Venezia-Mestre (VE), 23 ottobre 2021 – Dall’abisso alla vittoria finale, l’Umana Reyer Venezia rimonta 17 punti alla Carpegna Prosciutto Pesaro e vince il match con un ultimo quarto tutto cuore e difesa. Buonissima comunque Pesaro alla “prima” di coach Luca Banchi che ha accarezzato la vittoria per lunghi tratti, ma che ha subito l’energia intensa veneziana e un Mitchell Watt sopraffino al suo massimo pareggiato in LBA Serie A con 30 punti, di cui 22 nel secondo tempo e 12 nell’ultimo quarto. Anche se a dire il vero, a cambiare la partita é stato Andrea De Nicolao, oltre a Julyan Stone, energia allo stato puro contraltare di Tarik Phillip, pessimo tra le due metà campo.
In casa Carpegna Prosciutto poco da rimpiangere nonostante un eccellente Carlos Delfino e lunghi tratti di ottima difesa; di sicuro una Pesaro che avrà alla prossima occasione contro la Dolomiti Energia Trento nella prossima giornata di rifarsi e confermare l’ottimo lavoro di Luca Banchi visto al PalaTaliercio.
Inizio di un 1° quarto blando dove Tyler Larson porta avanti La Carpegna Prosciutto Pesaro sull’1-5 dopo 4′, time-out Reyer Venezia con coach De Raffaele a chiedere più impegno e coesione. E’ +8 per la Vuelle con il solito Larson sul 5-13. E la Reyer risponde con un 6-0 di break guidato da Michele Vitali, 11-13 dopo 8′, time-out Luca Banchi. Il time-out serve, perchè gli ospiti con ottima difesa e seppur concedendo secondi tiri all’Umana, sono più precisi con Zanotti e Sanford, 14-19 dopo i primi 10′.
Secondo quarto e il canovaccio dell’incontro non cambia: Reyer Venezia senza idee e gioco, Carpegna Prosciutto Pesaro in difesa concede pochissimo e rimane sempre avanti (16-23 al 12′, 21-29 al 15′) con protagonisti diversi a partire da Zanotti e Moretti, finendo con Tyrique Jones che in area colorata diventa un vero enigma per gli orogranata, fantastica schiacciata del +8 pesarese su assistenza di Moretti. La Reyer rimane confusa e senza idee, e subisce la Vuelle che con l’eterno Carlos Delfino ritocca il massimo vantaggio ospite sul +10 di fine tempo, 30-40 all’intervallo.
Si rientra in campo e seppur un inizio di Watt a prendere per mano i compagni (stoppata su Demetrio clamorosa), Carlos Delfino con 11 punti personali nella frazione scava il solco da solo per il +17 ospite, 34-51, time-out De Raffaele. Nel momento più critico della Reyer Venezia, si scuote Stefano Tonut che con Julyan Stone piazza un 7-0 ossigenato, time-out Carpegna Prosciutto Pesaro con Luca Banchi a mettere ordine, 41-51 al 26′. Delfino, sempre lui, risponde per il 41-54, Venezia carica di falli gli avversari conquistando e trasformando liberi per il -7 al 28′ (47-54), Tambone e Sanford rispondono prima dei liberi di Watt che chiude il terzo periodo sul 51-59.
Ultimo quarto e la Carpegna Prosciutto Pesaro scappa ancora con Tambone e Zanotti, 51-63 a 7’54” dalla fine, time-out Reyer Venezia. L’antisportivo di Drell fa riemergere la Reyer che con la tripla di De Nicolao e un super Mitchell Watt si porta sul -4 a 4’46” dalla fine, time-out Luca Banchi in un PalaTaliercio “bollente”. Watt e De Nicolao danno il -2 Reyer a 3’55” dal termine, 63-65. Dopo un antisportivo chiamato a Daye, lo stesso ex Vuelle piazza il -1, seguito dal sorpasso di Michele Vitali per il 68-66 a 3′ dalla fine. Di Vee Sanford l’ultimo squillo pesarese perchè Venezia in difesa non concede assolutamente nulla compreso lo 0/2 di Simone Zanotti. Ci pensa Mitchell Watt infermabile a fissare la vittoria della Reyer Venezia. 77-68 il finale.
Sala Stampa
Luca Banchi (Pesaro)
Walter De Raffale (Venezia)
Umana Reyer Venezia – Carpegna Prosciutto Pesaro 77-68
Parziali: 14-19; 16-21; 21-19; 26-9.
