Moncalieri salva, Broni in A2, questo il verdetto emerso da questi playout 2021-22. Nonostante avesse il fattore campo a favore la squadra lombarda ha mostrato tutte le sue pecche e le sue mancanze in queste due partite di playout che segneranno la storia della società pavese.
Questa retrocessione non è stata casuale né sfortunata ma tante sono state le motivazioni per questo mesto verdetto. In estate non si è operato bene sul mercato soprattutto nella scelta delle straniere. Se Krivacevic comunque è una lunga piuttosto affidabile ma è stata persa per strada, gli ingaggi di Perisa e Masic prima e Westerik poi non sono stati quel che la squadra aveva bisogno.
Si è cercata sempre una giocatrice di squadra e non una di talento per farla integrare con le due leader italiane Bestagno e Galbiati, forse sarebbe stato meglio invece trovare un ala piccola con tanti punti nelle mani oppure una esterna sempre offensiva che permettesse a Galbiati di fare il sesto uomo ed uscire dalla panca.
Panchina che è stato l’altro grande problema di questa annata: troppo poca qualità, soprattutto nei ruoli dietro con la sola Mazza a fare da cambio nelle piccole e giocatrici non di categoria come Bona a far da cambio alle lunghe. L’unica con esperienza e un minimo di qualità si è rivelata Albano ma è stata sempre discontinua, troppo legata alle percentuali del tiro da fuori.
Poi c’è la questione allenatore in cui non mi addentro non sapendo i particolari: dico solo che 3 volte su 4 se cacci il coach poi alla fine vai a finire male e Broni non ha fatto eccezione.
Visto che dopo l’esonero di Castelli hanno fatto più notizia tutti gli abboccamenti con i vari Crespi, Liberalotto e Romano ( che non poteva allenare per regolamento…) che l’insediamento del buon Magagnoli vorrei spezzare una lancia nei suoi confronti dicendo che questa retrocessione finirà nel suo curriculum, immeritatamente.
A mio parere con questo gruppo non poteva fare molto di più. Avrebbe potuto salvarsi (forse) se a Moncalieri fosse rimasta Paixao e non fosse arrivata Vanloo. Il piccolo folletto belga, giocatrice fuori categoria per questo livello, ha trascinato tutte con le sue giocate ed ha risolto partita, tipo questa, con la sua freddezza ai liberi.
Ma la squadra piemontese si è salvata anche perché il gruppo delle italiane ha sempre lottato (prendo una partita a caso, quella contro Geas) ed è migliorato nel tempo, offrendo in questi playout prestazioni di buon livello. Penso a Toffolo ad esempio, ma anche a Landi o a Cordola. Questo gruppo di ragazze gioca ormai da tempo insieme ed in campo si è visto nei momenti più critici: un valore aggiunto a cui va dato merito alla società di averlo creato e preservato.
Appuntamento quindi alla prossima stagione in A per le lunette di Moncalieri, mentre auguriamo a Broni una prontissima risalita perché società e soprattutto tifosi se lo meritano.
IL TABELLINO: AKRONOS MONCALIERI – COSTRUZIONI ITALIA BRONI 57 – 54
LE PAGELLE
Toffolo 5,5: non ripete la grande prestazione di gara 1 ma si rende comunque utile a rimbalzo
Ruzickova 5,5: un paio di piazzati e parecchie perse ma almeno non soffre Smith, più per demerito dell’americana che per merito suo a dire il vero
Landi 6,5: lotta e combatte in difesa, in attacco fa il suo mettendo due triple pesanti, specie l’ultima
Reggiani 5: gioca poco e male, chiudendo il campionato in calando
Giacomelli 7: partita da capitana della capitana. Soli due punti ma è dovunque in difesa a prendere sfondamenti, in attacco a prendere rimbalzi non suoi, e su tutte le palle vaganti.
Katsitshi 6: classica giocatrice che fa una stupidata alternata a una cosa buona, ed anche oggi non ha fatto eccezione
Miletic 7,5: non segna tantissimo ma all’inizio toglie canestri già fatti con delle belle stoppate e a rimbalzo fa il vuoto. Perno.
Cordola 6,5: zitta zitta quatta quatta mette lì 6 punti e 5 rimbalzi che pesano nell’economia del gioco di Moncalieri
Vanloo 7,5: come sua abitudice alle volte esagera con le forzature ma regala canestri pazzeschi, di puro talento, ed assist al laser da highlight. E poi la freddezza nei momenti chiave, cosa non scontata. Leader
Galbiati 4: 1/14 al tiro, ed ho detto tutto. Spiace per lei, d’altra parte Broni non aveva alternative alle sue conclusioni.
Bestagno 7: da tutto quel che ha in campo in quella che presumibilmente sarà la sua ultima partita a Broni avendo mercato in A1. Non riesce però a trascinare le compagne.
Albano 6: sempre pericolosa piedi per terra, avrebbero dovuto metterla in condizione di prendersi più dei 5 tiri da tre che ha preso. Se calcoliamo le mani fredde delle compagne poi…..avrebbe dovuto tirare almeno 15 volte…..
Mazza 5,5: mette una tripla importante, sbaglia l’ultima quella della disperazione. Ma in mezzo sempre troppo poca qualità
Dedic 7,5: grande prestazione per la croata, raccatta 11 falli ed è praticamente l’unica in attacco ad offrire certezze a Magagnoli. Anche lei avrebbe dovuto prendersi più tiri.
Bona 4,5: gioca 22 minuti, decisamente troppi. In attacco con lei si gioca in 4 e non bastano gli ottimi tagliafuori che fa sotto le plance. Nel finale viene preferita a Smith, scelta sbagliatissima.
Westerik 5: qualche arresto e tiro e poi tanto gregariato. A Broni serviva ben altro, lei non è riuscita mai a darlo, come è normale che sia essendo una gregaria.
Smith 4,5: cicca totalmente partita nell’occasione peggiore. Non trova mai il canestro anche con conclusioni facili, e a rimbalzo soffre Miletic. Ma nel finale meritava di stare in campo, per quanto dato in questi mesi e perché rispetto a Bona lei fa un altro sport anche nelle serate no.
Cristiano Garbin
@garbo75