Skopje (Macedonia) – La nazionale della Spagna Under 16 allenata da Ángel González Jareño non è riuscita nell’impresa di chiudere il “triplete” di successi iberici nei campionati giovanili europei a livello maschile, ma ci è andata comunque molto vicina. La Spagna U16M ha infatti perso in finale dell’Eurobasket per 77-68 contro la Lituania, nel torneo in cui l’Italia ha chiuso al 6º posto.
Va detto che anche le nazionali femminili della Spagna hanno raccolto risultati degni di nota, con il campionato U16F appena iniziato, quindi il bilancio è ancora provvisorio, ma sicuramente da sogno per la pallacanestro iberica.
L’MVP dell’Eurobasket U16M è stato comunque il playmaker dell’Unicaja Malaga Mario Saint-Supery Fernández, che in occasione della finale ha messo a segno 31 punti e 8 rimbalzi. E in quando a MVP, la Spagna si che ha fatto l’en plein, dopo la coronazione di Izan Almansa, centro spagnolo di 17 anni che sta completando la carriera giovanile negli States come miglior giocatore dell’Eurobasket U18M e di Juan Núñez, play cresciuto nel Real Madrid e appena passato al Ratiopharm Ulm, come MVP dell’U20M.
Argento mondiale U17, il primo successo dell’estate spagnola
Ma andiamo con ordine. L’estate dei giovani spagnoli era iniziata con la bella prestazione raccolta ai mondiali U17 disputati in casa (a Malaga) a inizio luglio. In quell’occasione la Spagna di Javier Zamora aveva raccolto un meritorio secondo posto, perdendo solo in finale contro gli Stati Uniti per 67-79. La nazionale a stelle e strisce ha vinto il settimo titolo di categoria consecutivo, ma l’MVP, anche in questo caso, è stato spagnolo: lo stesso Izan Almansa, trascinatore dei suoi poche settimane dopo verso il titolo continentale U18.
I chiari successi continentali U20 e U18
La lunga estate caldissima della pallacanestro di formazione spagnola è continuata con le belle vittorie degli Europei U20 e U18. Nel torneo U20 di Podgorica, infatti, i ragazzi di Joaquin Pardo hanno avuto la meglio in finale per 61-69 sulla Lituania, al termine di una sfida accesa e decisa nel corso dell’ultimo parziale, chiaramente dominato dagli iberici. Quello che fa più scalpore di questa squadra bella e vincente è come il suo MVP Juan Núñez, in poche parole colui che aveva tolto il posto a Matteo Spagnolo nel Real Madrid, avendo un anno in meno e giocando nello stesso ruolo, abbia poi deciso di separare il suo cammino sportivo dal club che l’ha lanciato nell’élite mondiale, trasferendosi a Ulm, squadra che disputa il campionato tedesco e la 7DAYS EuroCup.
La scelta è chiara: con il ritorno del Chacho tra i blancos, e la presenza di Nigel Williams-Goss, Carlos Alocén e Sergio Llull, la giovane perla nata proprio a Madrid nel 2004 non avrebbe avuto garantita quella continuità che sicuramente troverà in Bundesliga.
Núñez, nonostante i 18 anni, per la sua maturità sportiva ha giocato i campionati U20M e non gli U18M, che comunque la Spagna ha vinto senza partemi, e per terza volta consecutiva. Era stata proprio la compagine iberica, infatti, a sbarrare la strada alla nazionale Under dell’Italbasket che forse ha fatto miglior figura di tutta l’estate. In finale a Izmir gli spagnoli di coach Daniel Miret García si erano imposti ai locali, una nazionale U18 della Turchia che, con l’appoggio del pubblico di casa, aveva fatto vedere ottime cose: 61-68 il risultato finale.
Jorge Garbajosa, presidente della Federazione spagnola, orgoglioso
Dopo l’ennesima medaglia di un’estate ricca di successi, il presidente della Federazione Spagnola, l’ex campione del mondo Jorge Garbajosa, non ha potuto nascondere la propria soddisfazione.
“Questo argento completa la migliore estate del basket di formazione spagnolo. Mai prima di questo 2022 erano state raggiunte sette finali in altrettanti tornei, il che eleva la qualità delle medaglie ottenute a limiti sorprendenti in tutto il mondo. La settima medaglia è uguale alla nostra miglior numero di podi, ma mai prima d’ora abbiamo disputato così tante finali, e non abbiamo mai ottenuto due secondi posti mondiali nello stesso anno. I nostri giocatori ancora una volta hanno dato una straordinaria lezione di impegno e competitività, un esercizio di talento che oggi ci riempie di orgoglio, e ci permette di affrontare il futuro con tranquillità. Congratulazioni e grazie all’U16 Maschile per aver contribuito alla leggenda del basket spagnolo. In queste partecipazioni mi sono trovato con molte Federazioni nazionali, e tutte sono d’accordo nella loro ammirazione verso il modello di successo che giocatori, club, allenatori, arbitri, le Federazioni regionali e la Federazione Nazionale hanno costruito insieme”.
La Spagna, esempio da seguire
Ci ritroviamo a meno di due settimane dall’inizio dell’EuroBasket con una Spagna che vince e convince a livello giovanile, forse proprio quando la nazionale Senior è meno favorita di altri anni. Serbia, Slovenia, Francia e Grecia sembrano infatti uno scalino più avanti rispetto alla Spagna di Sergio Scariolo; comunque staremo a vedere.
E quindi la grande domanda che aleggia nell’aria e sorge praticamente spontanea è… Perché la Spagna sì e l’Italia no? Cosa manca all’Italia per creare un movimento vincente come nel paese iberico? Probabilmente diverse cose, ma non i giocatori, perché quelli ci sono, solo che spesso sono costretti ad emigrare per emergere, così come gli allenatori. Il fatto che le partite della nazionale in Italia siano a pagamento sicuramente non aiuta: in Spagna sono tutte rigorosamente in chiaro, anche le finali dei campionati Under sono state trasmesse dalla TV pubblica, sia maschile che femminile. Poi il settore giovanile è sempre una parte importante delle società, e infine che il presidente della Federazione sia un ex giocatore e non un politico di certo non guasta.
Comunque forse alla FIP non serve guardare fino in Spagna, ma magari dare un’occhiata in casa, ad esempio ai progressi recenti in altri sport e relative federazioni (es. Federnuoto e tennis in primis).
Laura78