Progressione: 14-19; 30-40; 51-59; 77-68.
Le pagelle
Umana Reyer Venezia
Julyan Stone 7: la solita energia, tanta, a servizio dei compagni e del pubblico. 8 rimbalzi e la stoppata su Sanford a fine match certificano quanto della vittoria ci sia anche il suo marchio.
Stefano Tonut 6: primo tempo spento e sottotono, presente nella prima rimonta con la folata offensiva da 5 per il -10 al 26′. Ultimo quarto dove perde alcuni possessi e gli viene preferito Vitali. Tanto sacrificio difensivo.
Austin Daye 7: quando è connesso e gioca per i compagni e non per se stesso fa la differenza. Non è ai livelli dei Playoff 2019, ma risulta uno dei migliori per continuità espressa. Cerca spesso Watt, a ragione, nell’ultimo quarto.
Andrea De Nicolao 7,5: ottima regia e capitano tutto-cuore a ordinare le manovre nella ripresa per l’incredibile recupero, La tripla del 55-63 è diventata alla fine decisiva nella reazione dell’ultimo quarto. Cerca insistentemente Watt nell’ultimo quarto, e ne ha ragione.
Victor Sanders 5,5: fatica in attacco, si danna l’anima in difesa (2 recuperi da cui nasce l’antisportivo di Drell nell’ultimo quarto), ma gioca solo 14 minuti, vengono preferiti altri.
Tarik Phillip 4: brutta partita, perchè il suo diretto attaccante lo batte e si fa beffa di lui in più occasioni. Male anche in attacco, non riesce a dirigere la squadra. Ultimo quarto a incitare compagni e squadra, ma non lo valutiamo di certo per questo.
Martynas Echodas 5,5: recuperato a referto dopo la partita di Bourg per lombalgia, a inizio secondo quarto cercato dalla squadra, poi fa da spettatore e con un Watt così non si può più entrare in campo…
Valerio Mazzola 5: dopo la gran vittoria di Bourg con la sua firma, soffre maledettamente l’intensità iniziale avversaria.
Jeff Brooks 5,5: solo 7′ giocati, non incide in difesa quanto in attacco.
Bruno Cerella: NE
Michele Vitali 6,5: tanta difesa, tanto sacrificio. E’ sua la tripla del sorpasso a 3′ dalla fine.
Mitchell Watt 8,5: pareggia il suo high in LBA Serie A (30). Diventa il cardine dell’attacco orogranata facendo soffrire a più riprese gli avversari, alla fine è giustamente è l’MVP del match. A giro e tiro è incontenibile, 3 stoppate autorevoli oltretutto.
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 5: 13 minuti giocati dove non segna assolutamente, i falli commessi con l’antisportivo a inizio ultimo quarto lasciano spazio alla Reyer.
Davide Moretti 5,5: cerca i compagni nel secondo quarto, per il resto non si fa mai vedere e va in panchina per incitare i compagni.
Matteo Tambone 6: parte in quintetto base ed è uno dei più positivi, in attacco fa buonissime cose, ma in difesa alla lunga la sua sofferenza si fa sentire.
Gora Camara NE
Simone Zanotti 6,5: sotto-canestro sportellate a go-go e tanta efficacia. Watt è un bruttissimo cliente, alla fine lo soffre abbastanza. Partita più che sufficiente comunque sia, ma quanto pesa quello 0/2 ai liberi finale…
Vincent Sanford 4,5: al di sotto totalmente dei suoi standard. 5 palle perse, 3/10 al tiro e poco reattivo.
Tyler Larson 6,5: quando è uscito per falli sul +4 Vuelle, la sua assenza si è fatta abbastanza pesare. A parte ciò, ottimo inizio, i falli lo limitano tanto con il passare dei minuti.
Leonardo Demetrio 6: 33 minuti di buone intenzioni. Non incide però in attacco e soffre l’energia avversaria cresciuta coil passare del tempo.
Carlos Delfino 7,5: il classe 1982 è stato lo spauracchio autentico del PalaTaliercio, chirurgico e perfetto al tiro con 9 punti consecutivi nel dare il +17. Poi, Julyan Stone e la difesa orogranata gli si incolla addosso nell’ultimo quarto, e alla fine lo si paga. 22 punti alla fine, semplicemente chapeau per Carlitos.
Tyrique Jones 6,5: soffre i falli commessi dopo un primo tempo sopra al ferro dove predica verticalità pura. Uscito lui, per Pesaro sotto-canestro finisce di fatto il match, compresa l’intensità.