Casalecchio di reno (BO), 6 gennaio 2022 – Colpo esterno della matricola Bertram Derthona Basket nel recupero del 13° turno del girone di andata della LBA 2021-22 sul parquet casalingo dell’UnaHotels Reggio Emilia per 84-89, una vittoria che fa seguito a quella del turno precedente in casa vs la Reyer Venezia disputato prima di Natale e che quindi mette in una posizione molto interessante i leoni bianconeri in ottica Final Eight di Coppa Italia 2022 di Pesaro.
Una vittoria ottenuta con pieno merito dalla Bertram Derthona Basket vs una delle squadre più in forma del campionato, sebbene i contagi da covid delle ultime settimane abbiano causato per tante di esse in LBA una perdita di connessione con il lavoro in palestra e quindi del feeling con le gare ufficiali, mostrando oggi ad esempio un’UnaHotels Reggio Emilia oggettivamente poco reattiva fin dalla prima palla a due, come invece si era visto spesso fino ad oggi.
Così, in un match caratterizzato in larga parte dal tiro da tre fin dal primo possesso (41 tiri in totale per i piemontesi, 35 per i padroni di casa), con la disposizione a zona della Bertram Derthona Basket per tutto il primo periodo e per buona parte del resto della gara, l’UnaHotels Reggio Emilia ha pagato a caro prezzo un negativo 28,6% vs il 43,9% dei bianconeri, quasi sempre in vantaggio fino a toccare un massimo di 9 lunghezze verso la fine (77-86) e che gli ha consentito soprattutto di gestire cadenze della partita ma soprattutto di non subire più del dovuto la strapotenza di un Mikael Hopkins a dir poco straripante nei numeri al 40′: 28 p.ti e 13 rimbalzi più 2 assist, per un 39 di valutazione che ammette poco repliche.
Per questo motivo il 22-20 del 10′ di gioco suonava un pò già come una nota stonata per la squadra di Attilio Caja nonostante avesse trovato il modo di piazzare un 8-0 di parziale dopo il 14-17 del 6′ di gioco: troppi errori per i reggiani al tiro contro la zona bianconera a protezione del proprio ferro per gestire un Tyler Cain in affanno post-covid e l’assenza di Jalen Cannon, surrogato da Chris Mortellaro in modo non proprio brillante.
E negli altri due periodi successivi il refrain della gara non mutava: UnaHotels Reggio Emilia a dare molto palla sotto canestro (alla fine saranno 32 i tiri da dentro l’arco, molti di questi dentro il pitturato e con lodevole 56,3% finale), e Bertram Derthona Basket invece a trovare spesso canestri dalla lunga che la tenevano comunque sul 42-40 al 20‘ anche dopo aver toccato il +8 nel punteggio (30-38 al 18′), ora grazie ad Ariel Filloy, ora grazie a JP Macura e Jamarr Sanders. Idem nel 3° periodo, con Reggio Emilia comunque sempre illuminata dal solito, grande Cincia ed a tratti anche da Arturs Strautins.
Nel 4° periodo poi, ad inizio del quarto, ecco lo strappo del Derthona Basket grazie ad un inaspettato ed insospettabile Luca Severini e prima del Chris Wright’s Show (62-70 con 0-7 di parziale al 33‘ di gioco), che l’UnaHotels Reggio Emilia non riusciva più a colmare cavalcando il binomio Andrea Cinciarini-Mikael Hopkins e poggiandosi su Arturs Strautins ed Osvaldas Olisevicius, nonostante l’ala lituana mettesse la solita bomba impossibile regalando un pò di suspence al finale della partita (84-88 a -13″ dal termine), che però si chiudeva ineluttabilmente sull’84-89.
