Varese, 08 maggio 2022 – La Dinamo Sassari era chiamata a vincere a Masnago, in casa di una Openjobmetis Varese già salva e che non aveva più niente da chiedere a questo campionato, e sperare nel passi falsi di Venezia e Tortona per acciuffare in extremis il 4° posto. La mandrakata non è riuscita, o meglio il Banco ha vinto bene contro Varese con il risultato di 96-110, ma la contemporanea vittoria di Tortona non le ha permesso di avanzare in classifica, confinandola al 6° posto che significa primo turno di playoff contro la Germani Brescia dei ragazzi terribili di coach Magro.
Gli uomini di coach Piero Bucchi hanno vinto agevolmente una sfida quasi sempre in mano ai sardi, che l’hanno vinta esattamente come 48 ore fa contro la corazzata Virtus Bologna, dominando i due periodi centrali e indirizzando il match con un parziale complessivo di 53-67. Una Dinamo in salute che ha dominato a rimbalzo (28-42) e chiuso queste due ultime vittorie di regular season con l’identica strabiliante valutazione di squadra a distanza di due giorni, 138 (!).
Una vittoria mai in discussione per i sardi, trascinati dal condottiero di questa tribolata stagione, il folletto Gerald Robinson, MVP del match con una doppia doppia da 18 punti e 11 assist. Serata molto positiva da oltre l’arco (il 46%) grazie soprattutto allo specialista Eimantas Bendzius (19 punti con 5/7 dai 6.75) e al sempreverde David Logan (18 punti).
Ospiti che hanno portato sei uomini in doppia cifra, con Miro Bilan (18 punti e 9 rimbalzi), Jason Burnell (12 punti) e il giovane Ousmane Diop (12 punti) a completare la lista. Squadra che ha ormai trovato la sua quadra dopo mesi passati a ricomporre le macerie della pessima era Cavina e con l’inserimento del lungo croato ormai a suo agio con i nuovi compagni, dopo alcune settimane di fisiologico rigetto.
La Openjobmetis Varese, con la miracolosa salvezza ormai in tasca nonostante l’ultima sconfitta con Brescia, non aveva più niente da chiedere a questo campionato, se non quello di salutare nel migliore dei modi il pubblico del PalaOldrini, come sempre fattore determinante nelle stagioni biancorosse.
Padroni di casa che sono stati trascinati anche oggi dalla loro stella, Marcus Keene, autore di 31 punti che gli hanno permesso, in extremis, di vincere la classifica dei cannonieri di questa LBA con 18.7 punti di media, 0.2 punti in più del bresciano Amedeo Della Valle. Ottime le prestazioni anche di Anthony Beane (11 punti) e soprattutto di Justin Reyes (19 punti), protagonista principale nel clamoroso caso del licenziamento di coach Johan Roijakkers.
La Dinamo, che deve fare a meno dell’acciaccato Kruslin, parte a rilento in avvio di gara occupando comunque fin da subito bene il pitturato, ma con Varese che riesce a punire da oltre l’arco con i propri tiratori. La mano dei sassaresi comincia a scaldarsi e con Bendzius firma il primo allungo sul 10-15. Varese è libera di testa e gioca bene, firma un contro break di 7-0 grazie ad un positivo De Nicolao, fino al canestro finale di Robinson che spezza l’inerzia dei lombardi e chiude il primo periodo sul 19-20.
Nel secondo quarto Bucchi dà spazio alle secondo linee e Varese ne approfitta, salendo sul +5 e approfittando di enormi leggerezze della difesa ospite. Il coach bolognese striglia i suoi che rientrano dal timeout con un’altra faccia, alzano il livello della difesa e in attacco riescono finalmente a ritrovare il ritmo smarrito grazie ai senatori. Bilan e Logan firmano un parziale di 16-2 che tramortisce la squadra di Serravalli e fa salire gli ospiti sul +9 a 2′ dall’intervallo. Varese riprende fiducia, guidata dal solito Keene e prima della sirena Woldetensae piazza la bomba che manda le due squadre negli spogliatoi sul 43-49.
Nella ripresa però la Dinamo si scatena come un temporale e arma le mani dei propri cecchini, che segnano tutto quello che passa per le loro mani oltre l’arco. Bendzius è bollente come una stufa e piazza quattro triple consecutive. Logan segna il +18 che ha già le sembianze di una sentenza, con ancora 13′ da giocare. Le due difese scendono vertiginosamente d’intensità e il terzo quarto vola via sul 72-87, con la Dinamo capace di segnare 39 punti nel solo terzo periodo.
