Il derby non è una partita come le altre, recita uno dei proverbi sportivi . Ed è stato proprio così tra queste due formazioni che già all’andata avevano dato vita ad un match appassionante e risolto solo nell’ultimo minuto.
Questa partita però a livello di pathos, di emozioni ed anche di giocate tecniche è stata di un livello superiore rispetto sia alla partita d’andata che alle ultime giocate dalle due compagini.
Razionalmente si fa fatica a credere che la Limonta sia riuscita a vincere contro una squadra più lunga, più completa, più fisica, più atletica e più esperta, specie considerando che dopo pochi minuti del terzo quarto le rossonere sestesi erano avanti di 18 punti.
Invece è successo e qui cercheremo di capire come. Certamente non guardando il boxscore, dato che Geas è stato superiore nelle percentuali di tiro da 3 e nei rimbalzi, due dati che di solito vanno a braccetto con la vittoria.
Ve ne sono però altri due che già danno indizi più precisi: il primo sono i soli 5 liberi tentati dalle ragazze di Zanotti, segno che nonostante la stazza superiore, nonostante la lunghezza del roster Costa è stata bravissima a portare Geas sul suo terreno preferito e cioè ritmo alto, poche palle in post a Graves e Trucco o Ercoli a costo di scoprirsi sul perimetro contro le varie Crudo e Panzera.
Mossa che sembrava suicida all’inizio con Geas che oltre a segnare triple aperte aveva il totale controllo dei tabelloni ma che invece si è rivelata corretta perché le sestesi non sono squadra che predilige ritmi alti e danno il meglio quando riescono a giocare a ritmo controllato mettendo in ritmo le varie Gwathmey e Graves.
Certo Geas si è complicata la vita sbagliando troppi canestri facili e buttando via tanti palloni banali ma tanto merito va dato alla difesa ordinata da Seletti molto aggressiva e pronta a fare scommesse che hanno pagato.
A parte ovviamente Spreafico e Villa, la giocatrice chiave per Costa è stata Vaughn a mio parere poiché ha dato nel secondo tempo quella fisicità sotto le plance che ha fatto la differenza, rendendo la vita difficile sia a Graves che a Trucco.
Per le rossonere sestesi un brutto ko più per come è venuto che per la sconfitta in sé. Quando si viene rimontati da uno svantaggio di quasi 20 punti è ovvio che prevalga l’amaro in bocca. Però non bisogna nemmeno dimenticarsi le tante cose buone viste sul parquet.
Una ritrovata precisione dalla lunga specie da parte di Crudo, una Valeria Trucco dominante, buone trame di gioco contro la zona e una discreta gabbia che aveva limitato Matilde Villa.
Da qui bisogna ripartire incanalando la rabbia e la delusione in sentimento di pronto riscatto perché ora arriveranno ( contagi permettendo) due partite da vincere assolutamente, recupero contro Faenza e poi Empoli in casa.
Per Costa due punti fondamentali nella corsa salvezza che fanno guardare al futuro con positività. Il calendario prevede trasferta a Faenza e scontro in casa contro Moncalieri. Con 4 punti potrebbero partire tutta una serie di ragionamenti che ad oggi sono fuori luogo. Aspettiamo due settimane, poi ci sarà la sosta e si vedrà il da farsi anche sul mercato
IL TABELLINO: LIMONTA COSTAMASNAGA – GEAS SESTO SAN GIOVANNI 76 – 74
LE PAGELLE
DOTTO C. 5,5: dopo una prima parte di stagione dove ha tirato la carretta giocando praticamente sempre 40 minuti, ora Zanotti la sta gestendo diversamente; oggi ha giocato comunque una partita onesta ma non certo una delle sue migliori
CRUDO 5: parte bene con due triple in attacco che danno l’illusione di trovarsi di fronte la Sara del derby d’andata. Purtroppo per coach Zanotti non è così, si spegne come una candela a Trieste durante la bora combinando parecchi disastri offensivi e difensivi.
TRUCCO 7,5 : una spina nel fianco per Costa che subisce le sue triplone ma non i suoi tiri dalla media e da vicino. Se vuole diventare una top player deve essere più cattiva e cinica sotto canestro muovendosi anche di potenza e non solo di tecnica.
