Pesaro, 16 aprile 2022 – Dopo la vittoria salvezza contro la Fortitudo Kigili Bologna la Carpegna Prosciutto Pesaro si è trovata ad affrontare ancora alla Vitrifrigo Arena una Segafredo vogliosa di consolidare il suo primo posto in classifica.
Inizio equilibrato all’ insegna dei “grandi vecchi” Carlos Delfino e Milos Teodosic che, mostrando sprazzi de loro immenso talento, si sono risposti colpo su colpo, dando vita ad una specie di sfida nella sfida.
Finché Pesaro ha avuto un pò di fiato ha provato a rimanere attaccata alla partita grazie ad un dominio a rimbalzo che ha mascherato le troppe palle perse dei ragazzi di coach Luca Banchi, tanto da chiudere il primo quarto in vantaggio di 1.
Nel secondo quarto Bologna è partita meglio e, stringendo le viti in difesa, ha cominciato a strangolare il gioco pesarese tanto da tenere la VL all’asciutto per più di 5 minuti.
Approfittando anche dei problemi di falli dei lunghi marchigiani, ha cominciato a martellare l’area servendo con continuità Jaiteh che ha spazzato via i pari ruolo avversari, ben supportato da un Kevin Hervey sulla via del completo recupero.
Dopo questa spallata una squadra senza cuore avrebbe mollato, ma questa Pesaro non si può dire che difetti di impegno, ed infatti nei minuti finali è riuscita a ricucire il distacco, portandosi da -14 a -6, grazie anche ai rientri di Tyrique Jones e del solito Carlos Delfino.
Dopo l’intervallo lungo la Segafredo ha deciso di chiudere il match e grazie alla CSKA Connection, Hackett-Shengelia, ha iniziato il terzo quarto con un 14-2 che ha, di fatto, chiuso la partita. A fine quarto coach Scariolo ha praticamente rivoluzionato il quintetto, facendo entrare tutta la panchina, con Mannion, Pajola, Belinelli, fin lì molto scentrato al tiro, Hervey e Sampson.
La Carpegna ha iniziato l’ultima frazione con un altro moto di orgoglio piazzando subito un parziale di 10-0 tentando di riaprire la partita, ma a questo punto è salito in cattedra Nico Mannion che con una reazione di orgoglio ha sfoderato un parziale degno del Preolimpico di Belgrado facendo finalmente rivedere quei colpi che avevano fatto sognare tutti i tifosi dell’Italbasket permettendo alle V Nere di portare in porto una tranquilla vittoria.
Se coach Luca Banchi non può essere certamente contento di una sconfitta, è sicuramente orgoglioso dello spirito mostrato dai suoi ragazzi che per ben due volte hanno provato a ribellarsi alla logica del pronostico.
In casa Virtus tutto tranquillo e soprattutto buone notizie per tutte le componenti della compagine bolognese: bravissimo lo staff a lasciare in campo il quintetto di inizio ultimo quarto che nonostante le difficoltà di inizio parziale è riuscito a riprendersi la partita, cosa che a metà stagione non sarebbe stata così scontata, e finalmente un bravo a Nico Mannion che lasciato in campo non ha tradito la fiducia.
Sala stampa
Luca Banchi e Ario Costa nel dopo partita
Il commento alla gara di Sergio Scariolo
Le parole di Nico Mannion nel dopo gara
VL Carpegna Prosciutto Pesaro vs Virtus Segafredo Bologna 77-96
Parziali: 24-23; 13-20; 13-27; 27-26
Le Pagelle
Mareks Mejeris 6,5: lotta e combatte contro chi ha più chili, centimetri e pedigree, e non molla di un cm, partita più che dignitosa.
Davide Moretti 7: una partita dove viene marcato fra due dei migliori difensori della lega, contro una squadra molto fisica, infatti tira meglio da tre che da due, non si perde, e resta sul pezzo fino alla fine, una prova matura.
Matteo Tambone 5: praticamente non pervenuto, riesce solo a prendersi due tiri, unica nota positiva i quattro rimbalzi totali, ma Pesaro stasera aveva bisogno di lui.
Umberto Stazzonelli 9: i suoi primi punti in Lega A non possono meritare di meno, e che lunedì non si scordi le paste.
Doron Lamb 4,5: non inganni il tabellino, una tassa in campo, fino a quando c’è una partita non si vede.
Simone Zanotti 6: gli vengono le cose difficili, un paio di canestri veramente complicati, ma non è presente nelle cose più concrete, farfallone.
Leonardo Demetrio 6,5: raddoppia praticamente la sua media punti e rimbalzi, dà tutto quello che ha ed è fra i protagonisti del primo quarto.
Carlos Delfino 7,5: praticamente infallibile nel primo quarto dispensa pallacanestro dall’alto della sua veneranda età, fa una partita a 360° con punti, rimbalzi ed assist: immortale.
Tyrique Jones 7-: primo tempo tosto, con la sua mobilità mette in difficoltà i pari ruolo avversari. Nel terzo quarto ha un piccolo risentimento che lo limita leggermente, il meno per i liberi sbagliati.
Amedeo Tessitori n.g.: 4 minuti a partita finita.
Nico Mannion 7+: finalmente batte un colpo, dopo un primo ingresso ordinato, ma timido, un rientro inizialmente problematico per la squadra, ma che poi con la sua personalità rigira a suo favore, bravo.
Marco Belinelli 6,5: rientro difficile dopo l’infortunio muscolare, forza e spadella. Nella ripresa si mette a giocare sui blocchi e con i suoi riccioli diventa immarcabile.
Alessandro Pajola 6: solita partita difensiva, non brilla in attacco, ma stasera non ce n’è bisogno.
Amar Alibegovic n.g.: anche per lui 5 minuti a partita già decisa.
Kevin Hervey 6,5: partita di grandissima sostanza: rimbalzi assist e difesa, se la smettesse con quelle bombe 1vs5…
Mouhammadou Jaiteh 6,5: ha le sue gatte da pelare contro Jones, ma non demorde, protagonista nel primo allungo.
Tornike Shengelia 7: altra partita di grandissimo spessore, forza pochissimo, difende e mostra una comprensione del gioco di livello superiore.
Daniel Hackett 7-: primo tempo faticoso, negli spogliatoi deve aver bevuto la pozioni di Panoramix e al rientro sul parquet spezza la partita in due, acquistone.
Jakarr Sampson 6,5: altro 100% al tiro da due, si sta ritrovando dopo una parte centrale di stagione molto difficoltosa, la sua energia può essere un’arma molto preziosa per coach Scariolo.
Kyle Weems 5: partitaccia, non segna mai, perde tre palloni non da lui, si è preso una domenica di vacanza.
Milos Teodosic 6,5: parte in quintetto, ed è un inizio al fulmicotone, con 4/4 da tre. Per la prima volta in stagione ha più palle perse che assist, ma stasera doveva essere più realizzatore che inventore, comunque ottimo atteggiamento.