Passo falso quindi per l’UnaHotels Reggio Emilia, a ben vedere comunque mai schiacciata dagli avversari e che potrà giocarsi tutto nelle prossime due, durissime gare prima della composizione delle Final Eight di Coppa Italia a Trieste e vs la Virtus Bologna già domenica 9 gennaio mentre scroscianti applausi per la tempra e la qualità del gioco della Bertram Derthona Basket, già ammirata in Supercoppa questa estate e che adesso mostra cenni di ripresa nella sua coralità. Sì, forse troppo dipendente dal tiro da tre ma osservando i suoi numeri appare palese come questa squadra abbia nella propria faretra diverse frecce acuminate, attenti quindi a questi leoni bianconeri!
Sala Stampa
UnaHotels Reggio Emilia – Bertram Derthona Basket 84-89
Parziali: 22-20; 20-20; 19-20; 23-29.
Progressione: 22-20; 42-40; 61-60; 84-89.
Le pagelle
UnaHotels Reggio Emilia
Stephen Thompson 5: parte in quintetto ed è sua la prima tripla di squadra, svegliando così il torpore biancorosso dalla lunga, poi scompare in panca fino al 20‘. Quando rientra purtroppo non lascia il segno. Chiude con 3 p.ti, male per uno straniero come lui, tiratore e con punti nelle mani, in chiara mancanza di fiducia oggi ma che forse dovrebbe far riflettere sul medio-lungo periodo.
Mikael Hopkins 8,5: una presenza cestistica molto, molto positiva per l’ex-Cedevita, centro a dir poco quadrato ed ottimo per la LBA nonostante non sia quel centrone tipico, dal fisico possente bensì agile e mobilissimo. Al 20′ di gioco ha già messo in carniere 14 p.ti (con tripla), e 9 rimbalzi ma alla fine del match raddoppia lo score nel punteggio (28) e cattura fino a 13 rimbalzi, servendo anche 2 assist. Giocatore che oggi è imprescindibile per questa Reggio Emilia.
Leonardo Candi 5: il Capitano mette piede in campo per dare fiato al Cincia ma prima di farlo rimpiangere, quando l’ex-Olimpia si siede per rifiatare, ci vorrà un pò di tempo perchè Leo appare pure oggi ancora fuori giri, lontano parente di quel bel giocatore che s’era anche conquistato di recente l’azzurro. Tre punti e 3 rimbalzi per lui.
Bryant Crawford 4: anche lui entra, come sempre, dalla panca ma questa volta non riesce mai ad imprimere quel cambio di passo che si solito consegna alla gara ed alla sua squadra. Eloquente il suo 1/7 dalla lunga che lo limitano a soli 6 punti ma, nei termini valutativi, mostra un -4 finale che ne spiega quanto abbia toppato la gara.
Andrea Cinciarini 8: poco da dire per un giocatore che veramente sposta gli equilibri in LBA. Al 20‘, ad esempio, è già in doppia cifra (11 p.ti), ed ha già distribuito ben 6 assist! Al 40′ di gioco conta 14 p.ti e ben 13 assist, difficile che si possa pretendere da lui di più!
Justin Johnson 3: casus particolare perchè Giustino, quando sente il profumo della LBA, non ne imbrocca una di gara che sia tale. Pure oggi parte in startin’ five ma non riesce a mettere dentro un canestro che sia uno, al 20′ è il peggiore con un netto -3 di valutazione. Nel secondo tempo meno peggio ma sempre male, veramente da capire come si possa tirare con il 18% da tre in campionato e con il 61%, ripeto, il 61% in Europa…
Osvaldas Olisevicius 6: dopo il tracciante con vittoria nel match vinto allo scadere alla Vitifrigo Arena di Pesaro l’ala lituana riparte con un primo tempo non alla sua altezza delle più recenti esibizioni in attacco, basti pensare all’inusuale 0/3 dalla lunga che condiziona l’andamento della gara. Però si fa apprezzare nella seconda parte del match in difesa, mentre quanto tira dalla lunga colleziona un bruttissimo 1/7. Alla fine 14 punti non spiegano un gran lavoro globale fatto di 4 rimbalzi, 4 assist e ben 4 recuperi.
