Vigilia della palla a due per la LBA Unipolsai e dopo la kermesse della Unipol Arena, che ha assegnato il primo titolo della stagione, è tempo di alcune considerazioni.
Innanzitutto è sempre vivo il richiamo dei presidenti di FIP e LBA, Giovanni Petrucci ed Umberto Gandini, finalmente concordi, ad un aumento delle capienze dei palasport, ma al loro grido di dolore i vertici dei Ministeri della Salute e dello Sport non sembrano prestare orecchio, e questa sarà la vera battaglia da vincere da parte del basket nostrano.
Parlando di basket giocato, la prima fase della LBA Supercoppa Discovery+ 2021 aveva dato alcune indicazioni sulle 12 squadre partecipanti ai gironi eliminatori, ora andremo a dare un’occhiata alle quattro compagini qualificate di diritto.
Carpegna Prosciutto Pesaro Basket
Troppo brutta per essere vera. La roboante ed umiliante sconfitta contro la Reyer Umana Venezia non poteva non lasciare strascichi e le parole di coach Aza Petrovic sono un’assunzione di responsabilità abbastanza eclatante. I soli 3 punti del secondo quarto sono un record negativo che rimarrà negli annali. Se il coach si è assunto le proprie responsabilità i giocatori non possono sicuramente fare finta di nulla, un Moretti che dopo l’annata passata in panchina all’Olimpia Milano si pensava dovesse spaccare il mondo sembra dimostrare che Ettore Messina tutti i torti non li aveva, ma quando una squadra tira col 9,5% da tre punti le colpe non possono essere di un solo protagonista. Un anno quindi da vivere con apprensione, come fino a due anni fa?
Happy Casa Brindisi
Ancora una volta il team di Frank Vitucci ha dimostrato come sia possibile cambiare alcuni tasselli importanti del proprio roster rimanendo competitivi. Rimanendo intonsa la unit italiana ma dovendo rinunciare a tre dei principali protagonisti della splendida (e sfortunata), stagione passata come D’Angelo Harrison e soprattutto Derek Willis più Darius Thompson, l’Happy Casa Brindisi non ha fatto un plissè e, come al solito affidandosi al Numero Uno dei GM oggi in Italia, al secolo Simone Giofrè, ha rimodulato il tutto portando in biancoazzurro un prospetto interessantissimo come Josh Perkins da play, Nathan Adrian nel ruolo di ala che non è Derek Willis apparendo però un giocatore con grandi margini di crescita ed infine, riportando a Brindisi un giocatorino efficiente e pulitissimo come Jeremy Chappell, garanzia di difesa accanita e punti quando servono. Per non parlare di Wes Clark e dell’ottimo Lucio Redivo in parziale sostituzione dell’infortunato play americano. La Dinamo Sassari, la buonissima ed invitta Dinamo Sassari della fase a gironi di Supercoppa ci ha rimesso le penne ai quarti vs di lei ed oggi, senza dubbio ed anche per come abbia messo in difficoltà in semifinale l’Olimpia Milano, posso dire che l’Happy Casa Brindisi potrà dare molto, ma molto fastidio al trio Bologna, Milano e Reyer Venezia. Se poi salisse anche il rendimento di Myles Carter, un pò fuori dal coro a Casalecchio e dando quindi maggior respiro all’ottimo Nick Perkins di queste gare (che crescita per questo ragazzo!), chissà che Brindisi non possa anche puntare a qualcosa di più che la solita pacca sulle spalle che si da ai bravi e belli ma non vincenti!
A|X Armani Exchange Milano
Dopo la finale shock del campionato passato l’Olimpia Milano è chiamata alla stagione del riscatto, almeno in LBA e in estate ha dovuto compiere una mezza rivoluzione, ma i dubbi sono molti.
