Bologna 11 maggio 2022 – Era il 19 giugno del 2017 quando Massimo Zanetti, dopo gara di 3 Trieste che sancì il ritorno in LBA della Virtus Bologna, promise che entro 5 anni la Virtus avrebbe vinto lo scudetto e sarebbe ritornata in Eurolega, ebbene, con la vittoria di questa sera, tutte le promesse sono state mantenute.
Veniamo alla partita. Inizio con la difesa Segafredo che strangola ogni iniziativa del Bursaspor forzando ben 7 palle perse nel solo primo quarto, contro una media di 11 totali, e con Milos Teodosic che fa capire ai 10.000 della Segafredo Arena che questa sera non finirà come gara3 contro Kazan. A complicare i piani di coach Alimpijevic ci si mettono anche i 2 falli prematuri di Needham e Hayes e la Segafredo chiude il parziale con un solido +13.
Secondo quarto che vede una Segafredo un po’ più contratta che non trova più soluzioni facili in attacco, ma che comunque mantiene alta l’intensità difensiva forzando anche il terzo e quarto fallo di un Needham asfissiato dalla staffetta difensiva bianconera ed è solo grazie all’orgoglio e alla fisicità di una Hayes debordante che i turchi non escono dalla partita, ma anzi, sfruttando alcune amnesie nel finale riescono a ricucire fino ad un -10 che è tutto grasso che cola.
Al rientro il Bursaspor ritrova un po’ l’energia del suo play e le sue geometrie e prova a rientrare per l’ennesima volta dal -15, ma ancora una volta è la coppia Teodosic/Weems che respingono l’assalto e mantengono il distacco a 9 lunghezze, importante, ma non decisivo, tanto da non lasciare tranquillo nessuno fra gli spettatori presenti.
Si era detto di un distacco non decisivo ? Ecco, in meno di due minuti i Turchi si riportano sul -5, facendo vedere i fantasmi di un passato non troppo lontano a coach Scariolo che immediatamente chiama time-out. L’uscita dal minuto di sospensione schiarisce un po’ le idee ai bianconeri, ed il canestro di Hervey, dopo due errori consecutivi dalla lunga distanza, stappa l’anello turco e ridà fiducia a tutti i giocatori in campo, che ricominciano ad eseguire in attacco, servendo il redivivo Jaiteh, e a mordere in difesa, col solito immarcescibile Kyle Weems sugli scudi. La bomba finale per il definitivo 80-67 viene segnata dal Teodosic MVP di questa partita, come è giusto che sia.

Milos Teodosic, MVP del match
Dopo un anno di rimpianti la Segafredo si è tolta la scimmia dalla spalla, vince la 7Days Eurocup, e torna in Eurolega, obbiettivo dichiarato da 3 stagioni da parte di tutto il management virtussino. Vincere da favoriti, ed in casa, non è sempre semplice, ma questa squadra, con l’innesto della CSKA Connection, è passata da bella, ma farfallona, a solida e tenace, con una difesa che definire da Eurolega non è un iperbole e con giocatori che stanno raggiungendo la loro piena maturità.
Un plauso a Sergio Scariolo, che tornato da oltreoceano ha dato prova di costanza, serenità, ma soprattutto chiarezza di idee, cosa che onestamente ha stupito molto anche me, che non ero entusiasta del suo arrivo. Il coach bresciano, passando anche momenti difficili causa i tantissimi infortuni stagionali, ha creato un gruppo vero, con un’amalgama solida ed in grado di far risaltare le qualità singole dei giocatori, pure restando all’interno di uno spartito comune, ed i 5 uomini in doppia cifra anche stasera, i 22 assist, che confermano la media stagione, ne sono una palese conferma: direttore d’orchestra.
Fatemi spendere, per l’ennesima volta, una parola per Kyle Weems, anche stasera il giocatore con la valutazione più alta, e come sempre il giocatore sempre al posto giusto nel momento giusto.
Un paio di righe per gli avversari di questa sera, vanno spese, squadra che in questi play-off ha inanellato impresa su impresa, violando due dei parquet più difficili di tutta l’Eurocup, ed anche questa sera, nonostante i problemi di falli, non ha mai smesso di crederci, tentando tutto il possibile per riportarsi in partita. Il nervosismo finale dei cagnacci, come Holland ha definito lui ed i suoi compagni, è giustificabilissimo, perchè in cuor loro coltivavano la speranza di portare a casa lo scalpo di un’altra grande della competizione. Onore a loro.
Gli Highlights della partita
Le parole del Patròn bianconero Massimo Zanetti nel dopo partita
“Abbiamo mantenuto le promesse e finalmente siamo andati in Eurolega. Siamo uno dei pochi club in Europa, e l’unico in Italia ad avere in Eurolega sia la squadra maschile che quella femminile, e vi prometto una cosa: farò una grande squadra maschile ed una grande squadra femminile.“
La conferenza stampa dei due coach
Virtus Segafredo Bologna vs Frutti Extra Bursaspor 80-67
Parziali: 25-12; 16-19; 21-22; 18-14
Pagelle
Amedeo Tessitori n.g.