L’ultimo quarto si trasforma quasi in un allenamento, con le due squadre che provano a mettere punti a tabellone dopo aver svuotato le loro panchine. Gentile segna il 100° punto per Sassari a 4 minuti dalla conclusione. Ormai si aspetta solo il suono finale della sirena che arriva sul 96-110.
La Openjobmetis Varese chiude al meglio una stagione molto complicata, con il cambio di due allenatori, Vertemati e Roijakkers, con quest’ultimo però autore di un autentico miracolo che ha permesso ai lombardi di risalire dall’ultimissimo posto fino quasi alle porte dei playoff. Nonostante il budget più basso dell’intera LBA è riuscita a mantenere la categoria. Ora con questa salvezza, insperata a metà stagione, l’augurio è che grazie al lavoro svolto dalla società e alla presenza del GM Luis Scola, inserito ormai al meglio nel suo nuovo ruolo, si possa magari attrarre qualche nuovo investitore, per poter navigare in acque più tranquille in futuro.
La Dinamo Sassari conclude la sua travagliata stagione a 34 punti, un 6° posto quasi insperato se si ripensa alla squadra in balia dei propri demoni e per molti mesi con un pesante record negativo, riuscendo a risalire e a chiudere con 17 vittorie e 13 sconfitte. Ora è tempo di playoff, si comincia con le prime due gare in trasferta e l’avversario è di quelli che non ti fanno dormire la notte: la Germani Brescia dei temibili Della Valle e Mitrou-Long, autori di una cavalcata straordinaria da dicembre in poi, in cui hanno piazzato 14 vittorie consecutive.
Come se non bastasse hanno aggiunto anche un pezzo da novanta come John Brown. L’ex Brindisi si è inserito gradualmente in un gruppo già affiatato, ma un elemento come l’americano, autore di una grande stagione in Eurolega con i russi dell’UNICS Kazan, conosce bene i playoff nostrani e non potrà fare altro che arricchire il roster ben collaudato di coach Magro. La Dinamo è avvisata!
Openjobmetis Pallacanestro Varese – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 96-110
Parziali: 19-20; 24-29; 29-38; 24-23.
Progressione: 19-20; 43-49; 72-87; 96-110.
Sala Stampa
Alberto Serravalli
Piero Bucchi: “Concludiamo la regular season con una vittoria che è sempre di buon auspicio, incrociamo Brescia che è un’ottima squadra e ha dimostrato di meritare il terzo posto nel corso della stagione. Sarà un playoff duro ma che affrontiamo con grande fiducia perché siamo in un buon momento e abbiamo voglia di competere. Sono sicuro che i ragazzi avranno grande desiderio di fare una postseason intensa: saranno sicuramente delle belle partite. Approcciamo ai playoff affrontiamo con rispetto per l’avversario ma con grande fiducia nei nostri mezzi”.
Le Pagelle
Openjobmetis Pallacanestro Varese
Anthony Beane 6: gara fatta di troppi strappi per l’ex Virtus Roma. In difesa su Logan alterna buone difesa a ritardi tipici da ultimo giorno giorno di scuola. Nel secondo tempo smette di essere di essere una minaccia in attacco, chiudendo comunque in doppia cifra (11 punti) una partita da classico compitino.
Tomas Woldetensae 5: incide veramente poco il bolognese. Non riesce ad entrare in ritmo, specialmente con il tiro di fuori. Nel finale si fa notare esclusivamente per un battibecco con Burnell, fuori luogo visto il contesto e l’importanza della gara.
Paulius Sorokas 6.5: l’ex Dinamo chiude una stagione da inaspettato protagonista in quel di Varese. Stasera l’importanza della gara è quella che è, ma il lituano la gioca con grande solidità, senza però mai avere la fiammata utile per accendere la rimonta. Chiude comunque con 9 punti ed è il migliore dei suoi come plus/minus (+12) e non è un caso.
Giovanni De Nicolao 6.5: parte alla grande nel primo tempo segnando anche bei canestri, non proprio la specialità della casa. Nella ripresa si assesta, senza però mai lesinare in difesa, rubando 3 palloni, e smazzando assist, saranno 7 alla fine della fiera per il fratello di Andrea.
Siim-Sander Vene 5.5: l’esperto estone parte a rilento, forse fiaccato dai tanti minuti là sotto a marcare uno come Bilan, forse non proprio il suo mestiere. Nella ripresa fa vedere che la mano è delicata come sempre, ma per recuperare la gara è ormai troppo tardi.
Justin Reyes 7: forse nell’arco della gara il più costante di Varese, anche più della stella Keene. Confeziona schiacciate in contropiede degne del miglior Slam Dunk Contest, chiudendo a fine gara con 19 punti e 22 di valutazione. Stagione di alti e bassi, per un diamante grezzo che l’anno prossimo, in caso di permanenza, potrebbe essere l’uomo in più per Varese.
