Bologna 3 marzo 2022 – Nel recupero del 10° turno di 7Days Eurocup la Virtus Bologna riesce a portare in porto una vittoria che lascia aperte le porte per un arrivo fra le prime 4 del proprio girone.
Nel giorno dell’ufficialità dell’ ingaggio di Daniel Hackett la Segafredo Virtus Bologna ha giocato una partita, come sovente le capita, estremamente incostante. Partita male e sprofondata sul -11 sul finire del primo quarto, con soli 14 miseri punti segnati, la Virtus Bologna ha infilato un secondo parziale da 37 punti, trascinata dalla coppia di vecchietti Teodosic-Belinelli rimettendo in piedi subito il match.
Al rientro dagli spogliatoi le V Nere sembravano ripartite con il piglio giusto grazie alle invenzioni del solito Milos che trovava in Mam Jaiteh il destinatario prediletto per arrivare al +18. Partita finita direte voi, ed invece no, con la second unit in campo, capitanata dal fratello tristo del Marco Belinelli del primo tempo, i bianconeri fra palle perse, orrori difensive e amnesie cestistiche varie riuscivano nella mirabile impresa di lasciare uno spiraglio agli avversari che non si facevano pregare e, capitanati da un Andrew Andrews mostruoso, vi si infilavano prontamente chiudendo il terzo quarto con un bel parzialone di 14-1.
Al via dell’ultima frazione i giocatori di coach Sergio Scariolo sembravano aver ritrovato il filo del gioco e a 7 minuti dalla fine, con un rassicurante +9 sul tabellone, davano l’impressione di poter gestire l’epilogo della partita con tranquillità, ma com’è, come non è, prendevano subito un altro bel 13-0 e andavano sul -4.
Mentre il malumore serpenteggiava fra le file virtussine e lo spettro di una sconfitta rovinosa, nel morale e nei fatti, si stava materializzando, il leader tecnico Milos Teodosic ed il leader emotivo Kyle Weems decidevano di prendere per mano la squadra trainandola di peso oltre al traguardo.
Vittoria fondamentale per il cammino bolognese in 7DAYS Eurocup, ma soprattutto successo importantissimo per il morale di tutto l’entourage bianconero, poichè un’altra sconfitta, dopo la rovinosa debacle alle F8 di Coppa Italia contro la Bertram, avrebbe lasciato strascichi pesanti.
E’ chiaro che se la Segafredo si presenterà al Taliercio con le amnesie mostrate questa sera portare a casa la pellaccia, contro l’ Umana Reyer di Coppa sarà difficilissimo, ma con l’innesto di Hackett, e la gestione delle rotazioni che coach Scariolo ha preannunciato in conferenza stampa, questo pericolo potrebbe essere meno presente. Il tutto, chiaramente, senza contare sull’altro innesto che il patròn Zanetti vorrebbe fare.
Sala Stampa
Highlights
Virtus Segafredo Bologna vs Frutti Extra Burzaspor 98-94
Parziali: 14-23; 37-21; 27-29; 20-21
Le Pagelle
Amedeo Tessitori 6: non sarà mai un fulmine di guerra, ma questa sera ha dato qualche segno di ripresa.
Nico Mannion 4,5: il ragazzo ancora non c’è, nè fisicamente, nè mentalmente, l’arrivo di Daniel Hackett potrà portargli sicuramente giovamento.
Marco Belinelli 6: prestazione da Giano bifronte se c’è ne è una: concentrato ed esiziale nel secondo quarto, quando coi sui punti ricuce quasi da solo lo svantaggio, svagato e nervoso nel secondo tempo, tanto che coach Scariolo lo farà sedere in panchina nel finale dell’ultimo quarto.
Alessandro Pajola 6,5: lascia la ribalta al n° 44, ma sembra pian piano ritrovare la vecchia energia difensiva, e mette a referto 10 punti fondamentali.
Amar Alibegovic 5: non riesce mai a fare canestro, e perde anche fiducia in difesa, al momento è una delle mie delusione più cocenti di questa annata, dopo il finale della scorsa stagione speravo trovasse la forza di estrinsecare tutto il potenziale che imho ha.
Kevin Hervey 6,5: 2 soli punti, ma 8 rimbalzi fondamentali, 4 assist, la copertura dell’area con le sue lunghe braccia, in crescendo.
Mam Jaiteh 8: praticamente perfetto, non sbaglia offensivamente nulla, da quando è guarito dall’infortunio alla mano ha medie ai tiri liberi da guardia, ha imparato a farsi trovare pronto sugli scarichi di Teodosic, per ora grande presa.
Jakarr Sampson 4: non ne fa una giusta, non ha movimenti in attacco, non capisce il gioco, come testimonia il grottesco fallo di sfondamento del primo tempo, non capisce cosa deve fare in difesa, da filmare lo sguardo da cerbiatto illuminato dai fari di un TIR quando per due volte si dimentica l’uomo sotto canestro da solo, imbarazzante.
Kyle Weems 8,5: in questi 3 anni ha avuto una crescita esponenziale. Leader vero, si prende in mano la squadra e con 8 punti negli ultimi 3 minuti trascina tutti alla vittoria, encomiabile.
Isaia Cordinier 7,5: partita a tutto tondo del francese che in attacco sbaglia quasi nulla, e che è spesso in campo con i compagni meno in partita, in alcuni momenti prova a difendere per 5, ma pare essere ancora umano.
Milos Teodosic 8,5: parte a rilento, poi si rifà alla grandissima, 13 assist a fronte di una sola palla persa sono numeri inimmaginabili, +21 di +/-, nel finale ha l’esperienza e la furbizia di guadagnarsi 4 tiri liberi quando nessuno faceva canestro, unico.
Derek Needham 7: solido, copre subito la transizione bolognese e prova a far giocare la squadra ai ritmi a lei più congeniali, non molla mai, ed anche nei momenti più difficili non vuole lasciare scappare la partita.
Metin Turen 5,5: è in campo per distribuire mazzate urbi e orbi e quello fa.
Omer Utku Al 5: molto più anonimo rispetto alla gara di andata, non gioca infatti troppi minuti.
Onuralp Bitim 7,5: partitona, lotta dalla prima palla a due senza mollare un centimetro, difende forte su ogni avversario passi dalle sue parti.
Andrew Andrews 9: loosing effort proverbiale. Fa probabilmente la partita della vita, ma non basta, epico.
Kevarrius Hayes 7: i tabellini non dicono tutto, segna poco, vero, ma raddoppia su tutti, non sbaglia un’uscita sul p/r avversario e si fa sentire sui due lati del campo, non è un caso se è il suo +13 il miglior +/- dei turchi.
Ayberk Olmaz 5,5: 12 minuti di gregariato puro per far riposare Hayes, ma il compagno è un’altra cosa.
David Dudzinski 6: senza lode e senza infamia, ma da un USA è lecito aspettarsi di più.
Yagizhan Selcuk S.V.