Conto alla rovescia per il secondo sfratto che opero in vita mia, il più doloroso, dal momento che la storia di parola tradita inizia nel 2013 e che, soprattutto, è un appartamento, è una famiglia, l’altra volta fu nel capannone. Lunedì 2 maggio, ore 10, ci sarà l’ufficiale giudiziario con l’avvocato, speriamo non ci siano gatti a cui pagare il soggiorno in pensione a 12 euro al giorno ciascuno e vedo come fare con le serrature, sono al punto che risparmio volentieri 100 euro…
Anyway. Ieri sera ho guardato il secondo tempo di Milano, era sotto di 12 nel primo, l’ho saputo dopo, l’ho vista anche avanti ma poi ha pagato la verve di Larkin e Micic e di Pleiss. Ogni volta che sento un cognome che conosco, la mia mente va al passato, ad esempio al Singleton che ricordo, a Cremona, anni ’80, ma non pare siano parenti.
Ataman adesso è 2-1, nonostante Hines che, apprendo da Flavio Tranquillo, insegue la sua 10^ final four di Eurolega, pazzesco. Ho notato Tarczewski protagonista, lo ricordo proprio all’arrivo a Milano, nel 2017, allora scrivendo per Il Messaggero e Tuttosport ero molto attento, è forse l’unico sopravvissuto, in questi anni, è indubbiamente un buon lungo.
Milano è competitiva, con Ettore Messina non avevo dubbi, con Datome al 100% (in campo solo 2′), Melli, Mitoglu e Moraschini e anche Delaney poteva davvero passare, contro i campioni in carica, così è durissima, non ha più di un 15% di possibilità.
Nel finale, naturalmente, e una volta di più, mi pare la stessa storia delle partite difficili della nazionale, ai mondiali, agli Europei, da Pianigiani a Messina, a Sacchetti, diciamo dal 2005, via, escluso il miracoloso spareggio olimpico vinto da Meo, nei minuti chiave non si segna, in casa come fuori, nelle partite proibitive.
Poi ho visto Manchester City-Real Madrid, amo le novità, quindi spero che vinca la Champions di calcio la squadra inglese, mai neanche finalista, ho sempre tenuto contro il Real Madrid – anche nel basket – contro i più forti, però Carlo Ancelotti è un amico, una brava persona e anche un emiliano. Riccardo Trevisani, passato da Sky a Mediaset, racconta questo 4-3 epocale e io apprendo che Karim è the dream, Benzema, da Pallone d’oro. Naturale che l’associazione mentale vada ad Akeem the dream Olajuwon, il nigeriano degli Houston Rockets, anche vincitore di due anelli Nba, nel ’94 e nel ’95, allora guardavo anche l’Nba e un giorno sogno di intervistare quei grandi miti.
Stasera Reggio Emilia gioca a sua volta in Turchia, deve vincere di 4, sarà ultra dura. Mi spiace che la Gazzetta dello Sport dedichi solo 5 righe, nonostante sia la 4^ coppa è sempre un trofeo, anzi il calcio dovrebbe imitare il basket e portare in Europa anche un’8^ squadra, una 2^ in Conference cup.
Sono le settimane in cui si decidono tutti i campionati, stasera ci sono le due semifinali scudetto di volley, gara-5, una è su Raisport. Poi c’è anche lo spareggio femminile, poi la seconda semifinale di Champions di calcio, con il Villarreal da favola.
Non ho capito la formula della 7DAYS Eurocup. Un girone infinito e poi un ottavo di finale in gara secca, a Bologna, l’ho registrata ma poi ho visto il risultato sul telefonino, involontariamente, è andata bene, via.
Continuo a pensare che sia un privilegio, per il basket, che Armani e Zanetti non passino al calcio, idem i 4 grandi investitori del volley.
Il direttore Fabrizio Noto sa quanto sia critico, privatamente, qua gli faccio i complimenti perchè si occupa tanto di femminile, vedo che sono passate Schio e la Virtus Bologna. Vedo se andare a gara4 o 5, alla fine poi rinuncio sempre perchè c’è qualcosa in tv.