Mentre la Finale della Western Conference tra Suns e Clippers ha dato il suo verdetto promuovendo Phoenix, nella notte si è giocata #Gara6 delle Finali della Eastern Conference ed i Milwaukee Bucks s’impongono sugli Atlanta Hawks per 118-107 chiudendo la serie sul 4-2.
Così i Milwaukee Bucks tornano in finale NBA per la prima volta dal 1974 per una serie di partite inedite vs i Phoenix Suns. La squadra di Mike Budenholzer è ancora senza Giannis Antetokounmpo, a differenza di quella di Nate McMillan che invece recupera Trae Young.
In un match dove Bucks e Hawks restano in sostanziale equilibrio per tutto il primo tempo della sfida, lo strappo decisivo degli ospiti arriva nel terzo quarto (44 punti segnati con il 55,6% dal campo e 9/18 da tre nella frazione) e apre definitivamente in due la partita consegnando alla franchigia del Wisconsin il traguardo atteso per tanti anni.
Griffa il parziale decisivo del terzo periodo Khris Middleton. È lui il dominatore di #Gara6 tanto che 16 dei suoi 32 punti finali arrivano consecutivamente proprio nel terzo periodo: 23 in totale in quei dodici minuti.
Quando Huerter sbaglia una tripla che avrebbe potuto dare il primo vantaggio agli Hawks, Middleton risponde segnando 13 punti consecutivi spingendo i Bucks sul 45-60 ed ipotecando la vittoria. Per lui 10/22 al tiro totale con 4/10 dall’arco e un perfetto 8/8 a cronometro fermo.
L’altro grande protagonista in casa Bucks è Jrue Holiday, che si ferma ad un rimbalzo e ad un assist dalla tripla doppia, mettendo in piedi uno vero show anche difensivamente. Alla sirena di fine gara per lui ci sono 27 punti, 9 assist, 9 rimbalzi e 4 recuperi, con buone percentuali al tiro (11/23 dal campo, 4/12 da tre punti) ma soprattutto una leadership che ha permesso a Holiday e ovviamente a Middleton di guidare Milwaukee verso l’obiettivo della finale NBA anche senza Giannis.
Fondamentale anche l’apporto di Brook Lopez, che dei Bucks è il giocatore con il più alto plus/minus a fine gara con +25. Il lungo di coach Bundenholzer chiude con 13 punti e 5/9 al tiro ma fornisce anche 3 stoppate a protezione del ferro, cattura 6 rimbalzi e manda a bersaglio l’unica tripla presa.
Sono 13 anche i punti siglati da Pat Connaughton, in una serata impattante per energia in uscita dalla panchina con un ottimo 5/8 dal campo ma soprattutto 3/6 da tre con l’aggiunta di 8 rimbalzi e 2 recuperi.
Dall’altra parte il miglior marcatore di Atlanta è Cam Reddish in uscita dalla panchina. Il numero 22 ha messo a referto 21 punti in 29 minuti con un quasi perfetto 6/7 dall’arco (7/12 in totale dal campo per lui con 1/2 ai liberi), nella sua partita anche 3 rimbalzi e altrettanti assist, dietro di lui il solito Bogdan Bogdanovic a quota 20 punti con 2/5 da tre.
Capitolo a parte per Trae Young, al rientro dopo due partite saltate per il problema alla caviglia destra. La stella di Atlanta è apparsa chiaramente lontana dal 100% della forma e non ha mai trovate le misure, tirando con pessime percentuali: 4/17 dal campo, con 0/6 da tre e 6/7 ai liberi per 14 punti finali (il suo minimo nella serie dopo i 48 di #Gara1, i 15 di #Gara2 ed i 35 di #Gara3). Nella sua partita anche 9 assist, 4 rimbalzi 1 palla rubata e 5 perse in 35 minuti trascorsi in campo.
Per il nostro Danilo Gallinari il solito importante contributo, sempre in uscita dalla panchina, che chiude a quota 13 punti, 5/13 al tiro, con 3/5 dall’arco e nessuna gita in lunetta.
L’azzurro si è fatto sentire anche sotto i tabelloni catturando 8 rimbalzi in 23 minuti di gioco, ma non ha messo a referto né assist né palle rubate.
Si chiudono dei playoff comunque positivi per il Gallo, che ha viaggiato a 12,8 punti di media con il 42,5% al tiro, un ottimo 40,5% da tre e la solita precisione dalla lunetta (94,2%). Per lui 3,4 rimbalzi e 0,8 assist in 24,6 minuti di media.
Ora allacciamo le cinture per le Finals 2021, Suns vs Bucks già in campo la notte di martedì 6 luglio in Arizona per le prime due gare in stile NBA.
Giuseppe Pep Malaguti