Bologna, 7 novembre 2021 – Nella sfida dal sapore antico che sa pure di finali tricolore del 7° turno del girone di andata della LBA 2021-22, la Kigili Fortitudo Bologna ha la meglio vs la NutriBullet Treviso per 83-70 vincendo così la sua seconda gara in campionato e lasciando l’ultima piazza alla Carpegna Prosciutto Pesaro, KO ieri sempre al PalaDozza e contro gli odiati cugini bianconeri ed unica squadra fino a ieri caduta vs La F.
Una prova ricca di pathos e carica emotiva quella di oggi da parte della Kigili Fortitudo Bologna, indispensabile per superare gli schiaffi di Brescia di domenica scorsa ma, oltretutto repetita juvant, vitale per lasciare al momento sola in fondo alla classifica, anche emotivamente, la rivale Pesaro.
Una vittoria wire-to-wire come dicono negli States, condotta cioè sempre in vantaggio dal primo possesso e voluta fortemente da coach Antimo Martino, alla guida della Fortitudo nel campionato di A2 e vinto proprio superando in stagione regolare l’allora Dè Longhi Treviso con sempre Max Menetti al timone (a sua volta poi promossa via Playoffs pochi mesi dopo), con il ritorno in LBA dopo 10 lunghi anni.
Ma rispetto a tre stagioni fa (era il 2018-19), e con squadre logicamente cambiate, si è respirato questa sera al PalaDozza lo stesso clima infuocato e bollente di quel 31 marzo 2019. Merito senza dubbio di una Fortitudo che fin da subito ha fatto capire alla NutriBullet Treviso che musica avrebbe suonato contro di loro.
E la NutriBullet Treviso ha ceduto, non senza lottare ma partendo con il piede sbagliato (25-12 al 10′) e consegnando quel fervore agonistico all’avversaria che ne aveva un dannato bisogno, quel fremito nervoso che le ha permesso sempre di farla franca quando i ragazzi di Menetti han spinto fino al -1 del 4° periodo (61-60 con tripla di Matteo Imbrò al 33′).
Ma nelle stelle c’era scritto che oggi brillasse quella di Tommaso Baldasso da Torino, al suo 2° anno in Fortitudo Bologna e fino adesso famoso in biancoblu più per le sue ignavie che per le sue qualità tecniche, apprezzabili ma viste con poca continuità.
Oggi c’è tanto di suo in questa vittoria, pesantissima, della F di coach Antimo Martino e che potrebbe forse svoltare la stagione di una Fortitudo che deve però trovare alcune soluzioni ai punti interrogativi che rimangono irrisolti, uno per tutti l’uso di un Jeoffrey Grocelle che non ha fatto male (oggi…), ma che cavalcando un Leonardo Totè in ripresa, potrebbe essere sostituito magari con un’ala forte più agile e forte ed atleticamente con punti nelle mani.
Per la NutriBullet Treviso invece una sconfitta che non pregiudica nulla, con un record in stagione di 14 vinte su 18 qualche passaggio a vuoto è umano. Peccato però che questa sconfitta, per come si sia subita, ricorda molto quella di Napoli, successiva cioè ad una buona vittoria in Europa (vs Riga) e che aveva consegnato al PalaBarbuto una Treviso quasi svuotata di energie emotive all’inizio del match.
Oggi testo clichè, dopo cioè la bella vittoria in casa vs il Falco Szombathely in BasketballCL, ecco una nuova sconfitta con un inizio negativo e trascinatosi per tutta la durata del match, incidendo in modo assoluto sull’economia della partita. E’ vero che la mentalità e soprattutto la continuità di prestazione la si acquisisce con il tempo, quindi sarà su questo che Max Menetti dovrà lavorare per aiutare la sua squadra a fare quel passo in avanti ulteriore che serve.
Del resto, come dire in parole povere, ad ognuno il suo!
Sala Stampa
Max Menetti
Kigili Fortitudo Bologna – NutriBullet Treviso 83-70
Parziali: 25-12; 19-25; 13-14; 26-19.
Progressione: 25-12; 44-37; 57-51; 83-70.
Le pagelle
Kigili Fortitudo Bologna
Brandon Ashley 7,5: di sicuro uno che sprizza energia, e non solo, da tutti i pori. La sua presenza in campo vuol dire quell’atletismo che alla Fortitudo serve(irebbe) come il pane, non avendone a quantità industriali nel roster, Procida a parte. Zompa e segna, e che vuoi di più? Commette anche qualche fesseria ma oggi è andata bene, 3 stoppate da sommare ai 10 p.ti ed ai 5 rimbalzi.
Jon Axel Gudmundsson 6: dell’ottimo inizio della Fortitudo lui è la nota stonata con 1/5 al tiro dal campo al 20′. Ma aldilà di questo appare fuori misura e quasi spaesato. Però alla fine i suoi numeri svelano perchè forse deve(ovrebbe) restare in Fortitudo, colleziona cioè 6 rimbalzi e 2 assist in 26′ di gioco…Mr. Utility in salsa biancoblu?
Jabril Durham 8: la sua azione di gioco ma specialmente quella di gestione dei ritmi è chiaramente di buonissimo livello. Se la Fortitudo parte bene lo deve alle sue letture, al 20′ ha già smazzato 4 assist e 3 rimbalzi e dato il via al vantaggio che poi andrà avanti nel match. L’addio a Malachi Richardson insomma non è stata una mossa cattiva. Chiude con 10 p.ti, 6 assist e 3 rimbalzi ma oltretutto fa vedere di essere un vero leader in campo.
Stefano Mancinelli 6: The Captain entra, come sempre, per dare fiato Benzing e non si fa cogliere impreparato anzi, frega Sims con un buono e fallo di antica memoria. Per lui 10′ di gioco.
Geoffrey Groselle 6,5: partenza della Madonna, sempre da post basso, irridendo quasi un sonnolento Henry Sims. Movenze stile anni ’70 ma oggi molto, ma molto efficace almeno nella fase iniziale del match. Quindi bene oggi ma se giocasse di più Totè al suo posto eccetera eccetera?
Pietro Aradori 7: Pietro oggi sembra uno di Treviso nel senso che inizia male, tirando male e forzando quando non dovrebbe farlo ed eseguendo spesso con troppa lentezza. Però (notizia), difende benino su Michal Sokolowski che si becca da lui anche uno stoppone sotto canestro, nel presuntuoso tentativo di rifilargli “un cameriere”. Per lui 11 p.ti e la maggior parte del 4° periodo.
Gabriele Procida 6+: buonissimo inizio del canturino, come quasi tutti i suoi compagni di gioco. Sparisce poi nel clima da combattimento del match ma il suo mattoncino lo porta.
Robin Benzing 8: male il suo start, 0/4 di cui uno vicino al ferro, due triple con spazio ed almeno, sulla terza tripla però in transizione, Bortolani fa fallo e gli concede 3 liberi. Ma al 20′ di gioco chiude con 12 p.ti, segno che la sua esperienza ormai gli consente anche un inizio balordo mentre tutti gli altri attorno fanno rumore. Nel secondo tempo ancora bene, 19 p.ti alla fine e 4 rimbalzi,
Leonardo Totè 7-: appena entra in campo, ultimi 3′ di gioco nel 2° periodo, fa subito un buon canestro ma grazie ad un assist al bacio di Durham. E quando viene rimesso in campo non smette di lottare, sebbene dietro non dia la sensazione di applicarsi quanto il suo fisicaccio gli consiglierebbe. Però è presente, si muove come un pachiderma in Groselle style, ma allora perchè tenersi l’americano se Leo è la sua fotocopia tricolore vicino al ferro? In 10′ di gioco 6 p.ti e 2 rimbalzi.
Tommaso Baldasso 9: segna una tripla al primo tiro non appena tocca il legno del PalaDozza, evento simile alla comparsa di una cometa nel cielo dall’inizio dell’anno. Poi, dopo molto tempo però, un’altra piccola perla quando Treviso, nel 3° periodo, fiata sul collo della F sul -2 (53-51), uscendo da una situazione complessa. Idem con un triplone nel 4° periodo ed ancora un’altro ed un’altro ancora, riportando la Fortitudo Bologna sul +9 (69-60) e decidendo il match! Beh, che abbia un buonissimo tiro lo sappiamo, gestire la squadra a certi livello però lo deve dimostrare, oltre che a “sentire” se stesso, il coach di turno e non dar retta a cattivi maestri. Il talento c’è, ora deve ritrovare serenità e continuità di rendimento per esplodere definitivamente. Per lui 14 p.ti e 2 assist.