Momo Diouf 6: il lungo azzurro entra per poco tempo, solo 5′ di gioco per lui ma si rende protagonista sia una stoppata beccata da Mike Daum che però gli restituisce seduta stante, al ribaltamento della stessa azione! Poi Caja se lo dimentica in panchina anche se, onestamente, difficile fare a meno dell’Hopkins di oggi.
Stefano Colombo, Filippo Baldi Rossi e Federico Bonacini NE
Bertram Dethona Basket
Cristopher Mortellaro 3: ok, non doveva certamente essere lui a togliere le castagne dal fuoco oggi al team di Marco Ramondino in assenza pure di Jalen Cannon e di base per dar fiato a Tyler Cain, ma la sua presenza in campo è stata forse più nociva che altro.
Chris Wright 9: un playmaker come lui consente di fare molte cose, non solo in attacco, ma specialmente quando in difesa sei costretto a centellinare la (poca) benzina che hai in corpo come team per le ben note vicende al covid. Ma quando hai un giocatore come lui che è in grado di comandare, letteralmente, gioco e squadra nel 4° periodo, allora la maggior parte del lavoro è fatto! Ed oggi questo giocatore forse troppo sottovalutato e passato in questi anni attraverso anche Reggio Emilia, mette la sua firma da MVP da 20 p.ti (16 solo nell’ultimo quarto!), 5 assist e 2 rimbalzi. Vince, anche se di poco, la sfida a distanza vs Il Cincia nel computo complessivo del match e se la Bertram Derthona Basket si qualificherà alle sue prime, Final Eight di Coppa Italia, deve molto a lui.
Riccardo Tavernelli 6,5: il Capitano oggi non brilla come nel passato, mette una gran tripla dopo due errori e poi solo il libero nel finale che sigilla il finale ma i suoi 3 assist e 4 rimbalzi ne tracciano un match di sostanza.
Ariel Filloy 7,5: difende, attacca, serve assist, quando entra in campo la Bertram Derthona Basket ha sempre, sempre da lui spesso fattori positivi. Domanda: è mai possibile che la Reyer Venezia lo abbia fatto andar via quando questo ragazzo, dimostrandolo anche a Pesaro lo scorso anno, offre ormai anche 18-20′ di gioco a gara ma sempre di grande qualità? Chiude con 13 p.ti e 4 assist, con il 50% da tre!
Bruno Mascolo s.v.: pochissimo in campo, difficile dare una valutazione.
Luca Severini 7,5: il prodotto della Virtus Siena mette i punti decisivi oggi ad inizio 4° periodo che lanciano la Bertram Derthona Basket verso la vittoria. Sette punti, pesantissimi che ne determina il voto finale insieme a 2 assist.
Jamarr Sanders 8-: l’ala americana dipinge basket oggi, centrando la retina da fuori in modo spaventoso (5/6), conferendo solidità all’attacco bianconero, raccogliendo anche 7 rimbalzi e servendo 3 assist. Il meno nel voto è dovuto alle 5 palle perse, troppe…
Mike Daum 7,5: la sua pallacanestro non è bella a vedersi ma dannatamente efficace, con delle giocate di cui almeno un paio oggi finiranno negli highlights di questa 13^ giornata. Il bottino alla fine non è succulento, con 12 p.ti (5/15 dal campo…), e 7 rimbalzi più 2 assist pur mancando di cattiveria sotto le plance con tutto quel ben di Dio in centimetri e braccia che si ritrova ma piace, eccome se piace!
Tyler Cain 4: prova sottotono per il 3° miglior rimbalzista della LBA ma si sapeva dopo le voci di covid dei giorni scorsi. Comprensibile insomma. Per lui zero tiri, 2 p.ti ai liberi e 3 rimbalzi.
JP Macura 7,5: giocatore essenziale per questa squadra disegnata dal duo Bartocci-Ramondino, perchè perimetrale ma anche buono vicino ai ferri quando riceve la sfera. Mette un tiro da tre fuori equilibrio, dall’angolo, senza senso e si becca il solito antisportivo per proteste. Per lui 14 p.ti, 3 rimbalzi, 3 recuperi e 3 assist.
Leonardo Rota e Pietro Lisini NE
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto