Malaguti