Manca poco meno di un mese al via della nuova stagione LBA 2021-22 con il primi due matches della Supercoppa LBA targata quest’anno Discovery+ previsti per venerdì 3 settembre (Umana Reyer Venezia vs Fortitudo Bologna e GeVi Napoli Basket vs NutriBullet Treviso Basket), da oggi c’è anche il nuovo calendario della stessa LBA ed ancora si brancola nel buio in tema di capienza nei palasport.
A questo scopo ieri mattina, giovedì 5 luglio, il Presidente della LBA, Umberto Gandini ha incontrato il Sottosegretario con Delega allo Sport Valentina Vezzali congiuntamente con altri presidenti delle altre leghe della pallacanestro come LNP e Lega Basket femminile, del Calcio (Serie A, Serie B, Serie C e Dilettanti) e Volley (Serie A maschile e femminile), esponendo ancora di più e questa volta fisicamente, il disagio nell’apprendere che nei palasport non dovrebbero superare il 25% di capienza di spettatori.
Una cifra a dir poco insufficiente per consentire, lo ricordiamo, alle società professionistiche sportive di poter riprendere un normale flusso gestionale-economico dopo la scorsa annata, svoltasi completamente a spalti vuoti fatta eccezione per le gare dei Playoffs in LBA.
Al centro delle discussione l’astioso tema del Green Pass che sta già scatenando, e non da oggi, giustificate e legittime polemiche sull’uso che se ne desidera fare, evitando di creare pesanti discriminazioni sociali tra chi ha deciso di vaccinarsi e chi no.
Ma rimanendo alla tematica degli ingressi consentiti nei palasport, il Presidente della LBA Umberto Gandini nell’incontro di ieri ha insistito sull’adozione del Green Pass come strumento che possa migliorare la percentuale di persone ancora restie alla vaccinazione ma, soprattutto, per dare respiro alle casse esangui delle società sportive.
Proprio il lato economico preoccupa l’intero mondo dello sport professionistico, pertanto si è chiesto di fornire gli strumenti necessari a fronteggiare la perdurante mancanza di liquidità se il 25% d’ingresso ai palasport non dovesse rientrare, visto che con queste percentuali non è possibile iniziare il lancio delle campagne abbonamenti, strumento indispensabile per la sopravvivenza o meno del movimento.
Aldilà di come la si possa pensare, queste due richieste sono assolutamente legittime e si spera che il Governo ne prenda atto, facilitandone l’adozione.
Purtroppo viviamo in un Paese che si pregia delle recentissime vittorie olimpiche senza avere strutture adeguate per la pratica sportiva di base su tutto il territorio nazionale, pretendere quindi che nelle alte sfere si possa avere considerazione di certe istanze…
A questo va associato la poca voglia dello sport professionistico di voler fare le cose utilizzando il criterio “analisi costi-benefici”, pietra miliare di ogni impresa, privilegiando invece altre azioni.
Il Paese deve ripartire e pensare di farlo anche senza sport di vertice, connesso a quello di base, è pura follia!
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto