Bologna 29 gennaio 2022 – Come direbbero i cronisti d’altri tempi questa Virtus vince, ma non convince, e mai come questa sera questa affermazione è veritiera, perché una coraggiosissima Vanoli Cremona, senza l’acciaccato Jalen Harris è venuta per bissare il successo contro una altra grande dopo la grande vittoria contro Venezia di domenica scorsa.
La partita è sembrata subito indirizzata verso una vittoria casalinga grazie ad un parzialone di 13 a 0 dovuto all’ingresso in campo di Nico Mannion ed Isaia Cordinier, ma è stato solo un fuoco di paglia, nel secondo parziale i lombardi, guidati da uno scintillante Matteo Spagnolo, lodato in conferenza stampa anche da coach Sergio Scariolo, e da una difesa che ha provato a chiudere tutti varchi tenendo a soli 7 punti la Segafredo, sono rientrati in partita giocandosi il match fino ai minuti finali e cedendo solamente negli ultimi 2 minuti.
Ambedue le squadre hanno tirato da tre punti con percentuali da minibasket, 17% per la Segafredo, 25% per la Vanoli, la differenza per i bolognesi l’hanno fatta sicuramente i rimbalzi, ma soprattutto la percentuale nel tiro da 2 che ha confermato la squadra di Sergio Scariolo come la migliore del campionato, e a testimonianza di ciò ci sono gli ultimi 4 minuti di gara che hanno visto i bolognesi eseguire bene, sfruttando anche l’inevitabile calo fisico dei lombardi.
In una partita oggettivamente sotto tono per la Virtus Bologna c’è da salvare la buona prestazione di Nico Mannion, al rientro dopo lo stop per positività al Covid-19, il crescendo di Isaia Cordinier, che stasera ha fatto anche le veci di un Kyle Weems scentrato al tiro e la leadership di capitan Belinelli, che a differenza di Ulm questa sera ha coinvolto di più i compagni, mantenendo la solita pericolosità e precisione ai tiri liberi. Ancora negative le prestazioni dei due americani sotto esame, Ty-Shon Alexander, per lui soli 9 minuti nel primo tempo, e Jakarr Sampson con 12 minuti, invero abbastanza tartassato dagli arbitri, che in due hanno collezionato la bellezza di 0 punti.
Se non fosse che la Vanoli questa sera è tornato a casa col referto giallo coach Paolo Galbiati può essere soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi, anche alla Virtus Segafredo Arena la compagine del Torrazzo ha disputato un match solido, dopo il break subito nel primo quarto non si è disunita ed ispirata da un grandissimo Matteo Spagnolo è rientrata in partita, dimostrando coesione e solidità mentale, armi che nella lotta per la salvezza saranno importantissime. Il nucleo italiano è solido, la squadra si vede che è ben allenata e nonostante l’assenza di Jalen Harris si è giocata la gara fino alla fine. L’acquisto di Kohs dovrebbe ridare quella dimensione esterna che l’attacco cremonese aveva lo scorso anno, facendo del giocatore lettone un sorta di alter ego del non dimenticato Donton Hommes.
In cauda venenum: una partita di Lba non può essere arbitrata in questo modo, ci sono stati errori e sviste non giustificabili in un campionato professionistico, e purtroppo non è la prima volta che si assiste a scempi del genere in questa stagione. Ci sono imprenditori che stanno investendo in questo sport milioni di Euro, soprattutto in un momento così difficile, e non è pensato che questi impegni vengano gestiti in modo ancora così dilettantesco. La classe arbitrale italiana, e non solo, sta vivendo un momento difficilissimo, e lo stiamo vedendo ogni maledetta domenica, su tutti i campi, se la FIP non è in grado di garantire un innalzamento del livello, sarà il caso che sia la Lega ad intervenire per salvaguardare gli investimenti dei suoi associati.
Spogliatoi
Virtus Segafredo Bologna vs Vanoli Basket Cremona 79-71
Parziali: 25-12; 7-13; 22-24; 25-22
Pagelle
Amedeo Tessitori 5,5: fa ancora fatica a ritrovarsi nel sistema difensivo di coach Scariolo, visto anche discutere animatamente col coach dopo la sostituzione a metà ultimo quarto sul posizionamento dopo un alley up avversario.
