Venezia – Mestre (VE), 15 marzo 2022 – Nell’andata dei Quarti di Finale di EuroCup Women, davanti ai 550 spettatori del Palasport “Giuseppe Taliercio” l’Umana Reyer Venezia femminile perde contro le spagnole del Valenca Basket, 57-61 il risultato.
Dopo aver chiuso la propria stagione in EuroLeague Women con le vittorie su MBA Mosca e BLMA Montpellier, la Reyer Venezia campione d’Italia in carica si è ritrovata la squadra campionessa in carica dell’EuroCup Women che lo scorso 11 aprile 2021 la sconfisse in finale nell’arena ungherese di Szekszard Varosi Sportcsarnok per 81-82 con la beffa atroce dei tiri liberi a tempo scaduto di Raquel Carrera Quintana, il Valencia Basket.
Una sconfitta dove le ragazze orogranata sono arrivate alla fine con la lingua a penzoloni e ritrovandosi senza benzina nel serbatoio nel secondo tempo dopo aver condotto per lunghi tratti nel primo tempo (massimo vantaggio di +14 sul 20-6 dopo 9′).
Tanti i dati significativi che hanno pesato sul ko interno: dopo la tripla iniziale nel secondo quarto di Elisa Penna per il 23-11, la Reyer ha sbagliato 18 tiri dall’arco su 18 tentativi per un complessivo 3/27 e un misero 11%; 20 i punti segnati nella ripresa dopo i 37 del primo tempo; il differenziale delle due panchine con il 6 a 33 in favore delle spagnole. E questo ultimo dato è quello che ha pesato di più, con le ragazze di coach Andrea Mazzon a non averne più nel secondo tempo con le orogranata a risultare in debito di ossigeno (33′ di utilizzo per Attura, 32′ per Ndour, 32′ Anderson, 31′ Thornton) ricordandosi dell’assenza della lungodegente Francesca Pan e delle condizioni non ottimali di Gintare Petronyte.
Domenica prossima 20 marzo, al Pabellon Municipal Fuente de San Luis della città spagnola con palla a due alle ore 20:30, si giocherà il ritorno per un posto alle Final Four della seconda competizione continentale.
La Reyer dovrà vincere di 5 punti. Difficile, ma fattibile.
Umana Reyer Venezia vs Valencia BC 57-61
Parziali: 20-8; 17-20; 6-20; 14-13.
Progressione: 20-8; 37-28; 43-48; 57-61.
Le Pagelle
Umana Reyer Venezia
Martina Bestagno 5,5: soffre sui falli offensivi nel primo tempo, non si prende tiri che dovrebbe prendersi.
Debora Carangelo 5: grandi difficoltà fin dall’inizio per la play nativa di Maddaloni, soffre le avversarie esterne e perde 3 palloni nei suoi 14′ di utilizzo.
Kayla Bonica Thornton 7: la migliore per continuità e combattività della Reyer; subisce inizialmente un paio di stoppate, prende una botta a inizio terzo quarto, ma lotta su ogni possesso non mollando di un singolo centimetro e sprona le compagne nei pochi attimi dalla panchina. Ne segna 19 alla fine con 4 recuperi, pesa però lo 0/7 dall’arco.
Yvonne Anderson 5,5: la “Keith Langford in gonnella” (cit.) si prende tanti tiri senza ritmo e certe volte per merito della difesa delle spagnole si incarta troppe volte. Tante soluzioni prese sbagliate e poca continuità, alla fine come altre compagne va in debito di ossigeno.
Gintare Petronyte SV: la lunga lituana rientra a giocare dopo un’eternità causa Covid-19 e problema muscolare, non è al suo meglio e si vede visibilmente giocando solo 4′.
Sara Madera 5,5: piazza subito una tripla dall’angolo, illusoria. Perchè soffre tanto sotto-canestro e non riesce a pungere come vorrebbe, solo 12′ di utilizzo.
Giovanna Elena Smorto NE
Beatrice Attura 6,5: atteggiamento grintoso, cerca di scuotere in vari momenti la squadra difensivamente mordendo le caviglie delle avversarie. Ma il suo 2/10 dal campo pesa nonostante tanto sacrificio e tanta dedizione spesi in campo.
Elisa Penna 6: gioca con la maschera protettiva e cerca di fare il suo difensivamente. Pur lontana dalla migliore condizione tenta di dare il tutto per tutto.
Astou Ndour 6,5: doppia-doppia da 13 e 12 rimbalzi lottando su molti possessi e sudando le consuete sette camicie, soffre però i falli commessi e in più situazioni fatica sui piazzati di Guelich e Trahan-Davis. Alla fine riesce a metterci il suo mattoncino anche se gioca con la riserva della benzina accesa causa compagne di reparto non sempre presenti come ci si attende e le condizioni di Petronyte.
Il post-partita di coach Andrea Mazzon
“Credo che finché abbiamo avuto energie ce l’abbiamo fatta. Si vede che, bisogna essere onesti, il Covid, essere stati tutti questi giorni fermi, dopo un grandissimo primo tempo ha inciso, con tutti i tiri che sono risultati corti. Nel secondo tempo non abbiamo mai segnato da 3 perché non avevamo gambe e purtroppo questa cosa l’abbiamo pagata in maniera incredibile. Adesso dobbiamo pensare a recuperare le energie e trovare alcuni aggiustamenti. Abbiamo fatto un grande lavoro difensivo contro una squadra campione in carica, quindi non posso dire qualcosa alle ragazze. Certo in attacco nel secondo tempo non ne avevamo più”.