RACA 4: dalle stelle della partita con Ragusa alle stalle di questa. Mai in partita, sbaglia tutto dalla lunga distanza e non sfrutta il vantaggio fisico contro il quintetto leggero messo in campo per molti minuti da Seletti. Si rifarà.
GRAVES 6,5: 22 e 14 con 33 di valutazione, ok. Ma non merita più del voto che le ho dato perché nei momenti decisivi soffre Vaughn e pure Osazuwa. A sua discolpa c’è da dire che il suo ginocchio non è ancora a posto, il che la limita parecchio.
GWATHMEY 6: non facile giudicarla oggi. Ha la grave colpa di aver sbagliato il tiro, peraltro non difficile, che poteva portare tutti all’overtime. Prima sbaglia un paio di jumper in uscita dai blocchi che di solito mette nel sonno. Complessivamente gioca una partita giudiziosa, senza forzare mai, mettendo due triple da par suo
PANZERA 7: per 35 minuti finalmente si rivede l’Ilaria che spesso ha dominato nelle giovanili azzurre. Solida al tiro, talentuosa per metterne anche di difficili, fisica in difesa contro Matilde Villa. Peccato sbagli due o tre tiri di troppo nel finale che hanno rovinato una prestazione da 8 tondo tondo.
ERCOLI 4,5: impatto negativo, perde due palloni rivedibili e sbaglia canestri che sembrano già fatti
FIETTA 5,5: 4 minuti in cui è sostanzialmente invisibile
M.VILLA 7: Non gioca una delle sue partite migliori, Dotto e soprattutto Panzera sono troppo fisiche per lei e le impediscono spesso i suoi scarichi e le sue scorribande. Non si scoraggia per questo e non si scoraggia per il punteggio. Protagonista nella rimonta dove mette un paio di canestri dei suoi ad alta difficoltà, dove inizia a rubare canestri in taglio cogliendo distratte le sue marcatrici e trova con maggior continuità una Spreafico on fire. Poi c’è l’ultima azione, e qui ragazzi mi fermo perché gli aggettivi li ho finiti. E chissenefrega se (forse) non sarebbe stato da convalidare, il gesto clamoroso rimane.
JABLONOWSKI 7: come i suoi punti. A cui aggiunge 13 rimbalzi ed una quantità pazzesca di giocate di intelligenza superiore. Difende su tutte, anche su Dotto in un azione decisiva, non so quanto voluta dalla panchina.
ALLIEVI 7: come al solito è costretta ad affrontare le rivali più pericolose o più fisiche e lei con la solita grinta non demorde mai ed anzi ridà pan per focaccia segnando 10 punti pesanti e dando via 8 assist, ancora più pesanti.
VAUGHN 6,5: primo tempo in cui gioca poco e male, secondo in cui mette in campo tutta la sua altezza e stazza dando molto fastidio sotto le plance impedendo alle lunghe Geas di segnare canestri facili. Come ho scritto più sopra, giocatrice chiave del match.
CALORO 7: la sua beata gioventù ed incoscienza le fa mettere una tripla importante al 34 minuto dopo aver guardato dalla panca i precedenti 33. Dieci minuti ad alta intensità difensiva, esce tra gli applausi.
VILLA E. 6: parte in quintetto ma poi gioca poco e non per suoi demeriti particolari. Semplicemente non era la partita adatta a lei dal punto di vista tattico ed allora Seletti non si fa scrupoli a lasciarla in panca.
OSAZUWA 6,5: quasi 4 minuti ma importanti, non tanto per far rifiatare la capitana, ma per un paio di difese fisiche su Graves e ovviamente per il canestro realizzato col fallo.
SPREAFICO 8: mitraglia il canestro avversario da ogni dove, ma paradossalmente fanno più male al Geas i 5 canestri da due frutto di penetrazioni di potenza e i sei liberi guadagnati su tiri da dietro l’arco che le 5 triplone sganciate comunque da par suo.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Laura Spreafico: https://soundcloud.com/cristiano-garbin/spreafico?si=dfed230552ca444b8d13983b63e723ad&utm_source=clipboard&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharing
LA GIOCATA CHIAVE
Cristiano Garbin
@garbo75
ps: si ringrazia Allianz Geas Basket per la foto di copertina