Nico Mannion 7-: un buon rientro, dà verve ed inventiva all’attacco bolognese, si prende responsabilità ed è in campo nel finale di gara, il – è perché passi una infrazioni di 5 secondi, ma 2…
Marco Belinelli 7,5: partita da capitano, non forza da fuori, viste le percentuali, ma si rende utile prendendo falli e mettendo i tiri liberi che consentono alla Virtus di mantenere sempre il vantaggio.
Alessandro Pajola 6+: è stanco, e si vede, ma causa assenze e scarso rendimento dei sostituti è costretto a stare in campo più del dovuto, raggranella, comune, un bel 14 di valutazione.
Amar Alibegovic 6+: con quel fisico e quel tiro dovrebbe essere in doppia doppia di media, DEVE fare quello step che lo porterebbe ad essere un fattore ad alto livello. Anche stasera conferma che bisogna non dargli il tempo per pensare, ma almeno è più reattivo nell’intercettare un paio di palloni in difesa.
Michele Ruzzier 5: come i minuti che sta in campo, senza dare nulla. Deve crescere anche come personalità, e se ci riuscisse i minuti per giocare ci sarebbero, vista la stagione travagliata.
Mouhammadou Jaiteh 7: è sempre in campo nei migliori momenti della squadra, è una certezza quando riceve in area, e si sta integrando sempre più.
Ty-Shon Alexander 5: come Ruzzier, inutile. Zero punti, un tiro, due palle perse, un acquisto, al momento, sbagliato, che non permette neanche di far riposare chi tira la carretta da inizio stagione.
Jakarr Sampson 5,5: anche lui zero punti, ma almeno prova a dare un senso alla sua partita, piazza due stoppate tonanti e prende anche 4 rimbalzi in 12 minuti, stasera è pure bistrattato dai grigi.
Kyle Weems 6+: serataccia al tiro, rimedia con 8 rimbalzi e tanti minuti fuori ruolo. Difende come sempre e mette un canestro fondamentale nel finale. Dovrebbe, però, cominciare a giocare qualche minuto in meno, anche questa sera è andato oltre i 30 di impiego, altrimenti c’è il serio rischio che arrivi cotto nei momenti decisivi della stagione.
Isaia Cordinier 7,5: è l’uomo più fresco ed intraprendente della squadra, dà cambi di ritmo importanti alla partita, esuberante fisicamente, in grande crescita.
Vanoli Basket Cremona
Malik Dime 6+: pochissimi movimenti offensivi, ma salta. Riempie l’area chiudendo le penetrazioni avversarie, spezzando i giochi avversari.
Ismael Sanogo n.e.: perchè ? Qualche minuto non avrebbe fatto comodo ?
Jamuni McNeace 6,5: anche per lui vale, più o meno, il discorso fatto per Dime, ha, in più, la capacità di procurarsi qualche fallo avversario.
Andrea Pecchia 7: meno preciso di altre volte, trova il modo di rendersi utile in tante maniere, prende rimbalzi, smazza assist e difende su tutti, giocatore in maturazione.
Giuseppe Poeta 7-: si prende responsabilità, à assist, va in doppia cifra, nel finale arriva stanco e compie un paio di errori di troppo, ma non gliene si può fare una colpa.
Matteo Spagnolo 7,5: se c’è stata una partita questa sera è in gran parte merito suo. Sembra un veterano, ma è solo un 2003, nel finale commette qualche ingenuità, ma anche perchè le attenzioni della difesa bolognesi erano tutte su di lui, rising star.
Verners Kohs 6; di stima, appena arrivato non poteva essere lui il giocatore decisivo, dà l’idea che potrà essere molto utile nello scacchiere cremonese.
Tres Trinkle 5+: lascia da soli gli italiani, senza incidere. Il suo 1/7 nelle bombe è una delle cause della sconfitta della Vanoli.
David Reginald Cournooh 6,5: meno preciso che contro l’Umana, fa una partita difensiva su Belinelli mostruosa, lo insegue in ogni parte del campo, se dopo 35 minuti di un dispendio di energie simile avesse avuto anche la precisione sarebbe stato da studiare, coraggioso.