Assago (MI),13 aprile 2022 – Una battaglia che non s’ha da fare. Si conoscono molto bene le differenze tra le due forze in campo. Forze che han rispettato il pronostico che tutti diedero: l’Olimpia Milano fa quel che vuole e batte senza patemi la Vanoli Cremona. Di scontato non si dà nulla, nemmeno al supermercato, ma oggi non credo che si sperasse (o si potesse ambire) ad un risultato differente.
Anzi, i 9 punti di differenza non spiegano esattamente l’andamento del match svolto al MediolanumForum nella periferia milanese, rispetto alla disfida d’andata. Purtroppo per i cremonesi, non era questa la partita che potrebbe svoltare la stagione, già relativamente segnata. La volontà trasmessa da coach Galbiati, ex di turno, non manca. I troppi stravolgimenti, uniti agli infortuni di Poeta e Pecchia han limitato di molto i pensieri di una salvezza tranquilla.
Cosa ti manca, cosa non hai…
Tanto manca. Sia per l’Olimpia Milano che per la Vanoli Cremona. Per i meneghini, coi playmaker lasciati a riposo ed il centro “titolare” anch’esso in licenza, è mancata l’imprevedibilità ed il ritmo. Baldasso sta crescendo in tal ruolo, stoppato però da alcuni “senatori” che fan perdere un quarto di giro, quello necessario per trovare un ritmo che possa essere devastante. Devastante ovviamente per chi non ha armi da contrapporre.
Ospiti in balìa delle scelte altrui. Le 19 perse denotano appunto una particolare assenza di imprevedibilità che solo lo “scugnizzo” Peppe Poeta saprebbe dare. Spagnolo, gran giocatore, sia chiaro, manca ancora di gestione di squadra, cui talvolta pecca di individualità. Non è un disonore giocare in base all’avversario, ma subire passivamente ogni azione cercando la ripartenza non sempre paga.
Ora si fa dura, sia per una che per l’altra.
Si fa dura si. Chi si preparerà per i playoff europei, data la odierna vittoria del Maccabi Tel Aviv che designerà come avversari dei meneghini l‘Efes Pilsen Istanbul, chi invece dovrà lottare oltre misura per restare nella massima serie nazionale. Come detto prima, non fortunato il calendario per la città natale del maestro Monteverdi. La sconfitta odierna complica significativamente il cammino per l’obiettivo stagionale.
Di contro i milanesi devono “sdoppiarsi” mentalmente per i due bersagli prefissati. La scorsa stagione tracciò un destino sfavorevole, dove a fronte di una semifinale europea persa per un “numero” di Higgins, si pagò in fatica la finale nazionale, appannaggio della Virtus Bologna, oggi ancora più avversaria.
Ultime battute decisive. Solo il legno del parquet saprà dirci di più.
A|X Armani Exchange Olimpia Milano – Vanoli Basket Cremona 70-61
SALA STAMPA
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10