Bologna, 12 gennaio 2022 – In una serata dalle tante insidie la Virtus Bologna è riuscita a portare a casa una partita non semplice, non scontata, issandosi al secondo posto del Girone B insieme a Gran Canaria e Valencia dietro al Buducnost capolista.
Alla prima partita senza Milos Teodosic, infortunatosi nella ultima gara di campionato, la Segafredo era chiamata a dare una risposta di squadra per dimostrare che era in grado di vincere anche senza il suo deus ex machina e così è stato, anche se nel finale ha corso qualche pericolo di troppo per avere ragione dei coriacei transalpini.
Inizio scarburato della Virtus, con la palla troppo ferma, nella ricerca quasi ossessiva di uno scentrato Amar Alibegovic e con la difesa che ha mostrato le solite amnesie difensive, soprattutto nel reparto lunghi, spesso in ritardo nelle chiusure, tanto che Sergio Scariolo è dovuto ricorrere presto ai servizi di Kyle Weems, rientrato in gruppo dopo un tampone falso positivo che lo aveva fermato domenica scorsa.
Il ritorno di Nico Mannion, fermo dal derby di Eurocup contro la Reyer Venezia, ha dato un po’ di verve alla squadra bianconera, che però ha continuato a soffrire i pick and pop avversari, soprattutto di un Pelos autore di 8 punti nel primo tempo.
Dopo l’intervallo lungo è rientrata meglio in campo la squadra guidata questa sera da Gérald Simon, in contumacia dell’head coach Laurent Legname assente causa positività al COVID-19, che ha sfruttato la vena ritrovata dell’ex trentino Jacorey Williams portandosi sul +6, ma a questo punto l’ingresso di Cordinier e Jaiteh ha cambiato completamente l’inerzia della partita, aumentando i ritmi offensivi, ma soprattutto chiudendo le linee di passaggio ed impedendo i tiri aperti dall’arco degli avversari.
Arrivati al massimo vantaggio di +11 la Virtus ha forse tirato su le mani dal manubrio troppo presto, e ciò ha permesso ai francesi, guidati dall’ex varesino Jalen Jones e da Roos, di riavvicinarsi, ma l’ennesima bomba di Kyle Weems ha portato sul +8 a 50″ dal termine i suoi compagni sembrava chiudere la partita. Niente di più falso, fra palle perse ed amnesie difensive i bianconeri permettevano agli avversari di riavvicinarsi, e solamente la precisione ai tiri liberi ha permesso di vincere per la seconda volta una partita che sembrava già chiusa.
Le note positive in casa bolognese, oltre alla vittoria, sono state il rientro di Nico Mannion, molto più pronto di quello che ci si potesse aspettare, i minuti atletici di Cordinier, dopo il rientro di domenica scorsa, e la prova molto solida, finalmente anche ai liberi, di un Jaiteh in crescita.
Solita nota sull’arbitraggio: psicadelico.
Virtus Segafredo Bologna vs Mincidelice JL Bourg en Bresse 83-82
Parziali: 22-17; 21-25; 17-11; 23-29
Sala Stampa
Pagelle
Amedeo Tessitori 6,5: dopo i 7 minuti di domenica scorsa questa sera ha dato un grande contributo, soprattutto difensivo, sforzandosi di mettere pressione ai tiratori avversari sul perimetro.
Nico Mannion 7: dopo 2 mesi un bel rientro, gioca più di 13 minuti, dando ritmo all’attacco senza paura dei contatti, incoraggiante.
Marco Belinelli 6+: il su 6/6 ai liberi aiuta a portare in porto un match che si era complicato enormemente, anche se la mira stasera non era quella dei giorni migliori.
Alessandro Pajola 6,5: in lenta ripresa, non è ancora il mastino dei Baskerville dell’ Arcoveggio, ma sopperisce alla mancanza del n° 44 smazzando ben 9 assist.
Amar Alibegovic 5: è la Penelope virtussina, dopo la bella tela di domenica scorsa, questa sera l’ha disfatta con una prestazione distratta e a tratti incomprensibile.
Michele Ruzzier 6-: parte in quintetto, inizia benino, attaccando con profitto il canestro avversario, ma dietro è spesso in ritardo sbilanciando tutta la difesa.
Mouhammadou Jaiteh 7,5: il migliore dei virtussini, con il suo ingresso la difesa cresce esponenzialmente, chiude ogni spazio e si fa sentire anche sotto il canestro avversario, e ai liberi chiude co un inusuale 3/4.
Ty-Shon Alexander 6+: ha le polveri bagnate, ma il suo ingresso nel secondo tempo coincide con il miglior momento difensivo della serata.
Jackaar Sampson 5: leggero, non riesce ad incidere né in attacco, né in difesa, al momento si sta rivelando un acquisto errato, per ruolo e per atteggiamento.
Kyle Weems 7-: anche stasera il più impiegato fra i giocatori di Sergio Scariolo, solito collante, mette 3 bombe decisive nell’ultimo quarto, deve giocare troppi minuti da 4, il meno per le due leggerezze nel finale di partita .
Isaia Cordinier 7: decisivi i suoi cambi di ritmo nel terzo quarto che spostano l’inerzia della partita verso la Segafredo, in crescita fisica dopo il lungo stop, giocatore importantissimo nello scacchiere virtussino.
Rasheed Sulaimon 6: per quasi tutta la partita un fantasma, si rianima nel finale e dalla lunetta è implacabile nella roulette dei tiri liberi finali.
Alexandre Chassang 5,5: si vede poco, se non per una bomba ed un apio di assist, ma nelle tonnare sotto le plance risponde assente.
Hugo Benitez 6+: il giovane virgulto fa intravedere doti non comuni, un assist sulla linea di fondo da stropicciarsi gli occhi fa intravedere tutto il suo potenziale, da tenere d’occhio.
Maxime Courby 6,5: si dimostra tiratore esiziale da 3 dando fastidio alla difesa bianconera, in Eurocup sta tirando con un incredibile 12/17 dalla lunga distanza.
C.J. Harris 5: l’ex Wake Forest stasera si è perso, impalpabile, ha sofferto molto la pressione delle guardie avversarie, male.
Pelos 6,5: nel primo tempo da molto fastidio con il suo pick and pop, facendo ammattire i pari ruolo avversari, nel secondo tempo scompare.
Jalen Jones 7: dopo un avvio difficile nel secondo tempo l’ex varesino trova il modo di dare molto fastidio ai lunghi bolognesi sgusciando a centro area e permettendo ai suoi colori di giocarsi la partita fino alla fine.
Jacorey Williams 6,5: anche lui nel primo tempo lascia spazio ai suoi compagni più perimetrali, ma nella ripresa fa a fette Sampson.
Maxime Roos 7,5: è il migliore dei suoi, nel primo tempo smista palloni e difende, nel secondo è molto pronto a raccogliere tutto quello che passa dalle sue parti tramutandolo in canestri.
Julien Axel 6+: gioca un ultimo quarto molto incisivo dirigendo la rimonta francese, ma, fortunatamente per la Segafredo, non fa mai canestro dalla lunga distanza.