NutriBullet Treviso
DeWayneRussell 6+: Beep Beep Russell oggi folleggia molto poco all’inizio, con il passare dei minuti migliora ma lo si vede a sprazzi mentre Treviso avrebbe bisogno delle sue illuminazioni ed accellerazioni. Prova sufficiente ma meno positiva rispetto a quanto abbiamo visto di recente, merito anche di Durham che lo limita parecchio. Otto punti per lui e 6 assist.
Enrico Vettori n.e.
Giordano Bortolani 6,5: Menetti lo mette in campo quasi per disperazione, visto l’inizio passivo dei suoi. E come capita sovente, il gioiellino risponde presente con 5 p.ti in un amen che riaccende la fiammella trevigiana. Veramente un giocatore di assoluto livello ormai. Però con il passare dei minuti si dissolve come il suo spirito guerriero mente Treviso cerca di risalire. Comunque 12 p.ti e 4 rimbalzi.
Matteo Imbrò 6: debutto in LBA in questa stagione per lui dopo quello in Europa di 4 giorni fa, rientro assoluto a seguito del malanno al gomito subito in Supercoppa. Cerca di mettersi in ritmo ma perde palla e poi spara a salve. Ad inizio 2° periodo però va da tre ma il suo passo è ovviamente lento e macchinoso, come non mai. Ma se lo lasci solo da tre colpisce, suo il tiro dall’arco del 61-60 del 4° periodo, prima che Baldasso cancelli tutto! Sei punti per lui e 2 assist.
Davide Casarin 4: il puteo non impatta al massimo quando viene spedito in campo. Periodo difficile per lui, coraggio Davide e stringi i denti!
Matteo Chillo 5: come sempre entra in campo dalla panca e segna la prima tripla per i suoi, sempre pronto a darsi da fare insomma, con umiltà e dedizione. Poi il vuoto, oltre ad una difesa così così sui lunghi della F.
Henry Sims 8+: se Groselle parte a razzo, lui parte malino (eufemismo), ma è in ottima compagnia, visto che i compagni sembrano addormentati. Dopo poco, entra Jones per sostituirlo. Ma quando rientra in campo, griffa un 2° periodo da 14 p.ti (di cui una tripla), e 4 rimbalzi, guidando la risalita di Treviso. Non si ferma nel 3° periodo e consente a Treviso di trovarsi, nel 4° periodo, ad un soffio dall’aggancio. Commette però due errori quando servirebbe risalire dal -9 by Baldasso, suo compagno di promozione dalla A2 nel 2019…Ma lo si può bacchettare per questo? Per lui 24 p.ti, 7 rimbalzi ed 1 assist, tecnicamente MVP del match con 27 di valutazione.
Michal Sokolowski 5-: il polacco non da un grande contributo su i due lati del campo, come però i suoi compagni che partono con lui in startin’ five. Però la sua battaglia con Aradori è un’attrazione del match (e per gli amanti del genere). Il polacco però si non imprime la sua verve, spento rispetto al solito e di sicuro non va, solo tre tiri per lui dal campo.
Tomas Dimsa 4: segna due liberi al 5′ di gioco e sono i primi due punti per Treviso e quanto spiega quasi tutto, direi. Prova incolore, quasi asettica, appare abulico e spento. Inspiegabile questo suo double-face, un drago in Europa, un fantasmino a volte in LBA…
Aaron Jones 6-: entra per un Sims un pò lisergico e pare più energico ma dura poco, 0/2 al tiro e poco altro. Ma quando rientra alza anche lui i ritmi della sua gara, almeno fino al 20′ ma non incide come dovrebbe. Si spegne con il tempo, 6 p.ti.
Nicola Akele 5+: anche lui entra alla camomilla dall’inizio e, come Tomas Dimsa, non riesce mai ad entrare in gara. Altro fattore da studiare e d’analizzare. Raccatta almeno 8 rimbalzi…
Fabrizio Noto/FRED
@Faberrnoto