Nico Mannion n.g.
Marco Belinelli 6,5: inizia molto bene, poi commette un paio di errori e si spegne. Riproposto nel secondo tempo mette anche lui la sua impronta nella partita.
Alessandro Pajola 7: 0 punti, 1 tiro, eppure se i piccoli avversari sono incappati nella loro peggior serata dell’ultimo mese, c’è tanto del lavoro del ragazzo marchigiano, ah, ci sono anche 6 assist e la gestione del ritmo del match, maturo.
Kevin Hervey 6: non è sicuramente il giocatore di inizio stagione che ci aveva fatto strabuzzare gli occhi, sta sicuramente attraversando un periodo blues, ed il suo atteggiamento così apparentemente afasico, non lo aiuta, ma sta nelle pieghe del match, e mette quello che è, per me, il canestro più importante della partita.
Mam Jaiteh 6,5: il punteggio è la media di un primo tempo da 4,5, dove probabilmente ha sentito la pressione da MVP del torneo, ed un secondo da 8,5, quando nell’ ultimo quarto ha spazzato via tutto e tutti, ah pure stasera la doppia doppia d’ordinanza.
Tornike Shengelia 6,5: se non tirasse più da tre punti si meriterebbe anche 7…Partita di intanchibles, oscuri, ma importanti, un aiuto , un ribaltamento, una deviazione, quelle piccole cose che non si vedono, ma che alla fine decidono le partite.
Daniel Hackett 6,5: come per Pajola e Toko le cifre non dicono tutto, se il Bursaspor ha fatto fatica per tutta la partita ad attaccare gran parte del merito è anche suo, a 3,57 da fine terzo quarto fa un aiuto sotto canestro da manuale del basket, da far vedere e rivedere a tutti giovani cestisti in loop, come in Arancia Meccanica.
Jakarr Sampson 7: il brutto anatroccolone invernale, con la primavera, e la crescita della condizione fisica, si è trasformato in Black Swan. Con lui in campo il quintetto difensivo può cambiare su ogni giocatore e in attacco ha messo su una attenzione inaspettata, sempre pronto a sfruttare ogni minima occasione gli si presentasse.
Kyle Weems 7,5: mr. utilità, il coltellino svizzero di questa squadra. C’è da prendere un tiro, lo prende, e se consta, spesso lo mette. C’è da deviare un pallone, eccolo, c’è da fermare l’avversario, presente, stasera rifila 4 stoppate, di cui l’ultima da cineteca, l’anima della squadra.
Milos Teodosic 8, 9, 10, fate voi. E’ in preda ad un mood di leadership mai visto in carriera, è da più di un mese che è sempre il primo ad aprire la partita, in questi play off il primo tiro, e spesso il primo canestro della squadra, è sempre stato il suo. G E N I O.
Isaia Cordinier 6+: il ragazzo è intelligente. Questa sera non forza nulla, difende, recupera palloni e mette il suo corpo al servizio della scienza(serba con il n° 44).
John Holland 5,5: l’uomo che ha cambiato il destino della stagione turca stasera non fa nulla di eclatante. Con le rotazioni saltate, causa falli di Nedham, non può neanche fungere da guastatore.
Derek Needham 5,5: si chiama troppo presto fuori dalla partita con 4 falli nel primo tempo. Mezzo voto in più per essersi riuscito a gestire nella seconda metà della gara, ma troppo poco per vincere.
Metin Turen 5: il solito Sandrino il Mazzolatore, prova anche ad ingaggiare un match di Wrestling con Shengelia, ma non viene assecondato.
Omer Utku Al 5,5: prova a rimpiazzare Needham, ma non ci riesce, mette una bomba, ma gli avversari gli passano da tutte le parti e lo portano in post basso e poco può fare.
Onuralp Bitim 6,5: il più continuo dei suoi, si procura tiri liberi ed è pericoloso ovunque. Nel finale prova ad inscenare un certamen di trash talking con Kyle Weems, ma il n° 34 non raccoglie e ride.
Andrew Andrews 4,5: doveva essere il pericolo pubblico n° 1, ma non è serata, viene inseguito in ogni parte del campo dalla muta bianconera, non ha una ricezione facile, non un taglio agevole, non un tiro con spazio, praticamente annullato.
Kevarrius Hayes 6,5: saltare salta, ma è condizionato dai falli anche lui, fa quello che può e regala la stoppata più bella del match.
David Dudzinski 6,5: solido in ogni parte del campo, fa il suo abbondantemente.
tromba