Varese, 14 luglio 2021 – Dopo aver annunciato il precedente acquisto, il centro Guglielmo Caruso, la Pallacanestro Varese è lieta di annunciare di aver trovato un accordo con Trey Kell, playmaker statunitense classe ’96 che vestirà la maglia biancorossa fino al termine dell’attuale stagione sportiva.
Kell è un giocatore dotato di buona stazza fisica (193 cm per 95 kg) che ama attaccare il canestro per sé o per mettere in ritmo i compagni; può inoltre contare su un buon tiro dalla media e dalla lunga distanza. Lo scorso anno ha vinto il campionato polacco e raggiunto la finale di FIBA Europe Cup con lo Stal Ostrow.
Andrea Conti, direttore generale Pallacanestro Varese: «Siamo estremamente contenti della firma di Kell, playmaker di grande fisicità. Crediamo molto nelle sue capacità di innescare i compagni e riteniamo che sia un pezzo importante del nostro puzzle».
Carriera in crescita.
Trey Kell è originario di San Diego, dove ha anche disputato l’NCAA con la maglia degli Aztecs con la quale è esploso nel suo anno da junior dove è stato il migliore dei suoi per punti (13.3), assist (2.9), rubate (1.4) e percentuale ai liberi.
Terminata l’esperienza collegiale, nel 2018-2019, dopo una breve parentesi con i bosniaci dell’Igokea, si trasferisce ai Moncton Magic, formazione della NBL canadese, dove disputa 25 partite fatturando 22.4 punti, 7.8 rimbalzi, 4.8 assist e 1.8 rubate ad allacciata di scarpe contribuendo alla vittoria del titolo nazionale grazie ad una prestazione clamorosa (41 punti con 11/17 al tiro, 9 rimbalzi, 6 assist e 3 rubate) nella decisiva gara-4 che gli vale il titolo di MVP delle Finals.
Lo scorso anno ha vestito la maglia dello Stal Ostrow squadra con la quale ha vinto il campionato e disputato anche la FIBA Europe Cup arrivando in finale.
Trey Kell possiede il passaporto della Siria, nazionale con la quale ha esordito lo scorso novembre per due sfide della FIBA Asia Cup. Contro Qatar ed Iran ha messo a segno rispettivamente 35 e 34 punti
Playmaker o Point Guard?
Il neoinsubrico ha grandi caratteristiche realizzative: palla in mano ama molto attaccare il ferro, siccome dotato di ottima coordinazione ed una buona potenza fisica.
Sembra ondivago da 3, ma credo che sia solo una sua predilezione non “abusarne”, perché la sua meccanica non ha nulla da invidiare ai tiratori d’eccellenza.
Il suo capace ball-handling permette anche un ottimo ritmo per i compagni, pronti a riceverne gli scarichi. Occhio però che non ne abusi, il confine è molto labile.
Perciò forse lo potremmo definire più Point Guard.
Difensivamente potrebbe pagare a livello di tonnellaggio, ma è abbastanza un “gatto rognoso”, quello che ci vorrebbe al rilancio della squadra varesina.
Con ciò, non resta che augurare il meglio al neo arrivato, sperando dia ancora più lustro alla LBA, oltre che a se stesso e la sua squadra.
Luciano Pizzi
@Lubos10