Lasciamo parlare le immagini, anzi il nostro computer, fisso, che usa mia moglie, Silvia Gilioli.
Ci ha lasciato Gustavo Tolotti, lo sapete, e noi con sei giorni di ritardo lo ricordiamo. Ci ho provato domenica, con Sandro Santoro, un amico, con Santo Versace, di cui poi pubblicherò, con Donato Avenia, con l’allenatore Giovanni Gebbia, tutti troppo affranti per parlare, anche martedì.
E allora, per non ricoinvolgere Carlo Recalcati, un amico vero, che mai dubita di vannizagnoli.it nè delle testate correlate, arriviamo a Tonino Zorzi, che a 87 anni fatica parecchio, a comunicare, inteso come magari aprire whatsapp, non parliamo di skype, e allora parliamo vecchia maniera, al telefono.
E un giorno andremo a Gorizia, a casa sua, a raccontare la sua vita, da quasi colleghi, perchè Zorzi per una vita ha scritto su Il Gazzettino, testata ad oggi punto di riferimento in Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Gustavo Tolotti, dunque, era un ragazzo umile, vero, non falso, come ne ho conosciuti troppi.
Ascoltate Zorzi, allora, che ringrazio pubblicamente, anche se mi ha fatto simpaticamente dannare. Avevo appuntamento con Gigi Ricci, il mito di Rieti, assieme a Giuliano Colarieti, gente per bene, che mi ascolta e si rende disponibile, in base al tempo e alle vacanze, di Colarieti.
A presto, Vanni Zagnoli, con Silvia Gilioli. Grazie, da Reggio Emilia