Cagliari, 10 settembre 2022 – Sarà EA7 Emporio Armani Milano – Dinamo Banco di Sardegna Sassari la finale di domenica sera del City of Cagliari al PalaPirastu e se la presenza della squadra di coach Ettore Messina era quasi scontata, vista la netta superiorità con la quale ha superato per 111-86 la rinnovata Varese di coach Brase al netto anche delle tante assenze milanesi, la vera sorpresa viene fuori nell’ultima semifinale, con i sardi che hanno la meglio nel finale con il risultato di 79-75 contro i ben più quotati greci del Panathinaikos.
I Campioni d’Italia di Messina, volato negli USA per l’entrata di Manu Ginobili nella Hall of Fame di Springfield, guidati in questa due giorni dal suo vice Fioretti, hanno avuto vita facile comandando il gioco per tutti e 40 i minuti contro una Openjobmetis Varese quasi mai in partita e apparsa ancora in rodaggio, in attesa di assimilare i concetti del nuovo allenatore Matt Brase.
Nonostante le 7 assenze in casa Olimpia, lo zoccolo duro dell’Italbasket di Pozzecco con in testa Melli e Datome oltre al tedesco Voigtmann, è stata netta la differenza evidenziata sul parquet, con il duo Pangos e Mitrou-Long (rispettivamente 22 e 19 punti) assoluti protagonisti del match, permettendo a Milano di andare a distanza di sicurezza già dai primi minuti.
Ottima anche la prova del grande ex della gara, Brandon Davies, già tirato a lucido in vista dell’Eurolega e perfetto al tiro, segnando 16 punti e chiudendo con il 100% dal campo con anche 6 assist e 6 rimbalzi. Bene infine Deshaun Thomas con 12 punti e autentico rebus per la difesa varesina.Unica nota stonata l’infortunio di Shavon Shields, uscito per una botta al piede dopo pochi minuti.
Per Varese poco da salvare e ancora tanto su cui lavorare, con i soli Jaron Johnson e Tomas Woldetensae (20 e 17 punti) capaci di valicare l’insormontabile muro difensivo tirato su dagli uomini di coach Fioretti.
Nella seconda semifinale, come detto in precedenza, si concretizza la grande sorpresa di serata con la Dinamo capace di andare anche oltre le assenze e avere la meglio per 79-75 su una squadra di Eurolega come il Panathinaikos di coach Radonjic.
Coach Piero Bucchi infatti, come nel Torneo di Oristano, deve ancora fare a meno di Robinson, Jones, Treier con l’aggiunta dell’ultimo momento di capitan Devecchi, frattura alla mano.
Dall’altra parte c’è un Pana lontano parente di quello “ammirato” nella passata stagione, dove se non era la peggiore squadra di EL poco ci mancava. Durante l’estate è stata una delle protagoniste del mercato: salutando Nedovic e Papapetrou e rivoluzionando il roster con le aggiunte di Nate Wolters, Marius Grigonis, Derrick Williams, Arturas Gudaitis e Andrew Andrews, grande protagonista della scorsa Eurocup e lungamente inseguito dalla Reyer Venezia in estate.
A Cagliari sono assenti i soli Grigonis e Papagiannis, impegnati ad Eurobasket, ma la differenza sul parquet sembra già evidente tra le due squadre, dopo la fiammata iniziale firmata dal sorprendente Raspino, 6 punti a fine gara e tutti segnati nei primissimi minuti.
I greci mettono la freccia a cavallo dei primi due quarti e sembrano in completo controllo, sul +14 con un Mantzoukas scintillante (12 punti) in avvio di secondo quarto. Derrick Williams fa pesare il proprio talento, sarà il miglior realizzatore del match con 18 punti, e per i biancoblu sembra notte fonda; fino al moto d’orgoglio firmato da Ousmane Diop, 9 punti, che riavvicina i suoi che vanno all’intervallo sotto “solo” per 34-42.
Nella ripresa la Dinamo si sblocca grazie soprattutto ai due nuovi arrivati Dowe e Onuaku, rispettivamente 15 e 17 punti, riportando sorprendentemente avanti. Il nuovo centro sassarese è difficilmente arginabile, nonostante i problemi di falli, e i sardi volano sul +5.
L’avvio dell’ultimo periodo però sembra essere un preludio alla riscossa ellenica, con una Dinamo quasi alle corde e con gli uomini di Radonjic capaci di andare sul 62-67. Kruslin toglie il cellophane da tre e dopo essere sprofondati sul -8 e Dowe a rimettere le due squadre ad un possesso di distanza. Proprio l’ex Prometey, sulle gambe per lunghi tratti dell’ultimo periodo, non si arrende firmando un gioco da tre punti che riavvicina la Dinamo, prima della tabellata, non dichiarata, di Chinanu Onuaku del 75-74 che vuol dire sorpasso.
Eimantas Bendzius, forse il migliore di questo precampionato sassarese, anche oggi autore di 14 punti, firma il canestro del +3. Gudaitis fa 1 su 2 dalla lunetta e Gentile fa la giocata difensiva della gara, rubando il pallone e andando a segnare in contropiede gli unici due punti della sua gara che suggellano il 79-75.
Domenica sera alle 20:30 sarà perciò Milano-Sassari, un classico ormai dell’ultimo decennio in LBA.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Panathinaikos 79-75
Parziali: 20-22; 16-22; 23-14; 20-17.
Progressivi: 20-22; 36-44; 59-58; 79-75.
Sassari: Dowe 15, Kruslin 11, Gandini 3, Chessa 2, Bendzius 14, Gentile 2, Raspino 6, Diop 9, Onuaku 17, Pisano, Piredda. All. Bucchi
Panathinaikos: P.Kalaitzakis 4, Wolters 5, Lee 15, Bochoridis 5, Williams 18, Sarikopolous 2, Andrews, G.Kalaitzakis 4, Samontourov, Chougkaz, Mantzoukas 12, Gudaitis 9. All. Radonjic

L’Olimpia passa agevolmente in finale
EA7 Emporio Armani Milano – Openjobmetis Varese 111-86
Parziali: 27-18; 27-20; 28-26; 29-22.
Progressivi: 27-18; 54-38; 82-64; 111-86.
Milano: Davies 16, Thomas 12 , Mitrou-Long 19, Pangos 22, Baron 9, Hall 3, Shields 9, Kostrzewski 2, Jankovic 5, Alviti 6, Hines 6, Kemp 2. All. Fioretti
Varese: Ross 9, Woldetensae 17, De Nicolao 6, Zhao, Librizzi 2, Virginio 3, ferrero, Brown 6, Elisee 2, Caruso 14, Johnson 20, Kouassi 7. All. Brase
Giovanni Olmeo