Kam”jans’ke, 8 dicembre 2021 – Doveva essere la gara della svolta di una stagione nata male e che sta continuando peggio, si è tramutata invece nell’ennesima bastonata europea: il Prometey batte nettamente per 89-56 una Dinamo Sassari mai in partita e la elimina dall’Europa con una gara ancora da giocare.
La bella prestazione di Bologna sembrava aver risvegliato un gruppo apparso moribondo per mesi, ma la trasferta ucraina ha di nuovo fatto intravedere i limiti di una rosa ancora lontana dall’essere definita una vera squadra, prendendo 33 punti di scarto e sparendo dal campo dopo soli 10 minuti di gioco. L’obbiettivo era ribaltare la sconfitta dell’andata, la speranza è durata una manciata di minuti.
Coach Bucchi ha dovuto fare i conti con una squadra apparsa subito col fiatone, anche a causa della seconda trasferta consecutiva in pochi giorni, mai capace di reagire e scioltasi alle prime difficoltà davanti ad un Prometey in gran forma.
La squadra di coach Gingburg ha dominato in lungo e in largo grazie alla vena realizzata clamorosa delle sue bocche da fuoco: l’ex brindisino D’Angelo Harrison, autore di 17 punti, ma soprattutto il duo D.J. Kennedy e Chris Dowe, che con le loro doppie doppie, rispettivamente 16 punti e 11 rimbalzi e 15 punti e 10 rimbalzi, hanno passeggiato sopra una Dinamo completamente inerme.
Per Sassari un’altra gara da dimenticare in una stagione diventata improvvisamente drammatica, ad un passo dall’ultimo posto in LBA e già fuori dall’Europa, dove gli unici a salvarsi sono stati l’ultimo arrivato Gerald Robinson, solo 5 punti ma 7 assist, e Jason Burnell, apparso finalmente in ripresa dopo le ultime brutte prestazioni in campionato e autore di 12 punti.
Abbandonata la Champions League, il Banco è costretto a rituffarsi immediatamente nel campionato e la sfida di domenica prossima e di quelle che evoca ricordi cupi ai tifosi sardi: la Reyer Venezia, capace di strappare lo scudetto dalle mani della Dinamo appena due stagioni fa, impensabile se si pensa alla situazione attuale dei biancoblu.
La sfida contro i lagunari sarà l’ultima spiaggia per riagganciare al volo un treno Final Eight probabilmente già troppo lontano per la squadra di Bucchi, che forse farebbe meglio a concentrarsi sul terminare nella maniera più serena possibile una stagione nata male, ma che sta continuando peggio, scacciando definitivamente i brutti pensieri di una classifica preoccupante.
Sala Stampa
Jason Burnell: “Questa sera non abbiamo giocato. Siamo entrati in campo totalmente senza energia, non abbiamo lavorato a rimbalzo e non ci siamo trovati sul campo, come se non fossimo pronti per giocare. Dobbiamo subito voltare pagina, consapevoli che dobbiamo essere più tosti fisicamente e mentalmente nelle sfide che ci attendono”.
Piero Bucchi: “questa sera non abbiamo giocato, arrivavamo da una partita disputata con grandissima intensità domenica in campionato e questa sera abbiamo dimostrato di non avere le energie per ripetere la stessa prestazione. Ovviamente l’energia che abbiamo portato in campo questa sera non bastava per vincere una partita su questo campo contro un avversario come Prometey. Ora dobbiamo dimenticare questa partita, recuperare le energie fisiche e mentali e ritrovare quell’intensità e aggressività vista domenica, non certo quella viste questa sera”.
Prometey – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 89-56
Parziali: 27-15; 18-17; 20-9; 24-15
Progressione: 27-15; 45-32; 65-41; 89-56
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
David Logan 4: in palese difficoltà fisica e non da oggi. Come a Bologna non è quasi mai lucido nelle giocate e perde una marea di palloni (5) che aiutano gli ucraini a scavare il solco.
Gerald Robinson 5: uno dei pochi a provarci veramente. Riesce miracolosamente a smazzare 7 assist, nonostante la poca verve realizzativa dei compagni, ma fatica tremendamente al tiro.
Filip Kruslin 4: sembra essere tornato il Kruslin indolente della passata stagione. Capisce subito che non è serata e si innervosisce, sparacchia senza coscienza da qualsiasi posizione, ma la palla non vuole proprio entrare.
Giacomo Devecchi s.v.: entra solo per 5 minuti, senza lasciare il segno, ma con la Dinamo di questa sera neanche Zorro ce l’avrebbe fatta.
Kaspar Treier 4,5: in difesa prova a salvare l’onore, rubando persino un paio di palloni, ma in attacco è il solito fantasmino Kaspar.
Jason Burnell 5,5: fatica in avvio, poi inizia a carburare e prova a trascinare i compagni che invece spariscono dal campo. Unica nota positiva della serata, la vena realizzativa ritrovata di un Burnell finalmente pericoloso anche in attacco.
Eimantas Bendzius 5: si sacrifica in difesa prendendo anche 7 rimbalzi e facendo una stoppata, ma perde lucidità al tiro, anche se neanche il miglior Bendzius della carriera avrebbe salvato questa Dinamo dalla disfatta.
Christian Mekowulu 4,5: nel primo sembra essere in gran serata segnando 8 punti, poi si adegua alla brutta serata della squadra e abbassa i giri del suo motore, facendosi divorare dai lunghi avversari.
Tyus Battle 4: già con le valige in mano da tempo, prova a lasciare un buon ricordo di se senza riuscirci. Costretto a scendere in campo per l’assenza di Gentile, è uno dei pochi a trovare il fondo della retina, ma in difesa è il solito telepass.
Ousmane Diop 4: gioca solo 6 minuti, tutti nel primo tempo, riuscendo persino a perdere due palloni in un amen. Nel secondo tempo Bucchi lo dimentica in panchina e non sembra una cattiva idea.
Giovanni Olmeo