Giancarlo Ferrero s.v.: 5′ per il capitano, giusto il tempo per ricevere il saluto di tutto Masnago.
Guglielmo Caruso 5: tenere il corpaccione di Bilan è un compito arduo persino per i veterani della LBA figurarsi per il giovane campano che ci prova, ma con scarsi risultati. Nel secondo tempo contro Diop si fa notare per alcuni bei movimenti in post, ma l’anno prossimo è chiamato a sbocciare definitivamente, magari ricevendo qualche minuto in più sul parquet dal futuro coach di Varese.
Marcus Keene 7.5:parte freddo, con un primo quarto opaco in cui fa 0 su 3, decisamente non da lui. Poi dal secondo periodo si scatena: in 24 minuti ne segna 31 (!). Grazie all’ennesima prestazione monstre della sua stagione, riesce a strappare il titolo di miglior capocannoniere dell’LBA dalle mani di Della Valle, salendo a 18.7 di punti a partita, 0.2 in più del bresciano. Erano 19 anni che un giocatore di Varese, allora fu lo sloveno Gorenc, non vinceva questa speciale classifica. Anche per questo la dirigenza varesina orrebbe fare di tutto per trattenere il folletto ex Dinamo Academy Cagliari, portato in Europa proprio dal GM dei sardi Pasquini, ma non sarà facile per l’americano resistere alle tante richieste che arriveranno.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Emmanuele Pitirra s.v.: buttato nel minuto finale per sbloccarsi in LBA, ma niente. Sarà per il prossimo anno.
Miro Bilan 7.5: Varese è leggera sotto i tabelloni e lui da buon volpone ne approfitta. Domina durante tutti e 23 i minuti sul parquet di Masnago, spazzando tutto e tutti. Chiude sfiorando una doppia da 18 punti e 9 assist, senza quasi sudare. Suggella la sua serata con un passaggio football a tutto campo da far vedere nelle scuole basket.
David Logan 7: parte contratto in avvio, ma in difesa fa la solita gara ordinata. Nel secondo tempo aggiusta il proprio tabellino e la Dinamo allunga nel punteggio. Chiude con 18 punti e il 50% da oltre l’arco, 4 su 8. Una serata in ufficio per il professore.
Gerald Robinson 8: doppia doppia e non è una novità per lui. Segna 18 punti e smazza 11 assist con una semplicità disarmante. L’uomo della svolta nella stagione sassarese si conferma il più in forma e non si risparmia neanche in una gara come questa. Quando decide di attaccare il ferro, gli esterni di Varese sono costretti a restare piantati a terra ad ammirarlo. MVP della match e anche questa non è una novità…
Giacomo Devecchi 6: costretto a coprire la falla creatasi con l’assenza di Kruslin e lui ci prova, cercando di essere pericoloso in fase offensiva con scarsi risultati. In difesa è il solito manuale di abnegazione alla causa biancoblu.
Kaspar Treier 6.5: forse la crisalide estone si è definitivamente schiusa. Gara solida per il giovane di Tartu con 6 rimbalzi e 7 punti, diventando definitivamente una carta importante in più da giocarsi nei prossimi playoff.
Jason Burnell 7: mister Utilità. In difesa confeziona una grande gara, provando a limitare persino Keene con fortune alterne. In attacco invece è in grande serata, 12 punti con oltre l’80% al tiro. È carico l’ex Cantù per i playoff, forse anche troppo nel finale, per un attimo riassapora aria di derby e si becca un tecnico inutile dopo un diverbio con Woldetensae a risultato ormai acquisito.
Eimantas Bendzius 7.5: quasi gara fotocopia per il lituano a distanza di 48 ore. Come contro la Virtus parte lento, trovando poco o nulla il fondo della retina. Poi nella ripresa scatena la sua ira e per gli avversari non c’è speranza: 4 bombe in fila che mandano anzitempo i titoli di coda nel match. Alla fine saranno 19 i suoi punti, con il 71% dai 6.75.
Stefano Gentile 6.5: gara di grande concretezza per Gentile, con tantissimi minuti da playmaker. Esegue con grande ordine, senza quasi mai sbagliare una scelta, confezionando anche 5 assist, uno dei quali da highlights della settimana con annessa danza di Diop per mandarla in fondo al cesto.
Ousmane Diop 7: parte forse nel modo peggiore, cestinando subito due palloni banali. Poi inizia a carburare e si vede. Una furia a rimbalzo, non abbassa l’intensità neanche per un secondo; in attacco invece continua il suo costante miglioramento andando per l’ennesima volta in doppia cifra (12 punti).
Giovanni Olmeo