Bologna, 13 marzo 2022 – Come quello dell’andata, anche questo derby si è risolto al fotofinish, e come il 19 dicembre gli uomini di coach Scariolo hanno portato a casa il referto rosa.
Partita fondamentale per entrambe le squadre: in ottica salvezza per la Fortitudo che non doveva perdere contatto con la Carpegna Prosciutti, vittoriosa oggi contro la Happy Casa Brindisi ed in ottica primo posto per la Segafredo che doveva mantenere il passo dell’AX Milano che nel pomeriggio aveva regolato in casa l’Allianz Trieste.
Il primo quarto ha visto le grandi prove di un Gabriele Procida, praticamente infallibile, e di Daniel Hackett che sembra essere in questo gruppo da anni, e che con la sua esperienza ha instradato subito la partita nei binari giusti per i bianconeri.
Tutta la gara è stata condotta dalla Virtus, ma la Fortitudo ha sempre ribattuto colpo su colpo, non permettendo agli avversari di prendere vantaggi troppo consistenti. Da rimarcare la prova di, Robin Benzing che, nonostante non abbia nella velocità e nel gioco in post i propri cavalli di battaglia, ha mandato nei matti i propri avversari per tutta la partita andando a giocare proprio vicino a canestro, mettendo in enorme difficoltà anche un giocatore sulla carta più veloce ed atletico di lui come Kevin Hervey.
Rientrate dagli spogliatoi sul +3 Segafredo la partita è sembrata prendere la strada di Via Dell’Arcoveggio a cavallo dei due quarti finali, quando una fiammata di Jackarr Sampson portava sul +13 la squadra del patròn Massimo Zanetti, ma a questo punto coach Martino, complice anche il lieve infortunio di Groselle optava per un quintetto piccolo, con il tedesco da 5 e Charalampopoulos da 4, e da lì iniziava una lenta, ma costante rimonta.
A 29″ dalla fine Benzing con un gioco di prestigio in post portava la Kigili a -1 e, dopo 10 secondi il greco mandava Kyle Weems in lunetta, il n°32 di Topeka faceva un sanguinoso 0/2 dalla lunetta, ma nella lotta a rimbalzo la palla usciva dal campo con un evidente tocco di Frazier, dopo la rimessa fallo di Feldeine su Nico Mannion, ma il figlio del grande Pace dalla lunetta faceva percorso netto, costringendo la Fortitudo a dover segnare una bomba, ma il tiro del 14 biancoblu da più di 8 metri scheggiava solo i ferro, negando al pubblico del Paladozza l’ overtime.
Non era sicuramente questa la partita da vincere per la Fortitudo, ma esserci andati così vicino può lasciare comunque amarezza, però può anche dare fiducia ad una squadra che, se affronterà le prossime decisive gare, con lo stesso spirito, potrà riuscire a strappare una salvezza a questo punto del campionato molto complicata. Unico dubbio: ma il Gabriele Procida di questa sera nel finale non sarebbe potuto servire ?
In casa Virtus alcune note positive, come l’inserimento prepotente di Hackett o le partite positive dei due giocatori più attenzionati del momento e cioè: Nico Mannion, ma soprattutto Jackarr Sampson, di contro bisogna constatare, ancora un volta, l’incapacità degli uomini di Scariolo, di chiudere le partite, rischiando sempre di portarle a finali in volata.
Sala Stampa:
Fortitudo Kigili Bologna – Virtus Segafredo Bologna 82-85
Parziali: 19-25; 24-21; 14-22; 25-17
Pagelle:
Pietro Aradori 6: gioca solo 13 minuti perchè reduce da un infortunio, non fa mancare il suo apporto e seegna anche un canestro dei suoi, di più non gli si poteva chiedere in un match del genere.
Jabril Durham 6,5: mette tanta pressione a Teodosic fin dalla palla a due, e lo fa bene, non brilla per immaginazione, ma gioca una partita solida.
Gabriele Procida 7: praticamente infallibile al tiro, gioca un primo tempo stellare, nel terzo quarto piazz una schiacciata in tap-in che rischia di far crollare il Paladozza, qualche minuto in più nel finale se lo sarebbe ampiamente meritato.
Robin Benzing 8: partita a 360°, prende di sorpresa tutta la difesa bolognese andando a giocare vicino a canestro, e lo fa in maniera quasi perfetta, illude il popolo biancoblu con l’appoggio del -1, ma stasera non gli si può rimproverare nulla.
James Feldeine 5: rientrava da un lungo infortunio, ma il suo 3/15 è troppo pesante, soprattutto la bomba finale da 8 metri.
Vassilis Chararampopulos 6,5: gioca una partita umile e silenziosa, ma è uno dei fattori difensivi della rimonta biancoblù.
Geoffrey Groselle 7: doppia doppia anche questa sera, carica subito di falli Jaiteh, levandolo di fatto dalla partita, si fa sentire sotto le plance, ma si fa male alla caviglia ad inizio ultimo quarto costringendo la F al quintetto piccolo. Da lì inizia la rimonta e non vede più il campo.
Jacopo Borra n.g.: 2 minuti sono troppo pochi.
Amedeo Tessitori 5: gioca 5 minuti, ma per coach Scariolo sono anche troppi, nel secondo tempo è scomparso.
Nico Mannion 6,5: arrivava da due partite complicato, si limita a svolgere il proprio compitino nel primo tempo, nel secondo riparte bene, poi viene panchinato forse ingiustamente, rimesso in campo nel finale per avere tiratori di liberi affidabili non tradisce la fiducia e fa il 2/2 della vittoria.
Amar Alibegovic 6+: dopo la Reyer in Europa, un’altra partita convincente, alla solita energia aggiunge giocate non banali, forza pochissimo.
Kevin Hervey 5,5: deve ritrovare la forma migliore, è vero, ma non può soffrire in modo così palese il Robin Nenzing odierno, deve ritrovare continuità, e magari anche la voglia di sbucciarsi le ginocchia in difesa, anche perchè con Shengelia in arrivo i suoi minutaggi non saranno così assicurati. Esce per un risentimento da valutare.
Mouhammadou Jaiteh 6: nei pochi minuti che i falli gli permettono di stare in campo prende 6 rimbalzie si fa sentire, dimenticato colpevolmente dai compagni in un paio di occasioni.
Daniel Hackett 7,5: il migliore dei virtussini in campo, sembra essere il leader di questa squadra da sempre. Miglior realizzatore, miglior rimbalzista sembra già essere uno dei leader riconosciuti della squadra.
Jakarr Sampson 6,5: finalmente ha battuto un colpo, protagonista assoluto dell’allungo che ha quasi deciso la partita, si è fatto trovare pronto quando i compagni lo hanno cercato.
Kyle Weems 5,5: sicuramente non gioca la sua migliore partita, sembra quasi sfiduciato, insicuro, unica nota da segnalare il miglior +/- della squadra, una costante.
Milos Teodosic 5,5: partita sotto la sufficienza per il genio serbo, poco lucido, non riesce ad inventare come suo solito, si incaponisce in una battaglia contro Dhuram senza costrutto. Il tabellino recita 0 palle perse, però è bugiardo, in quanto almeno un paio sono andate ai compagni messi in difficoltà da lui. Poco lucido.
Isaia Cordinier 6+: il suo apporto c’è sempre, l’energia pure, anche troppa, quando riuscirà a disciplinarla coordinandola col fosforo avremo un fattore vero.
tromba