L’addio a Kevin Punter è stato sicuramente doloroso e si spera che Jerian Grant possa sostituirlo degnamente, mentre alla partenza di Leday si è sopperito con il roboante ingaggio del figliol prodigo Nicolò Melli. Ad ampliare il parco italiani sono arrivati il Pippo Ricci, ex capitano della Virtus Bologna Campione d’Italia e di un Davide Alviti che tanto bene ha fatto a Trieste nella prima metà della scorsa stagione. Una scommessa intrigante e poco costosa è quella di Davon Hall, mentre per dare manforte sotto le plance ci si è rivolti al mercato greco portando a casa Kostantinos Mitoglou dal Panathinaikos, lungo atipico in ascesa.
Tutti questi innesti possono essere interessanti, ma ancora l’Olimpia Milano non ha risolto, in chiave Eurolega, il grosso problema della scorsa stagione, un centro serio. Kaleb Tarczewsky, rimasto in Lombardia a dispetto dei santi, sembra essere già ai margini delle rotazioni ed il solito, immenso Kyle Hines ha un anno di più e non gli si può chiedere sempre di fare ad semper pentole coperchi.
Queste F8 dovevano dare delle risposte sulla gestione degli italiani da parte di coach Ettore Messina ed i risultati sono sempre gli stessi: non si fida! Sia in semifinale che in finale i minutaggi sono stati esigui ed anche in questo torneo, di preparazione alla nuova stagione, nelle ultime due gare in totale Biligha ha giocato 1 minuto, Ricci 16, Alviti 11. Questi sono i dati, se i giocatori li hai e non li fai giocare neppure in queste partite non puoi poi lamentarti a fine stagione di avere i giocatori stanchi!
Virtus Segafredo Bologna
La nuova stagione è iniziata come è finita la scorsa, battendo l’Olimpia Milano in finale…
Dopo la cavalcata trionfale degli scorsi Playoff c’era curiosità nel vedere come i nuovi innesti si sarebbero amalgamati con la vecchia guardia, ma già nel primo match, contro una bella Derthona, si è abbattuta la tegola dell’infortunio di Ekpe Udoh. Visti problemi fisici di Nico Mannion, assente ancora per un mese almeno, i fari erano puntati su Kevin Hervey e Ty-Shon Alexander e le notizie sono state confortanti, soprattutto per il primo, lungo atletico, gran rimbalzista, con mano molto educata che non farà rimpiangere l’ex capitano Pippo Ricci, mentre in punta di piedi, quasi sotto traccia ha impressionato noi, e stupito l’Olimpia Milano in finale, la fisicità di Mouhammadou Jaiteh, dominatore del primo tempo.
Le impressioni che ha destato questa nuova Segafredo Virtus Bologna sono state sicuramente positive. Prima di tutto si è vista una squadra che, come nel finale della scorsa stagione, ha coinvolto 10 giocatori 10. Detto dei nuovi, ci sono state le conferme di un Alessandro Pajola sempre più in rampa di lancio, di un Awadu Abass tirato a lucido e che sta esprimendo, finalmente, tutta la sua potenza e la sua fisicità. Se su Teodosic sono già stati usati fiumi di inchiostro ed anche a mezzo servizio ha fatto vedere le sue solite magie, un paio di parole mi sento di spenderle per il neo capitano Marco Belinelli in queste partite, ed in finale soprattutto, ha forzato quasi nulla, ha preferito fornire assist ai compagni, piuttosto che prendersi un tiro, si è dimostrato un leader silenzioso e fisicamente tirato come ai bei tempi.
Qualche novità tattica si è vista, come la difesa sull’uomo senza il ricorso al cambio sistematico esasperato o la ricerca quasi spasmodica della transizione, prendendo anche tiri nei primi secondi dell’azione.
Come detto da coach Sergio Scariolo, queste erano “partite di categoria C”, però vincerle fa sicuramente più piacere che perderle, anche sperimentando soluzioni un po’ strane.
Considerando l’assenza di Mannion ed il futuro ingaggio di un centro importante, come annunciato dalla società, per me, al momento la Virtus Segafredo Bologna è la favorita per la prossima stagione e come principale contender vedo avanti la Reyer Umana Venezia poiché l’Olimpia AIX Armani non ha risolto i problemi dello scorso anno e dovrà fare i salti mortali per gestire gli stranieri fra campionato ed Eurolega.
tromba