L’innesto di due americani di assoluto rilievo per la categoria rischia di mal celare ambizioni di alta classifica per l’Unieuro Forlì. In viale Corridoni sono smaniosi di gettarsi definitivamente alle spalle una serie di anni, fra Covid e post Covid, che hanno fiaccato presenze ed entusiasmo all’interno dei palasport italiani, Unieuro Arena inclusa. Ora si può ripartire e Forlì, come già detto, lo fa con un progetto tecnico nuovo di zecca, che non può prescindere dalla coppia a stelle e strisce. Nel piano tecnico di coach Antimo Martino, presto nostro ospite qui ad All-Around.net, gli spot riservati agli USA sono quello di 2 e di 4. Una combo guard, per la precisione, ed un’ala forte dinamica. Caratteristiche che Martino ha individuato in Nathan Adrian e Donovan Jackson.
Ala ventisettenne di 206 cm per 107 Kg di peso, Nathan Adrian scende dalla Serie A targata Happy Casa Brindisi, dove approda l’estate scorsa, proveniente dalla Ukrainian Superleague, nella quale viaggiava a quasi 18 punti e 8 rimbalzi a partita, tirando con il 36% dalla lunga distanza. Prerogativa spiccata del neo-giocatore forlivese è infatti la bidimensionalità, con particolare predilezione per il gioco lontano da canestro. Una mano educatissima dall’arco, unita alla capacità di mettere palla a terra dai 6,75 e puntare dritto al canestro, fanno di Nathan Adrian il “tipico” lungo atipico, capace, con le sue doti, di aprire l’area portando i lunghi avversari a difendere lontano da canestro.
Un’arma tattica, dunque, molto importante per coach Martino, che in Adrian trova anche un tenace difensore. Nella scorsa stagione, complicatasi in aprile per una fastidiosa pubalgia, Adrian ha messo a segno 8.8 punti di media, conditi con 5 rimbalzi in 26 minuti di gioco, uniti all’esperienza europea, nella Basketball Champions League, dove ha realizzato 8.5 punti di media catturando 4 rimbalzi. Se le sue doti saranno supportate da costanza di rendimento, allora Adrian potrà tranquillamente essere candidato fra i best american players della Serie A2.
Fresco di firma, Donovan Jackson è l’esterno fortemente voluto da coach Martino. Strappato alla concorrenza della NPC Rieti, prima, e a quella del primo campionato nazionale australiano, poi, Jackson incarna lo stereotipo della guardia americana (molto) tiratrice. Se c’è un arrivo al fotofinish, per intenderci, palla a Jackson e Dei del basket allertati. Grande attaccante, Jackson è capace di crearsi il tiro dal palleggio in pochissimo spazio e, al contempo, di creare per i compagni. L’enorme fiducia nei propri mezzi può a volte farlo eccedere in scelte di tiro affrettate, uno scotto che di fronte ad un plausibile 40% da 3 punti, si può benissimo mettere in conto. Repubblica Ceca, Grecia, Polonia ed Estonia segnano il curriculum europeo della guardia formatasi ad Iowa State.
Curriculum e soprattutto prestazioni importanti per la giovane guardia ventiseienne. Alto 189 cm, Jackson ha disputato solamente primi campionati nazionali in Europa e lo scorso anno, con la maglia del BC Kalev Cramo, ha griffato la lega baltica con 19.3 punti di media e 3.4 assist, sugellando un eloquente 50% dall’arco. Se è vero che l’attacco vende i biglietti, quale miglior testimonial per la campagna abbonamenti di Forlì se non Donovan Jackson!
Con le firme di Adrian e Jackson si porta quindi a conclusione il mercato in casa Forlì. La composizione di un roster competitivo, unita ad uno starting grid particolarmente equilibrato, fanno dell’Unieuro Forlì un team dalle ambizioni di alta classifica. Con l’arrivo di Adrian e Jackson è possibile per la squadra di Martino centrare un playoff alto e, perché no, provare a guardare con particolare interesse ad una finale, magari al cospetto della favorita numero uno Udine, per iniziare a strizzare l’occhio ad una Serie A che a Forlì manca ormai da tempo immemore.
Frambo